Buche Roma, il governo manda l’esercito. Emendamento in manovra: il Comune compra il bitume, il Genio rifà le strade
Il piano per il 2019 prevede 5 milioni di euro a disposizione dei militari per comprare le macchine asfaltatrici e 60 milioni all'amministrazione per acquistare la materia prima. Proseguirà anche nel 2020 e secondo i primi schemi del Campidoglio risanerà oltre 200 chilometri di strade, scrive Il Messaggero, per un costo a carico della Difesa di 240 milioni
Il Comune compra il bitume, ma poi le strade le rifà l’Esercito. È l’accordo trovato tra governo e Campidoglio per risolvere il problema delle buche a Roma. Una novità assoluta in Italia che prevederà l’utilizzo del Genio militare e delle sue tecnologie per arrivare all’obiettivo di un risanamento completo delle strade della Capitale. Il piano è contenuto in un emendamento inserito nella manovra, riporta Il Messaggero, che per il 2019 metterà 5 milioni di euro a disposizione del Genio militare per comprare le macchine asfaltatrici e 60 milioni all’amministrazione capitolina per acquistare la materia prima che servirà a coprire crepe e voragini. Nel 2020 la strategia proseguirà, con altri 20 milioni totali a disposizione.
“Una grande vittoria per Roma e i romani. Il Governo sta mantenendo le promesse, ha stanziato i fondi per il rifacimento delle strade, ulteriori fondi per il trasporto pubblico. Verrà impiegato l’Esercito e il Genio militare”, conferma la sindaca Virginia Raggi. “Chiaramente è solo l’inizio – aggiunge – il governo ha stanziato ulteriori fondi anche per il trasporto pubblico, vediamo finalmente un esecutivo che è interessato alle sorti della capitale”.
“Ringrazio l’assessora Margherita Gatta, ringrazio il ministro Elisabetta Trenta e il vice ministro Laura Castelli che hanno supportato la richiesta di Roma”, spiega Raggi. La sindaca e la sua amministrazione ritengono il provvedimento cruciale per dare una svolta decisiva al proprio mandato. L’operazione infatti durerà un biennio (quindi proprio fino al termine dei cinque anni di amministrazione) e coinvolgerà, secondo le prime bozze del Campidoglio, oltre 200 chilometri di strade, scrive Il Messaggero, stimando un costo a carico del ministero della Difesa di 240 milioni di euro.
“Portiamo la tecnologia del Genio militare per le strade della Capitale”, ha detto invece il deputato pentastellato Francesco Silvestri al quotidiano romano. È stato lui uno dei protagonisti della trattativa tra Campidoglio e governo per far entrare in manovra il provvedimento. Inizialmente la battaglia era stata sui numeri: quanti milioni sarebbero stati inseriti nel fondo per Roma, che comprende anche la metropolitana e il verde pubblico. Si parlava di 180 milioni, subito stoppati dal Tesoro. Poi la sottosegretaria Castelli ha messo sul piatto la necessità di una misura ad hoc, più organica, che potesse diventare un modello da replicare anche nel resto d’Italia.
Così il governo è arrivato all’idea di coinvolgere l’Esercito e in particolare il Genio militare per risolvere l’atavico problema delle buche nelle strade. Mandarlo a Roma, “dove ce n’è bisogno“, ma non solo. È peraltro una soluzione che mette d’accordo tutto il mondo M5s: ovviamente la sindaca Raggi e il vice capogruppo alla Camera Silvestri, ma anche la ministra della Difesa Trenta, la sottosegretaria Castelli e il governo.