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Discussione: Notizie dall'Europa

  1. #141
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    Predefinito Re: Notizie dall'Europa

    Citazione Originariamente Scritto da WalterA Visualizza Messaggio
    https://www.politico.eu/article/trum...-google-taxes/

    Trump’s latest trade war: French champagne vs. Google taxes

    First France went after Google and Amazon with a fresh set of taxes. On Monday, U.S. President Donald Trump threatened to retaliate against two beloved French exports: Champagne and cheese.

    This latest global trade dispute pits Trump against a long-standing ally, months after France approved a “digital services tax” aimed at making major U.S.-based tech companies like Google, Apple, Facebook and Amazon fork over more revenue.

    The issue had been on the backburner since August, after Trump and French President Emmanuel Macron agreed to a 90-day truce while they tried to reach a long-term agreement on how tech companies should be taxed. That deadline passed last week without a deal.

    On Monday, the Office of the U.S. Trade Representative released results of an investigation that determined that France's tax unfairly discriminates against big U.S. tech companies.

    If another solution isn't worked out, tech companies could pay hundreds of millions of more dollars in taxes and U.S. consumers would have have to pay double for Dom Pérignon, Le Creuset cookware and Roquefort cheese.

    U.S officials also indicated they could investigate other European countries contemplating digital tax plans, putting them in cross-hairs of future tariff action if they follow through. They also said they were prepared to counter Europe’s broader regulatory clampdown on American tech firms.
    c'è finita in mezzo pure l italia purtroppo
    in europa c'è chi paga e chi prende....


    http://www.europarl.europa.eu/news/i...i-stati-membri

  2. #142
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    Predefinito Re: Notizie dall'Europa

    L'Ue accusa Germania e Olanda di 'braccino corto': "Troppi risparmi e pochi investimenti"
    Bruxelles ha deciso di aprire una nuova indagine sul surplus delle partite correnti di Berlino e Amsterdam, che misura lo squilibrio tra quanto risparmiato e quanto investito. Un messaggio legato a doppio filo ai negoziati sul bilancio 2021-2027

    Il Patto di stabilità è noto alle nostre latitudini più per il parametro del 3% del rapporto tra deficit e Pil, che di fatto frena la spesa pubblica dell'Italia in ragione del nostro alto debito pubblico. Ma c'è un altro parametro, meno conosciuto, che va in senso opposto. E che invece serve a stimolare gli investimenti in quei Paesi che, avendo bilanci solidi e in attivo, possono più di altri contribuire alla crescita loro e dell'Ue. E' il parametro che misura il surplus delle partite correnti: gli Stati non devono superare una soglia, fissata al 6% del Pil, oltre la quale significa che si è risparmiato troppo e investito troppo poco. E' il caso di Germania e Olanda, contro cui la nuova Commissione europea ha deciso adesso di aprire un'indagine.

    Per dirla in termini non certo tecnici, i governi di Berlino e Amsterdam sono accusati di avere il braccino corto. La media del surplus delle partite correnti negli ultimi 3 anni è stata del 8% del Pil per la Germania e del 9,9% per l'Olanda (era del 6,3% nel 2015, salita al 10,9% nel 2018), contro una soglia del 6% prevista dalla procedura per squilibri macro-economici, la stessa che pende da tempo sull'Italia per via del suo debito pubblico, tanto per intenderci.

    Non è la prima volta che Bruxelles accende i fari sulle partite correnti di questi due Paesi, ma la precedente indagine, conclusasi nel febbraio di quest'anno, aveva valutato che si', lo squilibrio c'era, ma non era eccessivo. Adesso, pero', a Bruxelles c'è una nuova Commissione, in cui un ruolo importante lo ha l'ex premier italiano Paolo Gentiloni, che si occupa degli Affari economici. Ma più che il cambio di guardia, a pesare su questa nuova indagine potrebbero essere le polemiche sul nuovo bilancio pluriennale, quello che coprirà il periodo 2021-2027.

