Alessandro Di Battista, intervistato da Lucia Annunziata a '1/2 Ora in più' parla dell'attacco della Francia alla Libia nel 2011

ROMA – Alessandro Di Battista, intervistato da Lucia Annunziata a ‘1/2 Ora in più’ parla dell’attacco della Francia alla Libia nel 2011 e sottolinea “l’intervento vile dell’allora presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano e – doppiamente vile perché lui era contrario a quell’intervento – quello dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

La Anunziata lo richiama: “Non si attaccano le istituzioni, si deve scusare…”. E lui: “Si scusi lei. Moriremo di politically correct. Che devo fare, devo portarmi il didò e il pongo e parlare con i fiorellini?”.

E comunque, conclude: “L’attuale presidente Mattarella non si sarebbe comportato come Napolitano”.

FRANCIA, DI BATTISTA SMORZA I TONI: “CONSIGLIO AL GOVERNO DI FARE PASSI IN AVANTI”
Con la Francia “bisogna smorzare i toni. Qualsiasi crisi diplomatica va risolta e suggerisco al governo di fare passi avanti e chiedere colloqui per affrontare alcuni dossier politici che riguardano il futuro dell’Europa, ma non a testa bassa”. Così Alessandro Di Battista a ‘1/2 Ora in più’ a proposito della crisi diplomatica che si è aperta con la Francia.

Ma, aggiunge, “ristabilire relazioni non significa non affrontare i nodi politici, se poi la Francia chiedesse scusa anche per l’intervento in Libia sarebbe un passo in avanti”.

Per Di Battista “è una fake news che l’incontro di Di Maio con i gilet gialli ha fatto richiamare l’ambasciatore francese” e innescato la crisi diplomatica con la Francia.

E spiega: “Il M5s sta cercando di formare un futuro gruppo europeo e si prendono contatti in Polonia, in Finlandia, in Croazia con movimenti nuovi, ma nessuno ha ritirato ambasciatore. Luigi Di Maio è andato come leader politico all’incontro con i gilet gialli e se Macron la vive come lesa maestà è un problema suo”.

Di Battista replica poi all’indiscrezione che vorrebbe un dietrofront di Airfrance nella trattativa con Alitalia “La Francia si era già sganciata da Alitalia, la crisi diplomatica con l’Italia non c’entra nulla”. Tra l’altro, annuncia Di Battista, “il Mise per Alitalia sta già analizzando dossier con altri partner internazionali”.

“Se io fossi veramente un populista- ha poi aggiunto Di Battista- cavalcherei quest’onda e direi che la ritirata di AirFrance è una vendetta. Ma non voglio perché non è così, la verità è che la Francia si era già sganciata”.