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  1. #1
    catcher in the rye
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    Predefinito Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio

    Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio


    «La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso. Molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso».

    A una ragazza di 16 anni si può certamente perdonare l’ingenua pretesa di spiegare il cambiamento climatico con «molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso», specialmente quando le sue intenzioni sono così evidentemente buone e preziose, ma Greta Thunberg giustamente chiede e merita di essere presa sul serio, e quindi facciamolo.

    L’idea che i mancati progressi sul riscaldamento globale si debbano addebitare innanzitutto ai grandi paesi più sviluppati e industrializzati, o alle più ricche multinazionali, è purtroppo molto lontana dalla realtà. Basta guardare una qualsiasi mappa sull’inquinamento dell’aria per rendersene conto, ma non solo: lo sa bene chiunque abbia seguito con un po’ di attenzione le grandi conferenze sul clima di questi anni, da Kyoto a Parigi. Questo non assolve né i governi dei paesi più ricchi né le multinazionali, che ne hanno approfittato fin dove hanno potuto e hanno trovato anzi un alibi perfetto, ma è noto che negli ultimi vent’anni siano stati i paesi in via di sviluppo a fare resistenza davanti alla possibilità di introdurre norme comuni più severe e stringenti a salvaguardia del pianeta. La Cina, l’India, i paesi dell’Africa.

    Il loro argomento, peraltro, per quanto miope non si può liquidare con un’alzata di spalle, e non solo perché il loro sviluppo di questi vent’anni ha generato la colossale uscita dalla povertà di centinaia di milioni di persone. Sintesi mia: voi del mondo sviluppato vi siete arricchiti per secoli sfruttando le risorse del pianeta, saccheggiandoci, schiavizzandoci e inquinando a più non posso, e proprio ora che noi abbiamo cominciato a crescere e uscire dalla povertà dovremmo rallentare e spendere fior di quattrini per inquinare meno? I più forti tra i paesi emergenti ci stanno arrivando da soli, come la Cina, intuendo anche che alla lunga possa essere un affare pure dal punto di vista economico: ma gli altri hanno bisogno di risposte migliori di «datevi una mossa».

    Il discorso politico di Greta Thunberg peraltro non prende di mira loro, ma attacca soprattutto i governi occidentali, i «ricchi» e le cosiddette élites con toni bellicosi che sono ormai familiari a tutte le democrazie occidentali – «Ci avete sempre ignorato», «avete esaurito le giustificazioni», «il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no», «il potere non appartiene a voi ma al popolo» – e che mi sembra che fin qui non abbiano portato all’elezione di politici più avveduti e sensibili davanti ai cambiamenti del clima, anzi. Ma c’è di più.

    La storia dei progressi fatti fin qui nella lotta all’inquinamento e al riscaldamento globale, dai più piccoli e timidi ai più coraggiosi, è una storia di azioni intraprese dai governi nel disinteresse generale della grandissima parte delle persone, se non addirittura spesso contro la loro opinione. Dalla raccolta differenziata ai sacchetti biodegradabili, dalla chiusura delle miniere di carbone alle detestatissime direttive europee fino a qualsiasi cosa provi a disincentivare l’uso dell’auto – basta buttare un occhio in Francia – le misure ambientaliste sono state portate avanti non a causa della spinta popolare ma nonostante la spinta popolare; non contro i governi delle élites ma grazie ai governi delle élites, che hanno fatto queste cose sapendo che, salvo una ristretta minoranza di persone, nel migliore dei casi al popolo non sarebbe importato granché. Nel peggiore, gli avrebbero dichiarato guerra. È un fatto, che ci piaccia o no. D’altra parte basta guardare qualsiasi sondaggio su quali siano le priorità degli elettori per notare quanto in basso si trovano la protezione del pianeta e la lotta ai cambiamenti climatici (quando ottengono abbastanza risposte da essere menzionati, cosa che non accade sempre).