    A causa della Brexit, infatti, l'Ue si trova a un bivio: o mantenere più o meno gli stessi contributi nazionali al bilancio del settennato precedente (ma senza il pesante contributo del Regno Unito), o aumentare la quota dei singoli Stati, in particolare di quelli più ricchi. Germania e Olanda, guarda caso, spingono per la prima strada, mentre Bruxelles e altri Paesi (tra cui Italia e Francia) chiedono che chi ha di più in cassa, sborsi di più.

    Un concetto ribadito oggi dal vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, noto solitamente più per le sue posizioni di falco: "Invito i Paesi che dispongono di margini di bilancio a stimolare ulteriormente gli investimenti e quelli con un livello elevato del debito ad adoperarsi per ridurlo", ha detto oggi a Strasburgo. Dombrovskis non ha fatto nomi, ma è chiaro che il riferimento ai Paesi "che dispongono di margini di bilancio" è a Germania e Olanda. Il surplus delle partite correnti è li' a dimostrarlo. Di contro, la seconda parte del suo discorso è un chiaro messaggio all'Italia.

    Per Bruxelles, il concetto è semplice: data la situazione quasi stagnante dell'economia Ue, se vogliamo continuare a chiedere rigore nei conti a chi ha accumulato debito pubblico, dobbiamo al contempo spingere a investire chi se lo puo' permettere, in modo da stimolare la crescita e aiutare chi, per ragioni di equilibrio di bilancio, non puo' investire più di tanto.
    https://europa.today.it/lavoro/indag...-germania.html


  3. #143
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    Predefinito Re: Notizie dall'Europa

    L'AELS compie 60 anni, Svizzera fra i fondatori

    "Sì" ad accordi commerciali ma "no" a unioni politiche: è con questa filosofia che 60 anni fa la Svizzera e altri sei Paesi hanno fondato l'Associazione europea di libero scambio (AELS).
    L'intesa è nata in contrapposizione alla Comunità economica europea, che è stata invece il primo pilastro dell'Unione europea (Ue).
    La pietra fondante dell'AELS è la Convenzione di Stoccolma, firmata il 4 gennaio 1960, oltre che dalla Svizzera, da Austria, Danimarca, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e Svezia. Al massimo del suo splendore l'intesa è arrivata a contare dieci membri, mentre oggi rimangono Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
    Dopo la Brexit, si sono susseguite molte voci su un possibile ritorno di Londra, che sono però state prontamente smentite. "Il nostro governo si è espresso chiaramente contro l'adesione all'AELS", ha dichiarato alla "Handelszeitung" l'ambasciatrice britannica a Berna Jane Owen. I 29 accordi dell'Associazione sono in parte vecchi: "Abbiamo l'ambizione di contrattare intese moderne, in maniera diretta e non tramite l'AELS", ha continuato.
    Nel corso degli anni diversi membri - come Danimarca, Austria, Portogallo, Svezia e Finlandia - sono passati nei ranghi dell'Ue. Nello Spazio economico europeo sono stati accettati anche i membri dell'AELS, con l'eccezione della Confederazione, il cui popolo nel 1992 ha rifiutato l'adesione.
    Ad oggi gli Stati AELS in totale contano 14 milioni di abitanti. Circa i due terzi degli affari vengono svolti con Paesi aderenti all'Ue. Gli export in quella direzione raggiungono quasi 194 miliardi di euro (circa 211 miliardi di franchi), mentre l'import è di 171 miliardi (circa 186 miliardi).
    https://www.swissinfo.ch/ita/l-aels-...atori/45471944

  4. #144
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    Predefinito Re: Notizie dall'Europa

    "I giovani svizzeri vedranno di nuovo Erasmus? Non ne sono affatto sicuro"
    Berna dovrebbe reintengrarsi al programma di scambio studentesco l'anno prossimo, ma la Brexit mescola le carte

    La decisione presa dal parlamento britannico è passata lontano dai riflettori. Normale, cadde il giorno in cui Meghan e Harry presero le distanze dalla famiglia reale. Il 12 gennaio, pur approvando la Brexit, i deputati hanno respinto una clausola che obbligava il governo a garantire la continuazione dell'Erasmus tra le condizioni di divorzio con l'Unione europea (UE). L'uscita del Regno Unito dal famoso programma di scambio di studenti potrebbe avere un impatto sulla Svizzera, mentre Berna dovrebbe avviare negoziati nei prossimi mesi al fine di ripristinare Erasmus+ nel 2021.

