Si, il discorso di far "scendere il cane" ci ha sorpreso non poco il che ci ricorda un vecchio episodio di cui siamo stati divertiti testimoni in una nota località pugliese.
Si andava verso la spiaggia e, sulla sinistra, c'era un cantiere.
Sull'impalcatura due persone, un muratore con un panino enorme in mano e il padrone che lo apostrofava dicendo: "Al lavoro si viene già mangiati...!!!"
Ecco... Andiamo vanti così.
Kobra (Democritico)
Se hai la necessità di scegliere tra un uomo e un Kobra,
preferisci chi striscia.
E se ti serve un amico, trovati un cane.
Altro che riprenderci l' italiano, bisognerebbe chiamare le città straniere col loro vero nome
Londra - London
Parigi - Paris
Praga - Praha
Belgrado - Beograd
Zagabria - Zagreb
Berlino - Berlin
Monaco di Baviera - München
Amburgo - Hamburg
Stoccolma - Stockholm
Mosca - Moskva
Varsavia - Warszawa
ecc
Per le città degli Usa si fa già così, sarebbe ora che si faccia anche per queste famose città (quelle meno famose non sono mai state italianizzate).
E anche per gli stati, già qui facciamo così per il Regno Unito (UK) e gli Stati Uniti (USA)
Francia - France
Germania - Deutschland
Austria - Österreich
Spagna - España
Giappone - Nippon
Cina - Zhōngguó
Russia - Rossija
ecc
Così non avete la scusa che l' italiano si sostituisce solo col brutto e cattifffo inglese
louis amstrong luigi fortebraccio
https://ricerca.repubblica.it/repubb...tebraccio.html
Fortebraccio, condottiero perugino...
"Voi non avete fermato il vento gli fate solo perdere tempo"
www.forumviola.it
Dalle parti mie si dice: "si futtiu u' cani" per dire "se l'è filata all'inglese".
Mi sono sempre chiesto perché si dovesse fottere un cane per dileguarsi..
Poi un vecchio professore di francese mi spiegò che deriva da una frase militare,"fouttre le chien" che vuol dire "levare l'accampamento".
L'assonanza e la traduzione sbagliata sono sempre in agguato, e i cosiddetti "falsi amici" son numerosi e pronti a fregarti.
Ma già si fa così.
Ho lavorato a Chateaudun, vicino a Chartres, e la domenica andavo a Le Mans, sulla linea di Orleans. A parte Parigi e Marsiglia, nessuno traduce il nome delle città.
E Budapest è sempre Budapest.
Gli esempi che hai fatto sono una goccia, dettata dalla valenza internazionale del luogo.
Ma sono eccezioni.
Hai detto bene: "riprenderci le vere e autentiche nostre tradizioni". Ma nelle nostre vere tradizioni è assente il concetto di Patria.
Mia nonna mi raccontava che suo padre, capitano di mercantili, trovava in quasi ogni porto una "Casa" degli Italiani. La gente di mare queste cose le sa e le vive.
Ma il concetto di unità nazionale è un'altra cosa. Difatti il grano che acquistava in Turchia lo vendeva indifferentemente a chi pagava in contanti, cioè ai Borboni o ai Tedeschi. Sbarcando a Rotterdam, che Trieste (e l'Adriatico in genere) era tacitamente proibita per chi non era veneziano. Con l'Unità sostituì i Borboni con gli Inglesi, non certo coi Piemontesi, le cui tratte non erano commerciabili.
Il concetto di Nazione iniziò fra le trincee della Grande Guerra. Un concetto che ci costò oltre 600.000 morti e 1.000.000 di feriti. Cioè nato male: la Lega prima maniera nacque da quel disagio, e lo sottolineava.