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  1. #1
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    Predefinito Nell’industria veneta devastata dalla crisi un capannone su dieci è abbandonato

    https://www.lastampa.it/2019/03/09/i...nK/pagina.html


    Nell’industria veneta devastata dalla crisi un capannone su dieci è abbandonato

    Nel cuore del Nord-Est su 92 mila edifici 11 mila sono vuoti e inutilizzati.
    Assindustria: «Censirli è il primo passo per attirare nuovi investimenti»



    Una fila interminabile, lunga 250 chilometri. È quella che formerebbero, uno dopo l’altro, i capannoni dismessi e inutilizzati del Veneto. Sono oltre 11 mila su 92 mila, più di uno su dieci, e hanno un valore commerciale che sfiora i quattro miliardi di euro. È nel cuore del Nord-Est che c’è la più alta concentrazione di capannoni, uno ogni 54 abitanti, sono sparsi in un’infinità di aree industriali e artigianali che occupano in totale 41.300 ettari di terreno, il 18,4% del territorio.

    La maggior parte delle strutture si trova nelle province di Padova e Treviso, quelle dove la crisi ne ha fatti chiudere di più e dove i cartelli attaccati alle recinzioni con scritto “vendesi” sono ormai sbiaditi. Per Assindustria Venetocentro, che riunisce gli imprenditori delle due province, rappresentano un’emergenza la cui soluzione non può più essere rinviata. È per questo che assieme ai presidenti delle Province e alle Camere di Commercio hanno siglato un accordo con lo scopo di dare una nuova vita a quelli che erano il simbolo della locomotiva dell’Italia.

    La nuova vita dei capannoni non passa necessariamente per il loro abbattimento. Possono essere messi a disposizioni di enti e amministrazioni pubbliche, delle piccole e medie imprese che cercano spazi per ampliarsi o di multinazionali alle ricerca di un’area dove insediarsi. Prima però serve una grande opera di ricognizione e mappatura per capire dimensioni, esatta posizione, stato di abbandono, l’eventuale presenza di infrastrutture e sottoservizi.

    Piccole imprese e ricerca

    Si tratta di censire circa 32 mila capannoni, raccogliendo in un’unica grande banca dati le informazioni attualmente disperse tra enti locali (comuni e province), catasto ma anche fornitori di servizi come aziende telefoniche, gestori di gas ed elettricità o Google Maps.

    «È il primo progetto in Italia che mappa aree ed edifici produttivi, tanto più in un territorio così esteso – spiega Massimo Finco, presidente degli industriali di Padova e Treviso -. L’obbiettivo è molteplice: supportare le pubbliche amministrazioni nelle loro politiche urbanistiche, favorire le scelte di possibili investitori e promuovere un modello urbanistico meno rigido nelle destinazioni d’uso».

    Un progetto che entrerà a regime entro il 2020 e che sarà attuato in tre fasi: la ricognizione delle aree produttive, l’individuazione dei singoli edifici e dei lotti liberi con costruzione della banca dati e l’elaborazione di un atlante telematico in costante aggiornamento.

    Solo dopo queste tre fasi è previsto l’abbattimento dei capannoni non più idonei. Tra gli obiettivi anche quello di mettere meglio in rete gli imprenditori che operano nella stessa area e che potrebbero avere la necessità di progetti e servizi comuni come una mensa aziendale o un asilo per i figli dei dipendenti.

    «Crediamo che aree produttive di qualità siano attrattive anche di nuovi investimenti e di conseguenza nuovi posti di lavoro – spiega Maria Cristina Piovesana, presidente vicario di Assindustria Venetocentro -.

    E anche questo verrà favorito dal nuovo atlante telematico che andremo a elaborare». Il Veneto, secondo gli imprenditori, ha tutte le caratteristiche per ambire a essere un modello di rigenerazione, recupero e riuso del territorio.

    Ma gli industriali da soli non possono vincere la scommessa: «Servono leggi e regolamenti meno rigidi in materia urbanistica, forti investimenti pubblici – continua Massimo Finco -. Meccanismi come crediti edilizi, sgravi fiscali o contributi pubblici da parte della Regione o dei Comuni».

  2. #2
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    Predefinito Re: Nell’industria veneta devastata dalla crisi un capannone su dieci è abbandonato

    qualcuno si accorge che è stato costruito molto di più
    di quanto serviva.

    ora a fronte di questa disponibilità di volumi e aree
    edificate, ci sono ancora quelli che vogliono costruire
    l'ennesimo, mega, super galattico edificio, da adibire a non si sa cosa,
    naturalmente su terreno agricolo, (quel poco che resta),
    giusto per devastare ancor di più un territorio ormai
    virtualmente cementificato, asfaltato, inquinato,
    oltre ogni ragionevole limite.

  3. #3
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    Predefinito Re: Nell’industria veneta devastata dalla crisi un capannone su dieci è abbandonato

    Seguire l’esempio di Trump e i capannoni saranno nuovamente riempiti.

  4. #4
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    Predefinito Re: Nell’industria veneta devastata dalla crisi un capannone su dieci è abbandonato

    Citazione Originariamente Scritto da alessandro74 Visualizza Messaggio


    Seguire l’esempio di Trump e i capannoni saranno nuovamente riempiti.


    e si devono riempire qui, richiamando lavoratori
    da altre latitudini, con tutte le problematiche del caso?

    mai pensato di distribuire con più omogeneità
    le produzioni in quei territori, che lamentano tassi
    elevatissimi di disoccupazione?

    alla fine si tratta sempre della solita incoerenza e cecità,
    nel disegnare un modello socio economico che sia al
    servizio della collettività, e non dei desiderata di pochi
    che impongono tali, assurde scelte.

  5. #5
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    Predefinito Re: Nell’industria veneta devastata dalla crisi un capannone su dieci è abbandonato

    Citazione Originariamente Scritto da Maxadhego Visualizza Messaggio
    qualcuno si accorge che è stato costruito molto di più
    di quanto serviva.

    ora a fronte di questa disponibilità di volumi e aree
    edificate, ci sono ancora quelli che vogliono costruire
    l'ennesimo, mega, super galattico edificio, da adibire a non si sa cosa,
    naturalmente su terreno agricolo, (quel poco che resta),
    giusto per devastare ancor di più un territorio ormai
    virtualmente cementificato, asfaltato, inquinato,
    oltre ogni ragionevole limite.
    Sviluppo infinito in un mondo finito. La chiamano crescita.
    Io lo chiamo crimine.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

 

 

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