il morto non è stato assassinato, è stato casualmente investito da un auto, mentre insieme ad altri ultras stava assaltando un autobus che trasportava tifosi napoletani che avevano la sola colpa di andare allo stadio per guardare una partita di calcio e tifare la propria squadra, ma purtroppo, per i polentoni i napoletani sono sempre i cattivi della situazione, un uomo adulto, di quasi quaranta anni, sposato con due figli, che si reca da Vaarese a Milano, insieme ad altra gente, arrivata addirittura da Nizza, per fare a botte con persone che neppure conoscono, solo perché tifano un'altra quadra di calcio, se è del nord e gli aggrediti sono napoletani, deve essere necessariamente innocente