    A seguito dell'accettazione dell'iniziativa sull'immigrazione di massa nel febbraio 2014, i negoziati per l'associazione della Svizzera con Erasmus erano stati sospesi. Il Consiglio federale aveva pertanto elaborato un piano B, incarnato nel Swiss-European Mobility Programme (vedi Riquadro). E mentre l'UE prevede di far pagare di più i paesi ricchi - in base al PIL - per il periodo 2021-2027, sono sempre più numerosi sotto la Cupola a chiedersi se valga la pena reintegrarsi nel programma europeo. « Dovremo analizzare a priori la situazione », afferma Isabelle Chevalley (PVL / VD). « E scoprire quale soluzione ha il miglior rapporto qualità-prezzo. Non ho dogmi con Erasmus. »

    « Il segnale dato dagli inglesi rafforzerà la posizione di coloro che non ritengono necessaria un'associazione completa », teme il consigliere nazionale Mathias Reynard (PS / VS), presidente della commissione parlamentare competente. In trent'anni, 90.000 studenti svizzeri hanno preso parte al programma. E la Gran Bretagna è la terza destinazione più popolare dopo Germania e Spagna. Bastano poche telefonate per confermare le apprensioni del vallesano.

    « Le principali università si trovano negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e Germania », spiega Yves Nidegger (UDC / GE). « Senza la partecipazione di Londra, la questione dell'interesse di Erasmus si pone in modo ancora più evidente. Tanto più che l'alternativa sviluppata dalla Svizzera durante le rappresaglie europee si è dimostrata più economica e consente di utilizzare il denaro solo per la parte che ci interessa davvero: gli scambi di studenti. » Per il ginevrino, le attività accessorie del programma europeo - il famoso + allegato a Erasmus - « non hanno interesse accademico ».

    Competitività a rischio

    Questo discorso preoccupa le università svizzere. « La soluzione svizzera riguarda solo la mobilità degli studenti, le altre parti del programma non vengono prese in considerazione o solo parzialmente », avverte Martina Weiss, segretaria generale di Swissuniversities. « Quindi la non associazione svizzera sta penalizzando le università del paese e mettendo a repentaglio la loro competitività. » Alcune università aderenti a Erasmus sono chiuse agli svizzeri.
    I sostenitori del programma aggiungono che ora sono le istituzioni a negoziare gli scambi caso per caso. « C'è stato un significativo aumento di lavoro », riconosce Mathias Reynard. Il socialista eletto ricorda anche che gli apprendisti sono tra i perdenti, dal momento che nulla è previsto per loro, contrariamente a quanto previsto da Erasmus+.

    Ma non è tutto. « La Brexit complicherà le discussioni con la Commissione europea sull'associazione della Svizzera ai programmi europei. Il nostro caso verrà esaminato solo quando verrà trattato il caso del Regno Unito », osserva Martina Weiss. È probabile che ciò restringa il calendario dei negoziati.

