A parte che stai miseramente svicolando, perchè non stavamo parlando dei costi ma dell'esproprio dei profitti, che non ha niente a che vedere con questa proposta di legge (e io e Morfeo te l'abbiamo dimostrato).
Comunque se vuoi parlare dei costi sono disposto a farlo, ma dovresti sapere che questo provvedimento statale, a differenza degli interventi di semplice welfare state(come la CIG), produce un ritorno: aumenta la competitività delle imprese tramite l'aumento di produttività dei lavoratori (si parlava di condivisione degli utili legata all'aumento della produttività del singolo lavoratore), diminuisce il carico fiscale a carico dell'impresa (detassazione delle imprese che permettono la partecipazione agli utili) e conviene anche per lo stato: se infatti una detassazione del genere avrebbe un costo iniziale, a lungo termine questo provvedimento preserverebbe l'occupazione in quanto un lavoratore più produttivo viene più difficilmente licenziato di un lavoratore che non lo è e una azienda più competitiva rischia meno il fallimento: e questo significa meno soldi a perdere per la CIG e altri provvedimenti statali che non aumentano la competitività delle imprese ma contribuiscono solo al crescere del debito pubblico.
Ovviamente questa è una idea, non è la Bibbia, ma tu che alternativa proponi per aumentare la produttività dei lavoratori e preservare la pace sociale? Sentiamo...
Nè DAVANTI Nè DI DIETRO, MA DI LATO
io sono per diminuire le tasse sul lavoro (irpef) e quella parte di irap che grava sul numero di occupati per azienda.
si danno più soldi in tasca ai lavoratori, l'azienda ha meno costi da sostenere, e congiuntamente alla diminuzione dell'irap sull'occupazione ci sarebbe maggior incentivo ad assumere.
La verità produce effetti anche quando non può essere pronunciata.
L. von Mises
SILENDO LIBERTATEM SERVO
Il processo di decivilizazzione continua. L'Occidente, la cultura cristiana, quella della partita doppia e del risparmio ragionato, l'Occidente della proprietà privata e della responsabilità famigliare ha imboccato una strada senza ritorno ormai da almeno cento anni. Fanculo a Marx e Keynes, ai positivisti e ai relativisti vari. L'Occidente sta crollando malamente, lentamente e inesorabilmente.
Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.