Mentre per gli utenti di PIR, i leghisti sono una massa di ignoranti decelebrati, razzisti urlatori dediti ai rutti, alla trota e quant'altro...
.. qualcuno a sinistra, pare che si chieda cosa caxxo sta succedendo.
Se prendono Bologna è finita. E chi dovrebbe prenderla? Umberto Bossi. La regione roccaforte del centrosinistra, rossa nel cuore e nella tradizione politica, si tinge di verde. Dall'Appennino alla pianura, in Emilia Romagna alle ultime regionali il Carroccio ha guadagnato oltre il 10% in 308 dei 348 comuni. Un risultato strabiliante, davanti al quale il Partito democratico non riesce a dare risposte. Vagheggia, abbozza, ignora, mentre sono gli stessi elettori - peraltro tutti ex convintissimi di centrosinistra- a spiegare ai dirigenti che Matteo Renzi vorrebbe rottamare le ragioni del cambio di voto: la Lega di oggi è come il Pci di ieri. Per gli emiliani scegliere il Carroccio è un segno di rottura politica e di continuità pragmatica.
E' quanto emerge chiaramente in Occupiamo l'Emilia (qui il blog del film) il documentario di Stefano Aurighi, Davide Lombardi e Paolo Tomassone, tre giornalisti alla ricerca del successo leghista da Rimini a Piacenza. 80 minuti on the road - incalzanti nei ritmi, trasversali sul territorio e ruspanti coi suoi protagonisti- nella terra che, ribaltando il concetto di Roberto Calderoli riguardo l'eventuale ipotesi di un governo tecnico, sta diventando rossa fuori e verde dentro. Emblematico anche il titolo ispirato a una dichiarazione di Giulio Tremonti che il 31 ottobre scorso alla Festa della Zucca di Pecorara (Piacenza) rispondendo ai leghisti piacentini che invocavano la secessione dalla Romagna aveva detto: "Ho sentito 'passiamo in Lombardia': no, occupiamo l' Emilia". Detto, fatto.
Girato tra maggio e giugno, dal documentario low budget (costato 1.500 euro e realizzato con l'aiuto dello studio Slow Motion e del centro della sinistra cattolica Francesco Luigi Ferrari di Modena) emerge l'indifferenza di un centrosinistra che per troppi anni ha ignorato le istanze dei cittadini, dal desiderio di secessione della Valmarecchia al bisogno di sicurezza dei sassolesi e all'ondata d'immigrazione del comparto ceramiche, assimilando la consistenza granitica di un governo reazionario, forte della sua tradizione, nostalgico e refrattario ai problemi reali. Un establishment, quello della sinistra emiliana, che paga la politica del maglioncino di cachemire e si trova ora a fronteggiare un partito in cui la militanza ha capacità di penetrazione negli organi locali e di scardinamento dei poteri antichi. E poco importa che i concetti di federalismo fiscale e secessione siano nebulosi per il dirigente locale e la tabaccaia leghista, offuscati dalla demagogia strillata dai comizi di Pontida, dove Angelo Alessandri, segretario regionale, parla della crociata di conquista dei rossi, mai più comunisti. E punta direttamente a Bologna.
Quella emiliano-bossiana è una galassia che va dalle donne organizzate della Lega in rosa, minicollettivo della femmina padana, ai giovani che raggiungono Pontida sui pullman insieme a militanti della generazione dei loro padri e nonni, ex Pci che hanno trovato nel Senatùr il fil rouge di continuità nel travaglio della globalizzazione. Poi Miss Padania e le velleità di arrivare a Mediaset, i Giovani padani romagnoli, fino al mormorio del bar che pensa fiero alla secessione dell'Emilia dalla Romagna e dove Bologna è la Roma ladrona in salsa rossa. "Mio padre mi ha dato la vita, Bossi le ha dato un senso", dice la letterina leghista nel video. Ecco fino a che punto è arrivato il fallimento della sinistra.
(Ho visto Occupiamo l'Emilia in anteprima. Dopo la proiezione, quasi tutti emiliani e tutti entusiasti del film, ci domandavamo come fosse possibile che l'eredità del vecchio Partito comunista fosse stata raccolta dalle camice verdi. I tre giornalisti di Occupiamo l'Emilia sono in contatto con alcuni editori per la distribuzione in dvd. Di certo sentiremo parlare del film sia dagli uomini della Lega che da quelli del Partito democratico, mentre salirà il mea culpa con qualche venatura da De profundis dal centrosinistra regionale. Per ora, continuiamo a goderci il trailer e seguiamo gli aggiornamenti sul blog).
"Occupiamo l'Emilia", Bossi e la Lega conquistano i rossi: 80 minuti in the road (nel segno del Pci) - Blogosfere Politica e SocietÃ