    « Non si gioca nulla »

    Dalla parte di Movetia, l'organizzazione che ora sovrintende agli scambi di studenti svizzeri, stiamo cercando di calmare il gioco. « Nulla si gioca in Gran Bretagna, » risponde Olivier Tschopp, il suo manager. « Il voto dei parlamentari britannici non dovrebbe essere interpretato in modo eccessivo. Non volevano questa clausola per non avere una presa su di loro durante i negoziati. Ma ciò non significa ancora che Londra stia lasciando Erasmus. »
    Anche il Segretariato di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SERI) è fiducioso: la Brexit non cambia nulla per la Svizzera. « Un mandato negoziale per l'associazione della Svizzera con Erasmus 2021-2027 sarà presentato al Consiglio federale nel corso di quest'anno, indipendentemente dalla situazione nel Regno Unito. »
    Un discorso che fatica a rassicurare Mathias Reynard. « Sebbene il parlamento abbia approvato una mozione che obbliga il governo a riprendere rapidamente i negoziati con l'UE, non credo che il Consiglio federale sia molto motivato a raggiungere un risultato. » Secondo lui, Guy Parmelin, che successe a Johann Schneider-Amman alla guida del Dipartimento dell'Economia, sembra sulla stessa lunghezza d'onda. « Spero in un chiaro e sincero discorso da parte sua su questo tema, poiché sa come farlo », conclude il vallesano.

    La mobilità degli studenti in cifre

    Rallentamento - Il voto del 2014 sull'immigrazione ha frenato la mobilità degli studenti. La crescita vista finora è rallentata, secondo l'organizzazione nazionale Movetia. Gli scambi hanno anche mostrato un declino in alcuni settori, come le università di insegnamento (–18,6% di esperienze all'estero tra gli anni accademici 2013-2014 e 2014-2015).

    Mobilità - Il programma di mobilità svizzero-europeo (SEMP) offre quattro possibilità: mobilità degli studenti per studio o tirocinio, mobilità del personale per istruzione o formazione. Nel 2017, 3.935 studenti e 814 insegnanti svizzeri hanno potuto beneficiarne, in 493 città in 33 paesi. Sono state accolte in totale 1.301 istituzioni ospitanti.

    Paesi - All'Università di Ginevra, 308 studenti stanno attualmente studiando all'estero o hanno fatto un viaggio all'estero durante l'anno solare 2019 grazie a SEMP. I principali paesi di destinazione sono Regno Unito (28%), Germania (14%), Spagna (11%), Italia (10%) e Francia (9%).

    Soggiorno SEMP - All'Università di Losanna, attualmente 296 studenti sono attualmente in un soggiorno SEMP all'estero e altri 204 sono partiti grazie ad altri accordi di scambio. L'EPFL ha 319 studenti in università partner in Europa (e altri 89 al di fuori dell'Europa). Per quanto riguarda l'HES-SO, 212 dei suoi studenti sono impegnati nella mobilità degli studi e 226 nella mobilità degli stage.

    Budget - Nell'ultima relazione annuale, Movetia specifica che il 58% dei soggiorni si trova nello spazio europeo. Sono quasi tutti prodotti e sovvenzionati attraverso il SEMP. Il programma nazionale ha una dotazione di 22 milioni di franchi per il periodo 2020-2021. Permette di finanziare soggiorni all'estero e mobilità in entrata in Svizzera (studenti e insegnanti dall'estero), poiché la non partecipazione della Svizzera al fondo europeo di Erasmus+ significa che i 34 paesi ad esso associati « non possono sostenere la mobilità in Svizzera ».
    https://www.tdg.ch/suisse/jeunes-sui...story/13490405
    (originale in francese, traduzione di google e mia)

  5. #145
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    Predefinito Re: Notizie dall'Europa

    Citazione Originariamente Scritto da vostok Visualizza Messaggio
    It's the new "70 anni di pace"
    L’UE usa il Coronavirus come elemento di pressione sulla Svizzera?

    L’UE usa il Coronavirus come elemento di pressione sulla Svizzera? Gli aeroporti di tutto il continente hanno introdotto dei test ai passeggeri per scongiurare l’importazione del Coronavirus in Europa. Oggi il Blick scrive che per poter attuare delle misure efficaci ai nostri aeroporti, la Svizzera avrebbe bisogno di accedere ai dati dei test e dei sistemi di preallarme effettuati dall’UE. Secondo la NZZ am Sonntag l’UE ancora nega alla Svizzera l’acceso diretto a questi dati, visto che l’accordo quadro è bloccato. L’Ufficio federale della sanità afferma nella stampa di oltre Gottardo che sembra che l’Europa stia sì trattando in modo prioritario la richiesta svizzera di accedere ai dati, ma che finora il nostro paese è ancora tagliato fuori.

