Originariamente Scritto da
PhyroSphera
Si sa che ruolo di consulente e ruolo di professionista sono due cose distinte. Certamente esistono rapporti reciproci tra i due. Tali rapporti non suscitano dilemmi di sorta nei casi generali, potendo accadere questione in casi specifici, particolari.
Nelle attività psicologiche ed in attività di psicologia non esiste dunque alcuna questionabilità tra consulenti e professionisti. Prima dei riconoscimenti professionali esistevano in Italia le consulenze accademiche, che resero possibile le professioni senza bisogno di speciali provvedimenti. E queste consulenze continuarono anche dopo e continuano tuttora, consistendo in ragguagli da esperti di psicologia.
Da molti anni a questa parte esistono anche consulenze specifiche, di chi esperto in psicologia. Tale assolutamente necessaria novità fu praticata prima da Istituto di Psicosintesi e da realtà ad esso collegate, offrendo formazione per consulenti tramite percorso di studi operativi con rilascio di diploma dunque già utile per esercizio lavorativo. Seguirono altre opzioni.
Negli ultimi anni è iniziata precisazione normativa riguardante i limiti dei rapporti professionali con le relazioni di consulenze e i limiti di tali relazioni coi rapporti professionali, in merito a provvedimenti di tipo sanitario o sanitario.
Entro stesso merito, la seconda specie di precisazioni è ancora in corso.
La prima ha fissato i limiti dell'intervento professionale in esercizio di consulenze; la seconda, per quanto ne sappia ancora al vaglio di corrispondente Ministero dello Stato, ha compito di fissare i limiti degli esercizi di consulenze per gli interventi professionali; in entrambi i casi entro medesimo merito e non altro.
Secondo pregiudizi volgari i consulenti psicologi sarebbero rappresentanti pubblicitari. Tale pregiudizio sorprendentemente o forse senza tante sorprese è di molti sedicenti professionisti psicologi.
Le azioni di specificazione in molti ambienti sanitari sono state recepite al rovescio ma con ugual rovescio di intenzioni!
Di fatto non esiste questione che metta in dubbio ruolo del consulente, nonostante pregiudizialmente molti così vogliano fingere.