Originariamente Scritto da
Manteuffel
Il commento di questo signore, il buon Paolo Mieli, mi era sfuggito.
Devo dire che, come in passato, non ci prende in modo alcuno. Anche se negli intenti è assolutamente condivisibile, nel metodo è quantomeno aberrante. Persona priva di contato con la realtà, non potendo negare le sue indiscutibili qualità intellettuali. Ciò che però, non hanno compreso persone e utenti come lui, è che la gente prova rancore contro il PD e la linea liberale, più per problemi economici, ormai endemici nella società, che per libero raziocinio. Pertanto bisogna comprendere che delle volte la menzogna a fin di bene, particolarmente in politica, non solo è auspicabile ma addirittura doverosa. Se la gente soffre la fame per colpa della crisi e delle scriteriate politiche di una classe dirigente infausta come quella delle decadi '90-'00, bisogna soccorrere con posizioni politiche più accomodanti. Bisogna portare il partito a sinistra per recuperare i voti necessari per cooptare i 5S e gestirne il potere elettorale con le nostre qualità umane immensamente più preparate.
Bisogna promettere alla gente quel che vuole sentirsi dire e, riconquistato il governo, fare ciò che è bene per l'Italia. Se la situazione nei successivi 3 anni di governo non dovesse cambiare, bisognerà imporre riforme al diritto di voto. Inutile negarlo, non è accettabile che possa salire al potere un partito di nullafacenti o di fascisti latenti, solo per il fatto che la gente senza lavoro in preda alla disperazione crede al piffero magico di costoro.
Alla fine i primi a pagarne lo scotto saranno proprio costoro, ma assieme al loro voto disperato (senza volerne assolutamente farne una colpa, anzi), tutte le fasce produttive del paese.
Zingaretti mi pare stia imboccando la strada giusta. Almeno lo spero, perché la marea va arginata o travolgerà tutti come nel 1933.