    A questo punto ci si chiede se il blocco dell’informazione sia l’ennesimo ricatto dell'Europa alla Svizzera per obbligarci a firmare l’accordo quadro alle loro condizioni. Invece, visto che il nuovo virus è pericoloso e che gli stati dovrebbero fare di tutto per proteggere i loro cittadini, non sarebbe forse più importante e nell’interesse dell’Europa stessa proteggersi piuttosto che giocare a chi è più forte? L’atteggiamento dell’UE nei nostri confronti ci lascia una volta di più perplessi.
    https://www.tio.ch/rubriche/ospite/1...sulla-svizzera

  6. #146
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    Predefinito Re: Notizie dall'Europa

    Citazione Originariamente Scritto da Halberdier Visualizza Messaggio
    quindi è colpa degli svizzeri?
    allora ha ragione paul!
    in europa c'è chi paga e chi prende....


    http://www.europarl.europa.eu/news/i...i-stati-membri

  7. #147
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    Predefinito Re: Notizie dall'Europa

    Citazione Originariamente Scritto da vostok Visualizza Messaggio
    quindi è colpa degli svizzeri?
    allora ha ragione paul!

  8. #148
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    Predefinito Re: Notizie dall'Europa

    Citazione Originariamente Scritto da vostok Visualizza Messaggio
    It's the new "70 anni di pace"
    Citazione Originariamente Scritto da Halberdier Visualizza Messaggio
    Tra l'altro, qualcuno che ha twitter potrebbe cortesemente riportare a Parenzo la notizia di cui sopra?
    (il link alla pagina è questo: https://twitter.com/DAVIDPARENZO/sta...03493517279234 )

  9. #149
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    Predefinito Re: Notizie dall'Europa

    Citazione Originariamente Scritto da Halberdier Visualizza Messaggio
    Tra l'altro, qualcuno che ha twitter potrebbe cortesemente riportare a Parenzo la notizia di cui sopra?
    (il link alla pagina è questo: https://twitter.com/DAVIDPARENZO/sta...03493517279234 )
    Qualcuno gli dica che questo virus è causato proprio dalla glebalizzazione, altro che cura!
    È un vanto essere ignorati da utenti di livello 0.

    Agli euradical snob antifà che danno del lei per sottolineare la distanza dal ceto del popolino rispondo con un voi (come usava quando c'era LVI) così imparano. Gradassi avvisati mezzi salvati.

  10. #150
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    Predefinito Re: Notizie dall'Europa

    Citazione Originariamente Scritto da Halfshadow Visualizza Messaggio
    Qualcuno gli dica che questo virus è causato proprio dalla glebalizzazione, altro che cura!
    E intanto...
    Lo zucchero è il nuovo alleato contro i virus
    Ricercatori svizzeri e britannici hanno modificato le sue molecole affinché siano in grado, attraverso un semplice contatto, di distruggere gli agenti patogeni, senza tossicità per l’essere umano

