Originariamente Scritto da
Giò
Stupisce che l'on. @
Lord Attilio, che certamente nel "fronte sinistro" e comunista in particolare è fra i meno sprovveduti e tra i più preparati, non si accorga del colossale "non sequitur" presente nella sua argomentazione. Il fatto che ci siano "dinastie" di capitalisti rapaci e di speculatori senza scrupoli - non solo Soros, ovviamente - non ha alcuna rilevanza sull'istituto della famiglia. Anzi, sono proprio quelle "dinastie" a contribuire ampiamente al disfacimento morale, culturale e sociale della famiglia naturale fondata sul matrimonio fra individui di sesso diverso e alla sua oppressione sul piano fiscale e lavorativo. Sarà forse un caso che il governo Monti, voluto dal sinedrio mondialista internazionale e da quella sua appendice chiamata Unione Europea, è stato quello che, all'insegna di politiche economiche totalmente miopi, ha contribuito a rendere considerevolmente più debole il potere d'acquisto delle famiglie italiane? Sarà un caso se le abitazioni degli italiani sono state tassate ignobilmente proprio da un governo del genere? Ovviamente, no. E' curioso, ma non troppo, vedere che l'accanimento verso la piccola e media proprietà privata sia congiuntamente portato avanti sia da oligarchi e plutocrati che da forze sovversive imbevute di demagogia rossa.
Veniamo poi a quello che forse è il punto nodale della replica al mio intervento: il problema è il capitalismo in quanto tale o una particolare forma di capitalismo? Una domanda del genere è annosa e, per taluni versi, speciosa. Il sistema capitalista odierno è profondamente guasto. Su questo nessun dubbio è ammesso perché è la realtà dei fatti a dircelo. Tuttavia, resta un problema di fondo: che cosa intendiamo per capitalismo? Se per capitalismo intendiamo un regime economico che prevede la proprietà privata dei mezzi di produzione e l'esistenza di due fattori della produzione, cioè capitale e lavoro, non vedo quale possa essere il problema. Il comunismo novecentesco del passato ha indubbiamente avuto ragione, pur muovendo da presupposti ideologici totalmente erronei o quasi, ad additare in termini negativi lo sfruttamento schiavistico, soprattutto su scala industriale, dei più deboli e dei lavoratori da parte di gente senza scrupoli. Ma ciò su cui ha avuto indubbiamente torto è stato volere buttare via il bambino con l'acqua sporca a tutti i costi. Ed il rimedio che ha proposto che cos'è stato, quando si è tradotto nel concreto? Un capitalismo di Stato rapace e totalitario, non troppo diverso nel produrre squilibri e miseria dal capitalismo degenere precedentemente additato. E' inutile fare dell'ironia quando si parla di un "capitalismo sano" perché è follia mettere sullo stesso piano lo speculatore finanziario Soros o il fu Gianni Agnelli della situazione con il piccolo artigiano od il commerciante. Cosa che invece fa il comunismo, con il suo collettivismo totalitario, che per renderci tutti uguali forzatamente ci vuol tutti livellare verso il basso, non molto diversamente da quei politicanti e da quei burocrati che oggi siedono a Bruxelles e a Strasburgo.