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Lattiero caseari - Latte e derivati ovicaprini - Prezzi per piazza - Origine - Pecorino Romano
è di questi giorni.
Mediamente 6 euro a kilo (ingrosso, s'intende, non al consumatore).
Adesso il latte gli veniva pagato 60 centesimi, e questa è la causa della rivolta.
Da 60 cent a 6 euro il prezzo si moltiplica per 10.
Secondo me c'è da rivedere qualche cosa della filiera.
Io vedo nel paese del Lazio dove abito in estate che al caseificio (produttori e vendita diretta) il pecorino toscano STAGIONATO lo vendono a 12, 13, fino a 14 a kilo, Il primo sale 6-8 (un volume di stagionato sarà equivalente a 2-3 volumi di primo sale).
Il parmigiano costa meno.
In estate l'erba è secca nel Lazio come è secca in Sardegna. Siamo in area mediterranea.
Le pecore in estate quanto latte possono produrre?
Quando facevo l'analista in un laboratorio di Vicenza, tra i clienti c'erano aziende lattiero-casearie locali del formaggio Asiago, e io gli facevo le etichette nutrizionali (sale %, proteine, grassi,...) e le vacche dell'Altopiano di Asiago producono tanto nei mesi estivi, all'alpeggio, e producono anche all'inverno nelle stalle di pianura pedemontana, all'estate coi pascoli di montagna (1.000-1.500 m) molto ricchi, all'inverno col fieno dei prati della fascia delle risorgive, anch'essi pascoli ricchi, umidi e ben concimati di stallatico.
Intuisci la differenza tra i formaggi vaccini e quelli ovini?
Le condizioni produttive sono completamente diverse.
I nostri prodotti sono come le opere d'arte: se non sono tutelati vanno a ramengo - dicesse il Veneto -.
Penso sia ragionevole tentare di rendere remunerativo il lavoro dei pastori, tutelare la nostra tradizione agro-alimentare anche col debunking delle cazzate, ed al contempo seguire la strategia di adattarsi per andare incontro alle esigenze dei mercati stranieri facendo prodotti creati per loro ma che conservino l'impronta dei prodotti italiani tradizionali.
Più facile a dirsi che a farsi, lo so, ma bisogna mettersi all'opera e non abbandonare tutto alle evoluzioni dei mercati come hanno fatto finora i liberisti.
Cioè i mercati sono frutto delle attività umane, non che le attività umane sono frutto delle evoluzioni dei mercati.
Il mercato va in parte indirizzato.