La lenta agonia del dollaro

da aurorasito
Paul Antonopoulos, FRN 6 dicembre 2018



La Russia continuerà ad aumentare le transazioni in valute nazionali, tenendo conto del fatto che gli Stati Uniti fanno di tutto per minare la fiducia nel dollaro, dichiarava il Primo ministro Dmitrij Medvedev. In un’intervista, rispondendo a una domanda sulla dedollarizzazione, il primo ministro russo sottolineava che ciò non significa rinuncia del dollaro, spiegava che è necessario portare avanti la dedollarizzazione “semplicemente perché dobbiamo orientarci verso la nostra moneta, è una questione utilitaristica. Per noi è più vantaggioso pagare in rubli. È più vantaggioso stabilire relazioni cogli altri Paesi in rubli: per effettuare pagamenti con la Cina in rubli e yuan, ne parliamo sempre con loro, coll’India, in rupie e rubli rispettivamente, con altri Paesi, nelle valute nazionali e rubli “, dichiarava Medvedev.
Secondo il primo ministro russo, è normale che la Russia continui questo corso, non c’è niente di sbagliato. “Più che i nostri colleghi oltre oceano, parlo delle autorità statunitensi, fanno di tutto per minare la fiducia nel dollaro”, dichiarava Medvedev. Ciò avviene quando la Russia ha compiuto un altro importante passo nel percorso di dedollarizzazione economica vendendo obbligazioni pubbliche in valuta europea; la domanda superava l’offerta.
Secondo l’autore Aleksandr Lesnykh, i primi risultati del corso annunciato verso la dedollarizzazione superavano tutte le aspettative, all’inizio di novembre fu rivelato che i sistemi di difesa aerea S-400 Triumf saranno acquistati dall’India in valuta russa, dal valore contrattuale totale di circa 331 miliardi di rubli. “Non miriamo ad abbandonare il dollaro, è il dollaro che ci lascia. E chi decide non sta in piedi, ma un po’ più in alto, dato che l’instabilità nei pagamenti in dollari provoca in molte economie mondiali il desiderio di trovare monete di riserva alternative e creare sistemi di pagamento indipendenti dal dollaro”, dichiarava il Presidente Vladimir Putin a fine novembre.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

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