    Ricercatori svizzeri e britannici hanno modificato le molecole di zucchero affinché siano in grado, attraverso un semplice contatto, di distruggere virus, senza tossicità per l’essere umano. Il metodo potrebbe applicarsi a nuovi virus emergenti.
    Le sostanze dette «virucide», come la candeggina, distruggono i virus tramite semplice contatto, ma non possono essere applicate sul corpo umano senza causare gravi danni, ha ricordato oggi l’Università di Ginevra in un comunicato.
    Gli attuali farmaci antivirali agiscono per la maggior parte inibendo la crescita dei virus senza riuscire a distruggerli. Inoltre non sono sempre affidabili: i virus possono mutare e diventare resistenti a questi trattamenti.
    «Per aggirare questi due ostacoli ed essere in grado di lottare efficacemente contro le infezioni virali, abbiamo trovato un approccio completamente differente», sottolinea Caroline Tapparel Vu, professoressa al Dipartimento di microbiologia e medicina molecolare dell’Università di Ginevra, che ha diretto questi lavori con Francesco Stellacci professore al Politecnico federale di Losanna (EPFL).
    I ricercatori avevano precedentemente sviluppato un antivirale a base d’oro. Applicando lo stesso concetto, questa volta sono riusciti a mettere a punto un antivirale utilizzando dei derivati naturali del glucosio, chiamati ciclodestrine, secondo quanto pubblicato sulla rivista Science Advances.
    «I vantaggi delle ciclodestrine sono numerosi: ancora più biocompatibili rispetto all’oro e di più facile utilizzazione, non innescano un meccanismo di resistenza e non sono tossiche», indica Samuel Jones, ricercatore all’Università di Manchester e membro dell’Henry Royce Institute for Advanced Materials, citato nel comunicato dell’Università di Ginevra.
    «Inoltre le ciclodestrine sono già correntemente usate in particolare nell’industria agroalimentare ciò che faciliterebbe la commercializzazione di trattamenti farmaceutici che le utilizzano», ha aggiunto Valeria Cagno, dell’Università di Ginevra e coautrice di questi lavori.
    https://www.cdt.ch/curiosita/lo-zucc...irus-HK2286922

    Lo zucchero nemico dei virus
    Ricercatori svizzeri e britannici hanno messo a punto un metodo per distruggere gli agenti patogeni utilizzando derivati del glucosio

    Alcune molecole di zucchero modificate sono in grado di distruggere i virus attraverso un semplice contatto e senza tossicità per l'essere umano. È un nuovo metodo messo a punto da ricercatori svizzeri e britannici e che potrebbe applicarsi a nuovi virus emergenti.
    Gli attuali farmaci antivirali agiscono per la maggior parte inibendo la crescita dei virus senza riuscire a eliminarli. Inoltre, gli agenti patogeni possono mutare e diventare resistenti ai trattamenti, ha riferito mercoledì l'Università di Ginevra.
    "Per aggirare questi due ostacoli, abbiamo trovato un approccio completamente differente", ha spiegato alla rivista Science Advances uno dei membri del team che è riuscito a creare un antivirale utilizzando dei derivati naturali del glucosio: le ciclodestrine.
    Le molecole di zucchero modificate attirano i virus prima di renderli inattivi in modo irreversibile. Il meccanismo sembra funzionare con qualsiasi virus e, secondo gli autori, potrebbe essere efficace anche contro il coronavirus che sta dilagando in Cina.
    https://www.rsi.ch/news/vita-quotidi...-12681525.html

    https://www.freedompress.it/nuove-pa...ro-innovativo/

    [...]
    Le molecole di zucchero modificate attirano i virus prima di renderli inattivi in modo irreversibile. Alterando il rivestimento esterno del virus, sono in grado di distruggere le particelle infettive per semplice contatto, invece di bloccare unicamente la crescita virale. E questo meccanismo sembra funzionare con qualsiasi virus. Un brevetto è stato depositato ed è stato creato uno spin-off per studiare lo sviluppo farmaceutico che potrebbe essere fatto con questa scoperta.
    Anche se esistono medicinali contro certi virus come l'HIV e l'epatite C, questi restano specifici. Lo sviluppo di nuovi antivirali a largo spettro è essenziale per lottare contro i virus più devastanti o quelli emergenti contro i quali non esiste alcun trattamento. Questo approccio potrebbe essere efficace contro il coronavirus che sta dilagando attualmente soprattutto in Cina, secondo gli autori.
    https://www.swissinfo.ch/ita/lo-zucc...virus/45526794

 

 
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