Immigrati come vigili urbani, l'ira della Lega in Emilia Romagna



Immigrati come vigili urbani, l'ira della Lega in Emilia Romagna


È insorta la Lega in Emilia Romagna dopo la pubblicazione di un bando per l'assunzione di due vigili urbani in cui tra i requisiti compare anche la possibilità di partecipazione agli immigrati

Nicola De AngelisGio, 29/11/2018 - 085
A Reno Galliera un bando per l'assunzione di due vigili urbani in cui tra i requisiti è prevista la partecipazione anche dei rifugiati cosa che non è andata giù a due esponenti del Carroccio in regione e in comune


"Inaccettabile ricorrere a rifugiati con protezione sussidiaria per formare il corpo della polizia locale“, secco e senza mezzi termini il commento di Alan Fabbri che ricopre il ruolo di capogruppo della Lega Nord in regione Emilia Romagna. L'ira è insorta dopo che l'Unione dei Comuni Reno Galleria ha indetto un bando per l'assunzione di due vigili urbani che prevede un contratto a tempo indeterminato.

Fin qui nulla da segnalare, secondo i due esponenti della Lega. Se invece si va a scandagliare tra le righe del bando è possibile vedere che è ammessa, si apprende dal Bologna Today, la partecipazione alle selezioni anche per gli immigrati.

Sul bando sarebbe scritto che si da la possibilità di partecipare alle selezioni a chiunque abbia lo status di rifugiato e detentore di protezione sussidiaria e abbia un permesso di soggiorno che sia da almeno 5 anni.

Secondo i consiglieri sarebbe davvero assurdo attingere al bacino degli immigrati per far svolgere un ruolo tanto delicato all'interno del territorio degli otto comuni che compongono Reno Galleria. "È sbagliato dare un ruolo lavorativo del genere a chi è arrivato da poco in Italia”, riferisce Alan Fabbri

che riferisce anche di un'interrogazione in regione che verrà fatta in futuro per vedere se effettivamente sia possibile costituire un bando del genere e ammettere questi requisiti all'interno dello stesso. Secondo il consigliere, infatti, si dovrebbe attingere ad un altro tipo di bacino lavorativo e non gestire la cosa in questa maniera.