Roma. Il referendum per la privatizzazione dell’Atac fa flop. Sconfitta l’operazione Radicali/Pd
A Roma si è votato domenica sul referendum voluto da Radicali e Pd che chiedeva la privatizzazione dell’Atac, l’azienda municipalizzata dei trasporti pubblici. Ma alle urne si sono presentati solo il 16% degli aventi diritto al referendum. Il dato non è sufficiente per il raggiungimento del quorum (almeno il 33,3% degli aventi diritto al voto). Complessivamente hanno votato circa 386.900 cittadini su 2.363.989 iscritti al voto. I municipi dove l’affluenza è stata più alta sono quelli più ricchi (e dove con molta probabilità sono pochi quelli che ricorrono ai mezzi pubblici), al 25.25%, come il secondo municipio di Trieste-San Lorenzo-Parioli e il primo municipio ossia il centro storico. Quello dove si è votato meno è il sesto, quello più periferico di Tor Bella Monaca. Tra i votanti, il Sì avrebbe raggiunto il 70%.
Questa la mappa del voto nei municipi di Roma
Per il Si alla privatizzazione dell’Atac, oltre ai Radicali, si erano schierati il Pd, FI, Unindustria e il quotidiano La Repubblica. Per il No si erano pronunciati M5S, Lega, LeU, Potere al popolo e sindacati di base.
Qui di seguito il comunicato emesso dall’Usb alla luce dei risultati del referendum
Bocciato il referendum consultivo promosso dai radicali sulla privatizzazione del trasporto pubblico pubblico di Roma. Un vero e proprio fallimento di partecipazione: per tutta la giornata si sono registrati bassi livelli di affluenza, tanto che il quorum del 33% richiesto per convalidare il referendum è stato un miraggio fin dalla rilevazione delle ore 12, quando aveva votato il 4% degli aventi diritto, saliti alle 16 all’8,95%. Un segno inequivocabile che il referendum è stato respinto e con esso la volontà dei radicali di strumentalizzare il malcontento dei cittadini. È tempo adesso che l’amministrazione comunale faccia la sua parte, chiedendo alla Regione Lazio e al Governo finanziamenti adeguati e lavorando seriamente ad un progetto di ripubblicizzazione al 100% di tutto il trasporto pubblico romano, che preveda la reinternalizzazione di tutte le attività e di tutti i lavoratori.
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Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!
Messaggio degli italiani ai romani ai quali va bene il trasporto AMA cosi' com'e'.
"Sono cazzi vostri!"
E vedete bene di non battere cassa.
Legenda: NCUC: non c'entra un cazzo, NRAC: non rispondo ai cazzari
4 Dicembre 2016: Lutto Nazionale
Menzogna allo stato puro, come sempre.
Non c'era nessun referendum sulla privatizzazione.
Si decideva sulla possibilita' di mettere a gara il servizio, come fanno tante citta' del mondo dove i servizi funzionano.
Puo' vincere la gara un privato o una azienda pubblica sulla base di un accordo che prevede un controllo preciso e sistematico della amministrazione sulla qualita' del servizio.
Siete all'eta' della pietra e avete deciso di restarci.
Ora romani non lamentatevi.
Legenda: NCUC: non c'entra un cazzo, NRAC: non rispondo ai cazzari
4 Dicembre 2016: Lutto Nazionale
Il più grande bullo, attaccato alla poltrona e fallito politico della storia italiana prova anche a fare a gara con Fassino con le profezie sbagliate
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...raggi/4758866/In una diretta su Facebook, pochi giorni prima del referendum a Roma sul trasporto pubblico, Matteo Renzi ha detto: “Se io fossi romano voterei sì, cioè contro la giunta Raggi“. Poi la profezia in stile Piero Fassino: “Sarà l’inizio della fine dell’esperienza M5s nella Capitale”. L’affluenza si è fermata al 16%.
IL LEVIATHAN, OSSIA IL NUOVO NAZISMO SQUADRISTA ANTI-EUROPEO!!
Renzi invece pur avendo perso il referendum e le politiche è stato presidente del consiglio non si sa come e per conto di chi...
E nonostante tutto ancora oggi continua a parlare... Ma a nome di chi parla se non lo ha mai votato nessuno?
Il tuo giudizio la dice lunga sulla vostra idea di democrazia diretta.
Poche decine di voti per eleggere parlamentari vanno bene. Una consultazione aperta a tutta la citta' per decidere del futuro del trasporto pubblico e' uno spreco di soldi.
Ha ragione Elnick, siete un branco di pecore ammaestrate.
Legenda: NCUC: non c'entra un cazzo, NRAC: non rispondo ai cazzari
4 Dicembre 2016: Lutto Nazionale
smentito dal tuo stesso compagno di partito
Atac: Patané (PD), referendum è aria fritta e non risolve i problemi, Mejo de No
(FERPRESS) – Roma, 17 OTT – “Il referendum proposto dai Radicali è aria fritta e non serve a risolvere i problemi del trasporto pubblico locale. Se l’intento invece è quello di avviarsi verso la privatizzazione dell’Atac allora che lo si dica e si giochi a carte scoperte. Noi ci opporremo con forza”.
Così in una nota Eugenio Patané, Consigliere regionale del Pd e membro della Commissione Trasporti alla Pisana. “Non è con la privatizzazione, vera o mascherata, che si risolvono i problemi degli utenti del trasporto pubblico e di Atac, un’Azienda ancora sprovvista di un piano piano industriale, che sconta un enorme problema di programmazione e operatività. Per questo motivo – aggiunge Patané – l’11 novembre voterò ‘No’ al referendum e aderisco in qualità di Consigliere della Regione Lazio all’appello del Comitato ‘Mejo de No’ contro un’ipotesi che ritengo scellerata, come dimostrano alcuni esempi di aziende di trasporto pubblico europee che hanno imboccato la medesima strada proposta dai radicali. E come dimostra la gestione delle linee periferiche romane, già in mano ai privati, che non brillano certo per efficienza”.
A parte che era un referendum consultivo e quindi destinato al nulla, comunque non mi pare che ai romani importi tanto della questione.
E poi, e mi rivolgo al mio amico @Dario , la tua fantastica sindaca sta per acquistare 600 autobus, evviva!!!1!!11!!
So' Gonfu (cit.)