Tav, definite le opere di compensazione per la Valle di Susa: 98 milioni per progetti in 22 Comuni
alessandro mondo
torino
«Non è una provocazione, un atto di sfida, ma semmai di fiducia». Fiducia nei confronti della Torino-Lione, protagonista dell'accordo sulle opere di mitigazione dei cantieri dell'opera firmato questa mattina nella sala della giunta regionale tra Regione, Commissario di governo e Tunnel Euroalpin Lyon-Turin. Obiettivo: riequilibrare la situazione tra la Francia, dove alcune opere compensative sono già state definite o in fase di definizione, e l'Italia. Non un atto ostile verso il Governo ma di fiducia nell'opera, ha ribadito Sergio Chiamparino. «Un atto fatto non all'insaputa del Governo ma con la condivisione del medesimo», ha rimarcato Mario Virano, presidente di Telt (società partecipata da Italia e Francia).
L'intesa
Il protocollo riguarda le modalità con cui vengono definiti e proposti i progetti per le opere di compensazione ambientale di 22 Comuni che fanno parte del tratto italiano della sezione transfrontaliera, più le misure di accompagnamento ai cantieri. Complessivamente parliamo di 98 milioni, 10 dei quali già spesi, che saranno in capo alla Regione e distribuiti dalla medesima sulla base dei progetti.
Le condizioni
Va da sé che, ha precisato Chiamparino, «le opere compensative hanno senso solo se i cantieri procedono». Ad oggi Telt attende indicazioni da parte dei due Governi interessati per definire quando e come lanciare i bandi per il tunnel di base e per la parte italiana della Tav. Resta, sempre da parte del presidente della Regione, il pessimismo sui risultati dell'analisi costi-benefici voluta dalla componente M5S del Governo: «Spero di sbagliarmi ma temo sia solo un modo per allungare il brodo. Temo anche che l'incontro convocato a Palazzo Chigi con le categorie produttive sarà improduttivo. In caso contrario sarei pronto a ricredermi, e il primo a gridare "viva Toninelli».
"Governo senza rispetto"
Nell'occasione, Chiamparino ha ribadito le critiche ad un Governo «che si muove in base a logiche di appartenenze politiche e ad oggi continua a rifiutare ogni forma di interlocuzione: con me e con il Commissario di governo Paolo Foietta».