ARTICOLO
di Luciano Tosi
C'è chi sostiene che per sapere dove stiamo andando sia indispensabile conoscere da dove veniamo.
Credo sia un concetto condivisibile e volendolo utilizzare per capire i personaggi che popolano il nostro mondo politico è chiaramente sufficiente vedere cosa hanno fatto “lor signori” in passato cosi da poter prevedere cosa faranno in futuro. Non c’è da star tranquilli.
Certo con quarant'anni di malapolitica alle spalle non è facile fare delle scelte ma,ogni italiano adulto e responsabile dovrebbe conoscere certe,diciamo cosi..."iniziative prese". Anche per sapere in quali mani ci siamo,volontariamente messi,visto che qualcuno li ha eletti.
Ma veniamo al dunque, meglio al fattaccio che va sotto il nome di “legge Mosca”. Anno di grazia 1974, quasi 40.000 tra funzionari ex PCI, portaborse ex DC, sindacalisti CGIL, CISL e UIL, amici degli amici, politicanti assortiti, si sono fatti la pensione a “costo zero” alla faccia di chi ogni mattina entrava in una fabbrica vera per fare un lavoro vero, pagando tasse vere e versando contributi veri. E sudando sudore vero.
Il meccanismo della truffa era molto semplice, una banale dichiarazione, confermata dall'amico giusto nella quale si affermava di aver “lavorato”, si fa per dire, per un tot di anni, o per il partito o per il sindacato,ovviamente in nero e senza aver pagato una lira né di tasse né di contributi. Quegli anni venivano per legge riconosciuti validi ai fini pensionistici. 30.000 miliardi delle vecchie lire il danno per il bilancio pubblico. Ecco cosa significa vivere al di sopra delle proprie possibilità!
A qualche timido controllo tra i beneficiati, autisti di 12 anni e sindacalisti con i calzoni corti frequentanti le scuole elementari.
Ma anche nomi di spicco: Sergio D'Antoni, Pietro Larizza, Franco Marini e Ottaviano Del Turco, tutti ancora in attività ad alto livello, che per anni si sono esibiti dalla televisione di Stato e su tutti i più importanti giornali nazionali, infuriati contro gli “evasori fiscali”, causa, a loro dire, di tutti i problemi del Paese.
Ma i 30.000 miliardi da dove sono piovuti?
Godeva della pensione “Mosca” anche Nilde Iotti. La incassa tuttora Giorgio Napolitano.
Mi viene in mente una citazione di G.J.Tucker: la vita,la libertà e la proprietà di nessun uomo sono al sicuro mentre è riunito il parlamento.
Per i “sinistri” (quelli del viva la solidarietà, ndr) è più adatto, però, un pensiero di David Friedman: nello Stato socialista ideale non si abuserà del potere, le persone preposte alla guida della nazione non saranno minimamente influenzate dagli interessi personali. Uomini itelligenti non piegheranno le istituzioni al servizio dei propri interessi. E i fiumi scorreranno in salita.