Originariamente Scritto da
Grifo
"Uccidere Salvini non è reato" per quelli della mia età evoca gesta guerrigliere di Antifascismo Militante, di Hazeth 36 dei Katanga e di gente lasciata agonizzante con mezzo cervello per terra.
Mi aspettavo quindi una coreografia trucida di chi è pronto a riprendere la pratica dell'omicidio politico e della "Lotta Armata", ma di fronte appunto all'immagine scelta per la ri-evocazione sono rimasto interdetto, ed è stata necessaria qualche riflessione.
L'altra volta al termine dei "Formidabili quegli anni" i Capi, e sgomitando i Capetti, sono rientrati a succhiare al mammellone nazionale ottenenendo il perdono a prezzo del "pentimento" che comportava la delazione e decine di anni di galera per i fregnoni che tardavano a capire i "nuovi equilibri", e quindi diventato "carne da Rebibbia"
Stavolta l'approccio reclutatorio è più soft, niente Katanghesi ma fanciulle in fiore, belle passerette ad evocare un piacevole "riposo del guerriero" dopo le emozionanti Gesta Bellica Rivoluzzionarie.
Lo dico perchè all'Università di Roma anni '70/'80 c'era un piccolo nucleo di "specializzate" (una mia ex amica ne faceva parte) pronte ad accogliere i compagni reduci dalla pratica rivoluzzionaria: è chiaro che con uno che magari ha ucciso la scopata o l'inchiappettata hanno tutto un altro sapore, è tutta un'altra emozione!
Solo che poi le signore si sono sposate col figlio di papà danaroso con studio avviato e casa a trastevere (fa chick) e quelli finiti a consolarsi con le pippe a Rebibbia (che poi adesso con tutte queste telecamere rischi pure di finire su Youtube)
Insomma, pensateci bene.