Il Secolo XIX
La telefonata che chiude i giochi arriva: a un capo del telefono c’è Marco Bucci, all’altro Luigi Cimolai, presidente della Cimolai Spa. Il sindaco-commissario informa l’imprenditore della scelta: sarà la cordata Fincantieri - Salini Impregilo - Italferr a ricostruire il viadotto sul Polcevera. Non c’è spazio, almeno per ora, rivelano fonti dell’azienda friulana, per un’intesa che metta insieme i due progetti “finalisti”.
Avevano sperato sino all’ultimo in un coinvolgimento i rappresentanti della cordata Cimolai-Calatrava. Tanto che avevano continuato in questi giorni ad aggiornare il progetto, secondo le indicazioni della squadra del commissario.
Cimolai aveva inviato una mail di avvertimento al commissario, per chiedere informazioni e per capire come mai la stampa scrivesse già di un netto vantaggio per la cordata rivale. E ha accolto con sorpresa un’intervista, pubblicata a negoziazione in corso, in cui il presidente del gruppo rivale Pietro Salini parlava delle modalità con cui sarebbe stato ricostruito il Ponte Morandi. Possibile che questo scenario preluda a futuri ricorsi amministrativi? Al momento non si può escludere.
Intanto, il sindaco-commissario incassa il via libera dei giudici alla demolizione del moncone “Ovest”, quello dal lato di Savona. «In due settimane si potrà cominciare a vedere smontare il ponte», si lancia Bucci.
Il nuovo Ponte di Genova «sarà in piedi a fine 2019 e all’inizio del 2020 al massimo verrà inaugurato, magari addirittura a fine dicembre». Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli a Radio anch’io. «Per noi il dato importante è che è iniziata la fase di demolizione e da marzo partirà la ricostruzione». «Capisco il malcontento dei genovesi che non hanno ancora visto le impalcature e le maestranze per ricostruire il ponte, però dovevamo costruire le condizioni per poter partire bene», aggiunge il ministro, «e ovviamente dovevamo aspettare dissequestro da parte della magistratura». Sulla scelta della cordata a cui sarà assegnata la costruzione del Ponte Toninelli non si sbilancia: «Aspettiamo anche noi la scelta che spetta al commissario Bucci». E sulle voci che parlano di Salini Impregilo-Piano dice: «Eviterei di esprimere commenti, ma stiamo parlando delle eccellenze italiane che hanno specialita ingegneristiche straordinarie».
Il Ponte Morandi «sarà ricostruito bene e rapidamente, e soprattutto da imprese italiane». Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi a 24Mattino di Maria Latella e Oscar Giannino su Radio 24. «Il commissario straordinario, che è anche il sindaco di Genova, tiene conto dei tempi di realizzazione e del fatto che ci debba essere una ricaduta importante a livello locale. Genova ha vissuto un momento assolutamente difficile anche dal punto di vista occupazionale, e noi ci aspettiamo che ci siano scelte che aiutino la città», ha detto. «Renzo Piano è genovese e quindi gioca in casa», ha poi risposto Rixi a una domanda su quale piano vincerà la gara. È contento che sia Impregilo insieme a Fincantieri a costruire il ponte? «Sono contento che si ricostruisca il ponte in un anno - ha detto - sono contento che, come avevamo promesso, i cantieri partano prima di Natale, e che siamo riusciti ad imprimere un’accelerata». Il viceministro quindi ha concluso: «A me interessa poco chi ricostruisce il ponte, mi interessa che si ricostruisca bene, in tempi accettabili e soprattutto da imprese italiane visto che c’è una voglia di rivincita».
Genova dopo il Crollo - Salini e Fincantieri ricostruiranno il ponte, sfuma l?ipotesi cordata | Liguria | Genova | Il Secolo XIX