    Anticipo la domanda: davanti a un’iniziativa dai fini così benvenuti e nobili, come è certamente quella di Greta Thunberg, ha senso fare questo genere di osservazioni? Posso sbagliarmi ma la mia risposta è sì, proprio alla luce dell’obiettivo finale. Innanzitutto, la sempre più diffusa descrizione delle classi dirigenti globali come complessivamente e inguaribilmente corrotte e lontane dal «popolo», oltre a non essere fondatissima, ha portato proprio ai successi elettorali delle forze politiche più menefreghiste nei confronti dell’ambiente: andrebbe disinnescata invece che foraggiata. Inoltre, nell’elenco delle «idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino», per usare le parole di Greta Thunberg, c’è anche l’atteggiamento autoassolutorio di chi pensa che la colpa sia solo e soltanto «dei governi», e che se fosse per noi avremmo già risolto il problema. È falso. Ma falso che più falso non si può. Da un certo punto di vista è persino sorprendente che si sia fatto qualcosa (poco) in questi anni sul clima nonostante il vasto disinteresse delle grandi masse popolari. Greta Thunberg ha ragione, ma dovrebbe prendersela con noi: col popolo.

    https://www.francescocosta.net/2019/...reta-thunberg/

    che ne pensate ?

    io condivido
    «The world is less explainable than we would like to admit» Jeff Jarvis
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  2. #2
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    Predefinito Re: Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio

    Perchè colpa del popolo? La gente compra quello che viene prodotto. Negli ultimi 30 anni sono comparsi oggetti, prodotti di cui prima si faceva felicemente a meno, di plastica superflua sugli scaffali dei negozi ce n'è tanta.
    La morte significava ben poco per me. Era l'ultimo scherzo in una serie di pessimi scherzi. Charles Bukowski
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  3. #3
    catcher in the rye
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    Predefinito Re: Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio

    Citazione Originariamente Scritto da Hatshepsut Visualizza Messaggio
    Perchè colpa del popolo? La gente compra quello che viene prodotto. Negli ultimi 30 anni sono comparsi oggetti, prodotti di cui prima si faceva felicemente a meno, di plastica superflua sugli scaffali dei negozi ce n'è tanta.
    perché i primi a non voler rinunciare a nulla, siamo noi.

    le cose vengono prodotte se qualcuno le compra.
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  4. #4
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    Predefinito Re: Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio

    .

    Vedere tanti giovani che sfilano mi dà imprssioni contrastanti.
    Da una parte mi fa piacere vedere che stanno cominciando ad interessarsi ai problemi dell'ambiente, d'altra parte però anche io ho l'impressione che stiano mancando il bersaglio.
    Infatti questi ragazzi sembrano più dei fan di greta che veri ecologisti, altrimenti non parlerebbero di 'clima impazzito' ma di scienziati pazzi che inventano sempre nuove sostanze nocive per l'ambiente e per gli esseri viventi.

    Ma a questo proposito anche i vari governi che si incontrano per parlare di clima sbagliano mira, e non lo fanno ingenuamente (come greta e seguaci), ma per disinformare l'opinione pubblica, ossia per far credere alle masse che siano le emissioni di anidride carbonica il problema, e non le centinaia, migliaia di veleni chimici artificiali che vengono ogni anno immessi sul mercato per fare profitti enormi a discapito della salute di tutti.

    E' L'INQUINAMENTO INDUSTRIALE IL VERO PROBLEMA, NON IL CLIMA.

    Quanto ai fenomeni naturali estremi, gli esseri umani non possono fermarli, possono soltanto evitare di vivere in zone ad alto rischio, oppure costruire abitazioni ed infrastrutture più resistenti ed adeguate.

    .
    Corpo sano in ambiente sano.

    Chi avvelena una persona per vendetta viene condannato per veneficio.
    Chi avvelena milioni di esseri umani per profitto viene onorato come capitano d'industria.

  5. #5
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    Predefinito Re: Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio

    Citazione Originariamente Scritto da Regina di Coppe Visualizza Messaggio
    .

    Vedere tanti giovani che sfilano mi dà imprssioni contrastanti.
    Da una parte mi fa piacere vedere che stanno cominciando ad interessarsi ai problemi dell'ambiente, d'altra parte però anche io ho l'impressione che stiano mancando il bersaglio.
    Infatti questi ragazzi sembrano più dei fan di greta che veri ecologisti, altrimenti non parlerebbero di 'clima impazzito' ma di scienziati pazzi che inventano sempre nuove sostanze nocive per l'ambiente e per gli esseri viventi.

