Originariamente Scritto da
Benacus
Il governo Monti, sostenuto a gran voce dal Partito Democratico (che ne ha approvato ogni legge e riforma) ha portato ad un sensibile aumento del rapporto Debito/PIL sulla base del fatto che le ricette di quel governo - ripeto, votate e sostenute dal Partito Democratico - non hanno ne arginato ne fermato in tempo il collasso del nostro tessuto economico. Eppure all'epoca quando il PIL crollava, i consumi crollavano, la povertà aumentava, i casi si suicidi e tentati suicidi legati alle precarie condizioni economiche in cui versavano (e versano) milioni di famiglie, a nessuno del Partito Democratico venne in mente che forse quelle ricette erano sbagliata. Al contrario quando io accusavo i deputati del Partito Democratico (di cui fino al 2011 per altro ero un elettore e sostenitore) di aver tradito le classi lavoratrici e aver rinnegato Gramsci e Marx, mi davano del nazista.
Non c'è bisogno che mi spieghi qual'era la situazione nel 2008 o nel 2011, perché io mi ricordo tutto benissimo. E mi ricordo i corpi dei ragazzi che penzolavano nei garage, le teste aperte dalle pallottole dei fucili da caccia, le interiora degli imprenditori e dei disoccupati sparse in un raggio di venti-trenta metri nella stazione ferroviaria - e ricordo tutto come se fosse successo ieri. Donne e uomini che si sono uccisi perché "abbiamo il debito pubblico alto e non siamo abbastanza competitivi". E quindi dobbiamo morire per il mercato? Per il capitalismo e per agevolare lo sfruttamento delle classi lavoratrici nazionali in nome di una competitività che non è correlata alla qualità delle merci prodotti, ma ad un ribasso sui salari e sui diritti degli operai e dei lavoratori tutti. Dovevamo continuare e morire per questo? Ad accettare lavori pagati 450 euro al mese, senza malattia pagata, senza ferie pagate, senza alcun diritto, in nome della concorrenza e del libero mercato tanto sostenuto da chi fino a pochi decenni fa preparava la rivoluzione proletaria contro la finanza e contro il capitale stesso? Ma credete che il popolo si sia dimenticato di tutto questo?
Voi dove eravate quando le persone si uccidevano per la disperazione? Che cosa dicevate in merito a queste tragedie i cui colpevoli, che dovrebbero pagare con il sangue, l'hanno fatta franca e la faranno sempre franca? Ebbene voi mi dicevate che eravamo choosy, che eravamo bamboccioni, che infondo se fossimo emigrati sarebbe stato solo meglio. E sai cosa risposi io all'epoca? Col cazzo che emigro!
Quindi sulla base di quale autorità morale, o presunti meriti, il Partito Democratico giudica e critica le manovra di questo governo di cui, giusto per essere chiari e precisi, io non sono certo un fanatico sostenitore?
Sulla base di quale esperienza positiva il PD si sente in diritto di stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato per il paese, a parte ovviamente alla legittima partecipazione del Partito Democratico nel dibattito politico nazionale? I fatti, materiali e pratici, che certificano il successo indiscusso delle politiche economiche e sociali del Partito Democratico.. quali sono? Mostrameli, perché le elezioni e i sondaggi dicono l'opposto.
Io capisco che questo governo sia fastidioso e che sostanzialmente sia cancellando ogni sforzo del Partito Democratico di "traghettare" l'Italia verso una più accentuata "integrazione europea" (cioè lo smantellamento della sovranità nazionale e dei diritti dei lavoratori così da rendere gli sfruttato più sfruttabili e gli sfruttatori più liberi di esserlo), ma tu sta semplicemente minimizzando o ignorando la drammatica, inaccettabile resa dei governi Italiani di fronte a manovre economiche che ci vennero imposte da paesi e banche straniere, sulla base di un numero - lo spread - che non risponde ne al popolo ne alle necessessità del paese, ma a quelle dei "mercati", che sono sostanzialmente aziende, privati, multinazionali, fondi internazionali, banche, il cui fine ultimo è certo il profitto e non il benessere dell'Italia o di qualsiasi altro paese del mondo.
Le nostre visioni sono opposte: tu per lo spread sei disposto ad abolire i diritti, io contro lo spread sono disposto a impiccare un banchiere.