E grazie al cazzo non ce lo mette?“This isn’t about Japan becoming a multicultural society and it’s not about Japan opening its doors to become more globally oriented,” said Gabriele Vogt, a professor of Japanese politics and society at the University of Hamburg who has studied migration. “This is just very plain labor market politics.”
O questo si aspettava che gente che lavora 10-14 ore al giorno pagasse stranieri delinquenti per non fare un cazzo?
Questi te fanno lavorà, mica scherzano.
Hitler or Hell.
Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA
Infatti si tengono già gli studenti (come in realtà succede già da un sacco di tempo) ed i lavoratori costosi da formare o difficili da sostituire.
Il fatto è che i permessi giapponesi sono da sempre molto ballerini, se non sei un lavoratore ad alta specializzazione ti sottopongono a continui test e se la tua formazione è poco costosa ti sostituiscono senza rimorso con un altro.
Se le condizioni nel mercato del lavoro cambiano (automazione o disoccupazione dei locali) tagliano in massa il numero di permessi.
Per ora con la storia dei 340k non è cambiata una mazza, hanno solo allargato di poco le maglie, gran parte degli immigrati sono in un limbo, di naturalizzazione ne fanno pochissime e di permessi decenti ne concedono sempre pochi.
In poche parole si riservano di capire cosa fare in base a come andrà l'economia nel prossimo decennio.
Sono a saranno costretti a cambiare,
Volenti o meno è irrilevante, la realtà puoi far finta che non esita ma prima o poi se ne fotte e presenta il conto, e SEMPRE riscuote.
I trend demografici indicano una popolazione sulla via del dimezzamento e tendente all anzianità.
Ergo, a meno di miglioramenti nelle stampanti 3D in stile replicatori “Star Trek” quei numeri sanciscono un declino economico insostenibile.
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Globalizzazione..... si grazie.
Un declino che è prima di tutto di idee, di novità.
L'economia e la società nipponiche sono sempre meno produttive di idee, di novità, di energia.
Questo tipo di immigrazione ipercontrollata e mirata è un semplice tappabuchi, ma è inutile in un natante che affonda, per quanto lentamente, limitarsi a chiudere freneticamente le falle e lasciare che la barca si fermi in mezzo al mare, prima o poi la gara la vinceranno la pressione dell'acqua e la gravità. Occorre, nel caso, cambiare.
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L'ultimo uomo ad essere entrato in Parlamento con intenzioni oneste.
Non basta negare le idee degli altri per avere il diritto di dire "Io ho un'idea". (G. Guareschi)
La mancanza di innovazione è una conseguenza, non una causa.
Storicamente parlando, queste sono le inevitabili conseguenze di società che si chiudono.
Al Giappone già succedette, questa è la cosa “simpatica”, si vede che si sono dimenticati della loro propria storia.
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Globalizzazione..... si grazie.
Oh, dillo a loro, non a me.
Come se l'immigrazione non fosse un palliativo poi, metà dei Paesi da cui vogliono importare manodopera sono ormai ai limiti del tasso di sostituzione, la Cina è già sotto.
Il problema della natalità è solo sfasato temporalmente, tra 40 anni riguarderà quasi tutto il mondo ad esclusione del terzo mondo puro.