......e mentre nell'islamico Pakistan di Khan.....
https://www.gay.it/attualita/news/pa...ne-trans-leggeIl Pakistan nel 2018 ha fatto molti passi in avanti sulla strada dei diritti. Ne è un esempio molto significativo e importante quanto accaduto a maggio. Il Parlamento ha approvato un disegno di legge a favore delle persone transessuali, che ora sono più tutelate e meno discriminate. Secondo il testo finale, le persone trans si possono auto definire uomini, donne o non binari. Il genere sarà poi inserito nella carta d’identità, nel passaporto e in tutti i documenti ufficiali. L’articolo spiega appunto che “un’identità di genere definita come senso interiore e individuale di sé, che può corrispondere o meno al sesso assegnato alla nascita“. Per quanto riguarda la discriminazione, è proibita in scuole, ospedali e trasporti pubblici e in generale in tutti i luoghi di pubblico dominio. Possono poi votare e candidarsi liberamente.
......nel cristiano Brasile di Bolsonaro.....
https://www.gay.it/attualita/news/ja...o-diritti-lgbtAl primissimo giorno da presidente del Brasile, l’estremista di destra Jair Bolsonaro ha immediatamente fatto sparire dalla scrivania governativa tutte le questioni inerenti alla comunità LGBT, eliminandola dal novero di coloro di cui dovrà occuparsi il nuovo “Ministero delle donne, della Famiglia e dei Diritti Umani“. Il nuovo ministro per i diritti umani, l’ex pastore evangelico Damares Alves, ha affermato che “la famiglia brasiliana è minacciata” da politiche inclusive. All’interno del Ministero la sigla LGBT è stata così cancellata. I gay, i bisessuali, le lesbiche, le persone transessuali non saranno minimamente contemplati da questa amministrazione. Anzi, chiaramente osteggiati.
“Lo stato è laico, ma questo ministro è terribilmente cristiano”, ha tuonato Alves al suo primissimo discorso da ministro. “Le ragazze saranno principesse e i ragazzi saranno principi. Non ci sarà più indottrinamento ideologico per i bambini e gli adolescenti del Brasile“.