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  1. #31
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    Predefinito Re: Lo stato d'animo più pericoloso per il futuro del paese: la sfiducia

    Citazione Originariamente Scritto da Capitano Visualizza Messaggio
    @Onofrio, ripeti con me : "io voto per il beneamato Partito Democratico"
    DOMINE NON SUM DIGNUS!!!

    ...d'altra parte non vorrei fare la fine di Calderoli o di Nibali...

    FIANO HA SEMPRE RAGIONE
    MURGIA BELLA GNOCCA
    SANTA BONINO DA SODOMA AIUTACI TU

    Basta o ritieni serva altro?

  2. #32
    Tardo
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    Predefinito Re: Lo stato d'animo più pericoloso per il futuro del paese: la sfiducia

    Citazione Originariamente Scritto da 8hell8 Visualizza Messaggio
    Tranquillo non sono i bingobongo a farli andare via ma italianissimi prenditori. Tasse sul lavoro,tasse sulle pensioni, tasse sulle bollette, potere d'acquisto inesistente e soprattutto SALARI LORDI FATISCENTI...
    non i bingobongo.Ma tranquilli continuate a pensare i bingobongo..alla fine rimarranno solo loro e loro non votano salvini.
    Ufffffffff, che sospirone di sollievo mi hai fatto tirare!!!

    Pensa che per un solo istante avevo temuto che i giovani (ma anche i vecchi) scappassero perché erano solo degli stronzi choosy la cui vita era sbarrata da mafie e mafiette (((vecchie))) e nuove di cui il PD era il servitore ideale nell'artritica repubblica fondata sulla resistenza
    Mi era persino parso che il PD avesse spalancato la porta alle miriadi africane, massa primitiva e acquistabile a due lire, non propriamente brillante e soprattutto come dici tu che non avrebbe certo votato Lega. Brrrrrrrrrrrrrr!

    D'ora in poi etichetterò questi momenti come fasciomofobileghistasalvinianhackerrussi o per brevità momenti hastatosalvini

    Grazie amico, mi hai salvato. Ho persino quasi dimenticato che la ministra Grillo ha azzeccato un paio di idee. Sono libero, free as in free market.

    Ora scappo, c'è un appello di Saviano che mi attende e poi devo blastare su facebook!

  3. #33
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    Predefinito Re: Lo stato d'animo più pericoloso per il futuro del paese: la sfiducia

    Citazione Originariamente Scritto da Dav. c. G. Visualizza Messaggio
    https://www.corriere.it/opinioni/19_...c9cbcb3c.shtml


    La fiducia nasce dal basso

    Riferendoci agli italiani parliamo spesso di rancore,di risentimento, di cattiveria;
    ma lasciamo spesso da parte uno stato d’animo anche più pericoloso degli altri
    E invece nella psicologia collettiva la sfiducia circola in abbondanza
    di Giuseppe De Rita


    Per descrivere lo stato d’animo degli italiani parliamo spesso di rancore, di risentimento, di cattiveria al limite; ma ne lasciamo spesso da parte uno più pericoloso degli altri: la sfiducia. E invece nella psicologia collettiva circolano in abbondanza la sfiducia nella capacità di tutti (politica, governo, classe dirigente) di immaginare e perseguire un nuovo ciclo di sviluppo; la sfiducia nella solidità dei conti pubblici (per la prima volta lo scorso mese, dopo decenni, gli italiani non hanno comprato titoli di Stato); la sfiducia nelle imprese e nelle banche (si fanno pochi investimenti e si è talvolta tentati di ritirare i soldi dal conto corrente); la sfiducia per una dinamica economica sentita come sempre incerta, con la conseguente propensione a privilegiare il risparmio e a concentrarlo in contanti. Non c’è bisogno di commissionare sondaggi per avere consapevolezza del clima di quasi inerte sfiducia che grava sul Paese. Con crescente frequenza sentiamo allora dire che se non usciamo da tale clima non avremo per lungo tempo sviluppo economico, mobilità sociale, coesione civile, perché è la sfiducia, più del rancore, che ottunde l’intelletto e depotenzia ogni spirito di iniziativa. Si moltiplicano così gli appelli a far rivivere speranze e fiducia nel cervello e nel cuore degli italiani; ma, cedendo al vizio retorico che ci è proprio, finiamo per essere tutti dei pensosi predicatori del dovere di essere proiettati in avanti. Il punto è sollecitare più etica delle responsabilità, più tensione al futuro, più confidenza nell’arricchimento dei rapporti umani, più alto spirito civico, magari più speranza esistenziale.
    Ma la fiducia (specie se collettiva) non fiorisce per nobili esortazioni dall’alto: la fiducia è un sentimento al tempo stesso intimo e complesso, tanto che Enzo Bianchi sostiene che essa è strettamente legata alla parola «fede» (sia religiosa che nunziale); e quindi non può, come sentimento intimo e complesso, venire dall’alto. Deve e può nascere dal basso, come è avvenuto del resto in Italia, dove i periodi di maggiore fiducia collettiva sono stati quelli in cui milioni di persone hanno vissuto «terra-terra» la speranza di «star meglio»: gli anni della ricostruzione postbellica, del miracolo italiano, della prima opulenza consumistica, della moltiplicazione delle imprese, dell’orgoglio del primo «made in Italy», dello sfondamento internazionale delle filiere del lusso e dell’enogastronomia. Ed erano periodi in cui nessuno ci predicava fiducia dall’alto, essa operava piuttosto nella quotidianità dei comportamenti quotidiani, sempre attenti a valorizzare la propria storia e la propria memoria collettiva.

