In positivo la scelta del blu governativo e del tricolore (oltre ad alcune politiche di destra).
Bene l'espressione di una classe politica dell'Italia settentrionale.
Bisogna vedere tuttavia come si declina il localismo (io sarei per l'eliminazione definitiva della province e accorpamento con maggiore autonomia delle regioni).
il problema non è regioni contro provincie … i disastri sono:
- centralismo soffocante
- doppioni, moltiplicazione e confusione nelle competenze (chi fa cosa)
- suddivisione delle entrate inesistente (praticamente prende tutto lo stato che poi eroga ad "cazzum")
- fiscalità troppo complessa (penalizza anche per i controlli)
- mancanza di una VERA semplificazione delle procedure
- meritocrazia ridotta allo zero nelle carriere pubbliche
- enti inutili a tutti i livelli
- utilizzo del pubblico impiego come ammortizzatore sociale o voto di scambio
Io e @cireno lo sappiamo molto bene.
E poi anche il beneamato PCI aveva il tricolore nel logo elettorale
Eppure. Se possibile il pastrocchio democratico degli inizi era un contenitore buono per tutto, una specie di raccolta indifferenziata.
Tra i membri del comitato promotore del pastrocchio democratico c’era un’inflazione di democristiani, dalla Bindi a Follini, da Franceschini a Gentiloni, la Russo Jervolino e Agazio Loiero! Per non parlare di vecchi arnesi del crazzismo alla Amato o Del Turco, o di vecchi arnesi e basta come Lamberto Dini
E poi l’assemblea costituente con personaggi come Adinolfi o la talebana Binetti, e le liste per le elezioni del 2008. Ve le ricordate? La Marianna Madia, scoperta nientepopodimeno che da Walter Veltroni, la Daniela Cardinale, figlia dell’ex ministro Salvatore, democristiano di lungo corso, la Dorina Bianchi, proveniente dalle fila della Margherita, ed emigrata poi al Popolo delle Libertà.
Comunisti? Questi qui erano roba che se i comunisti ci fossero stati davvero, finivano tutti in Siberia, solo perché un posto peggiore non lo ha ancora trovato nessuno.