Premesso che la pecora è un animale certamente dotato d'una intelligenza che gli consente di essere consapevole di se stessa e del mondo con il quale è in relazione, pertanto si tratta indubbiamente d'un essere vivente senziente cosciente ed autocosciente, non puoi mettere sullo stesso piano la reazione istintiva di paura del ruminante, che fugge quando si imbatte in un predatore come il lupo, con l'atto consapevole del delfino di riconoscere la propria immagine riflessa nello specchio.
Non potremmo riflettere su noi stessi se non fossimo innanzitutto consapevoli di esistere e, ripeto, lo siamo anche quando meditiamo su qualcos'altro.
Nell'essere presenti a se stessi non è insito alcunché ma, in diversi esseri viventi, specialmente negli animali evoluti e sociali come gli umani, può essere presente un'innata capacità di provare empatia, verso i propri simili e non solo, che può indurli a comportamenti orientati ad un senso di giustizia: questo lo fanno anche le scimmie ed altri animali, come è stato scientificamente dimostrato da tempo.
Arbitrario, ed indimostrato, è quello che fai tu, cioè postulare una mente ("anima") separata dal corpo (non bastano e non potranno mai bastare ragionamenti astratti per dimostrare l'esistenza di alcunché, senza una verifica sperimentale) mentre identificare la mente con l'attività cerebrale sarà pure riduzionista ma è assolutamente indubbio che tra le due vi sia un legame e che, ad un certo grado di attività cerebrale, necessariamente debba corrispondere un certo grado di intelligenza. Naturalmente, come ho già riconosciuto, l'intelligenza umana presenta delle peculiarità che sono esclusive della nostra specie ma neppure gli altri esseri viventi, e la loro mente, ci sono del tutto alieni: soltanto il pregiudizio ideologico (spesso di matrice religiosa) può impedirci di vedere ciò che è chiarissimo, ovvero che anche gli altri animali, specialmente quelli più evoluti, sono esseri coscienti ed intelligenti.
Neppure possiamo sottovalutare le sorprendenti capacità intellettive di numerose specie viventi che non possiamo ridurre, come tu fai, a pure e semplici risposte sensibili a stimoli ambientali: anche perché, se così fosse, tutti gli animali, appartenenti ad una stessa specie, si comporterebbero tutti esattamente nello stesso identico modo, come se fossero delle macchine biologiche mentre, chiunque abbia convissuto con uno o più animali domestici, sa perfettamente che ognuno di loro è un individuo unico ed irripetibile, esattamente come lo siamo noi.