    Il peso della memoria nel creare fiducia è stato da noi italiani sempre sottovalutato, forse perché siamo prigionieri del pregiudizio sessantottino che la memoria ci uccide, ci ancora al passato e riduce la nostra capacità di guardare al futuro. Ma forse è tempo di ritrovare e rivalutare le nostre memorie, il passato che continua ad operare in noi. Sfiducia e disprezzo del passato (fino quasi alla coazione a «punirlo») non sono opzioni rivoluzionarie, ma regressive. Solo chi sa lavorare sugli assi lunghi della memoria ha l’occasione e le carte giuste per far fiduciosi passi in avanti.
    Vorrei in proposito fare tre citazioni personalizzate. La prima riguarda un amico imprenditore valdostano che ha celebrato in questi mesi il bicentenario della sua azienda: mi ha detto che è impossibile per chiunque di noi andare così indietro nel tempo e capire una storia così lontana (senza neppure una fotografia dell’oscuro fabbro fondatore); ma lui ha voluto ripercorrerla anche nei minimi particolari. Ed alla fine, se ha una buona fetta del mercato mondiale di piccozze e ramponi, e se ha avuto l’anno scorso il prestigioso riconoscimento del Compasso d’oro, sa (e lo dice) che la sua fiducia di imprenditore nasce dalla storia.
    La seconda citazione non è bicentenaria, ma centenaria. Per motivi tutti personali ho avuto modo di riascoltare molte canzoni napoletane e mi ha sorpreso quanto siano dolorosamente legate alla nostalgia e alla dimensione identitaria dei nostri emigrati in America. Una mi ha particolarmente colpito («Lacreme napulitane», del 1925), che parte dalla struggente nostalgia delle tradizionali feste natalizie e finisce con una drammatica ultima frase («io resto a fatica’ pe tutte quante, io so’ carne ’e maciello, so’ emigrante»). Son passati decenni e i nipoti e pronipoti di quella generazione dolente oggi magari sono immemori e baldanzosi ultras di curve calcistiche; ma mi ha fatto piacere constatare che molti esponenti delle classi dirigenti meridionali abbiano sentito (e fatto sentire) che alla nostra generazione non è dato di considerare con paura e disprezzo la «carne di macello» che arriva in Italia, ricalcando le ciniche propensioni che molti americani ebbero verso i milioni di emigranti che arrivavano da loro a cavallo del ’900.
    E la terza citazione, stavolta molto ravvicinata nel tempo, quasi attuale, viene da un volumetto arrivatomi per le feste natalizie dalla Fondazione per il Sud. Si intitola «Vico esclamativo» ed è la raccolta di venticinque storie di ragazzi napoletani del famigerato Rione Sanità, tutti passati (alcuni drammaticamente) fra malavita e carcere, e poi tornati a vivere e lavorare con dignità nella cooperativa-fondazione che gestisce ad ottimo livello le catacombe di San Gennaro a Capodimonte (andare a vedere per credere). Basterebbe leggere la prima storia, di Salvatore, per capire che quei ragazzi hanno fatto della loro storia la molla per avere fiducia in se stessi, nel proprio rione, nella vita. Una fiducia nata dal basso, da un livello che più basso non si può. Come basso era il livello del fabbro valdostano di duecento anni fa; e come era basso il livello dei nostri emigranti. È dal basso che nasce la fiducia, non dimentichiamolo, specialmente noi, me compreso, che amiamo predicarla dall’alto.

    15 gennaio 2019 (modifica il 15 gennaio 2019 | 215)
    Non è facile ricreare fiducia dopo 20 anni di piddy....

  4. #34
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    Predefinito Re: Lo stato d'animo più pericoloso per il futuro del paese: la sfiducia

    Con tutta la vecchia informazione del passato regime che non fa altro che terrorizzare i cittadini......
    con tutta ma nomenclatura dell europa che ci ricatta con lo SPREAD............................................ .

    QUESTI SONO I RISULTATI?

  5. #35
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    Predefinito Re: Lo stato d'animo più pericoloso per il futuro del paese: la sfiducia

    l'italia è sempre al primo posto del mondo surreale , qui abbiamo dei giornalisti che adesso, dopo svariati decenni di bagordi incredibili e allucinanti , di ingordigie incredibili e folli da parte della classe politica e di tutto il sistema dirigenziale dello stato ,bagordi che naturalmente sono ancora perfettamente intatti, si accorgono che nel paese, guarda caso, la gente non ha più fiducia nel sistema , nello stato e si lanciano pure in strampalate analisi per spiegare il perchè di tale crollo della fiducia ; l'italia , il paese dei maestri del surreale
    i fanatici nazionalisti sono da sempre un danno infinito per l'umanità al pari dei fanatici religiosi; sono coloro che hanno causato le due disastrose e devastanti guerre mondiali e la maggior parte di tutte le guerre;

  6. #36
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    Predefinito Re: Lo stato d'animo più pericoloso per il futuro del paese: la sfiducia

    a proposito di fiducia dei cittadini, sarà inoltre il caso di informare i signori giornalisti e i signori pidditi, che qualche mese fa, in italia ci sono state le elezioni politiche e in tali elezioni, i cittadini hanno appunto detto che la loro FIDUCIA , adesso hanno deciso di darla a gente nuova, come i 5 stelle e alla lega , nel caso qualcuno non abbia ben chiaro cosa significhino le elezioni che ci sono state
    i fanatici nazionalisti sono da sempre un danno infinito per l'umanità al pari dei fanatici religiosi; sono coloro che hanno causato le due disastrose e devastanti guerre mondiali e la maggior parte di tutte le guerre;

  7. #37
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    Predefinito Re: Lo stato d'animo più pericoloso per il futuro del paese: la sfiducia

    Citazione Originariamente Scritto da nafplio Visualizza Messaggio
    a proposito di fiducia dei cittadini, sarà inoltre il caso di informare i signori giornalisti e i signori pidditi, che qualche mese fa, in italia ci sono state le elezioni politiche e in tali elezioni, i cittadini hanno appunto detto che la loro FIDUCIA , adesso hanno deciso di darla a gente nuova, come i 5 stelle e alla lega , nel caso qualcuno non abbia ben chiaro cosa significhino le elezioni che ci sono state
    caspita, questa uscita è tua originale o la hai copiata da altri?

  8. #38
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    Predefinito Re: Lo stato d'animo più pericoloso per il futuro del paese: la sfiducia

    milioni di cittadini che fanno fatica a scampare, altri milioni di cittadini che vivono discretamente , ma lavorando duramente , sanno da decenni che in questo paese, ci sono altri milioni di persone che hanno stipendi , pensioni e privilegi folli, allucinanti, esistenti solo in questo paese e i giornalisti e parte dei politici, si chiedono come mai i cittadini abbiano perso la fiducia; una barzelletta , la solita barzelletta tragica e surreale tipica dell'italia
    i fanatici nazionalisti sono da sempre un danno infinito per l'umanità al pari dei fanatici religiosi; sono coloro che hanno causato le due disastrose e devastanti guerre mondiali e la maggior parte di tutte le guerre;

  9. #39
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    Predefinito Re: Lo stato d'animo più pericoloso per il futuro del paese: la sfiducia

    Citazione Originariamente Scritto da the fool Visualizza Messaggio
    caspita, questa uscita è tua originale o la hai copiata da altri?
    a quanto pare, non è cosi' banale , visto le strampalate e surreali analisi che circolano, sulla fiducia dei cittadini
    i fanatici nazionalisti sono da sempre un danno infinito per l'umanità al pari dei fanatici religiosi; sono coloro che hanno causato le due disastrose e devastanti guerre mondiali e la maggior parte di tutte le guerre;

  10. #40
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    Predefinito Re: Lo stato d'animo più pericoloso per il futuro del paese: la sfiducia

    magritte e dali erano delle mezze pippe rispetto ai nostri cari giornalisti e politici italiani
    i fanatici nazionalisti sono da sempre un danno infinito per l'umanità al pari dei fanatici religiosi; sono coloro che hanno causato le due disastrose e devastanti guerre mondiali e la maggior parte di tutte le guerre;

 

 
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