    Ma a questo proposito anche i vari governi che si incontrano per parlare di clima sbagliano mira, e non lo fanno ingenuamente (come greta e seguaci), ma per disinformare l'opinione pubblica, ossia per far credere alle masse che siano le emissioni di anidride carbonica il problema, e non le centinaia, migliaia di veleni chimici artificiali che vengono ogni anno immessi sul mercato per fare profitti enormi a discapito della salute di tutti.

    E' L'INQUINAMENTO INDUSTRIALE IL VERO PROBLEMA, NON IL CLIMA.

    Quanto ai fenomeni naturali estremi, gli esseri umani non possono fermarli, possono soltanto evitare di vivere in zone ad alto rischio, oppure costruire abitazioni ed infrastrutture più resistenti ed adeguate.

    .
    Sei tu che sei fuori strada. Le varie fonti di inquinamento sono spesso nocive per la salute ma nessuna, per ora, costituisce una minaccia globale. La CO2 e gli altri gas serra si. La finestra temporale per limitare l'aumento della temperatura globale entro limiti ragionevoli è limitata ormai a una decina di anni. E questo, checché ne dicano i negazionisti è un fatto scientificamente accertato.

  6. #6
    calici amari
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    Predefinito Re: Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio

    Citazione Originariamente Scritto da puss_in_boots Visualizza Messaggio
    Le varie fonti di inquinamento sono spesso nocive per la salute ma nessuna, per ora, costituisce una minaccia globale. La CO2 e gli altri gas serra si. La finestra temporale per limitare l'aumento della temperatura globale entro limiti ragionevoli è limitata ormai a una decina di anni..
    .

    se il problema fossero davvero le emissioni di CO2, la soluzione sarebbe: smettetela di respirare, ed il mondo sarà salvo!!!

    La respirazione consiste nell'assunzione di ossigeno e nell'eliminazione di anidride carbonica (CO2)e avviene in due fasi: inspirazione ed espirazione. Nella prima l'aria dopo aver attraversato le vie aeree superiori e i bronchi penetra negli alveoli polmonari, nella seconda i polmoni espellono l'aria.

    https://www.google.com/search?q=espi...hrome&ie=UTF-8
    .

    ti rendi conto dell'assurdità di chi dice che bisogna ridurre le emissioni di co2? vogliono impedirci di respirare?
    è per questo che ci stanno avvelenando con ogni tipo di sostanza tossica?


    .
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  7. #7
    catcher in the rye
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    Predefinito Re: Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio

    Citazione Originariamente Scritto da Regina di Coppe Visualizza Messaggio
    .

    se il problema fossero davvero le emissioni di CO2, la soluzione sarebbe: smettetela di respirare, ed il mondo sarà salvo!!!

    .
    il problema è dato dal fatto che oltre l'80% dell'energia che utilizziamo viene dalla combustione di prodotti fossili = CO2
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  8. #8
    ⨁👌 Odio il cristianesimo
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    Predefinito Re: Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio

    Qui le colpe sono talmente immense che stare a puntare il dito non ha senso.

    Ha colpa la popolazione che, come dice l'articolista, ha sempre vissuto sugli allori dell'inquinamento da sovraproduzione.
    Ha colpa il mercato, come dice Hatshepsut, ché pur di vendere robaccia superflua ha inquinato ed inquina.
    Ha colpa il consorzio di Governi, che dovrebbero esser super partes.

    Chiaramente la colpa può essere gerarchizzata così: governi > mercato > popolazione, ma solo perché la popolazione è intrinsecamente stupida (e quindi se vendi loro merda e loro la comprano non è colpa loro, ché sono cretini) e non si può dare la colpa totale al mercato, ché nasce per vendere ed aumentare il proprio capitale.
    Colpa suprema, perciò, è quella dei Governi, che nascendo col compito di controllare che la salute dei loro cittadini sia la migliore possibile, non lo han fatto.

    Il che la dice lunga sulla bontà dei Governi democratici e sulla loro lungimiranza.
    Religione per noi significa la dottrina (...) dell'allevamento che renda possibili le anime superiori a spese di quelle inferiori.
    Religion bedeutet uns die Lehre von (...) der Züchtung und Ermöglichung der höheren Seelen auf Unkosten der niederen.

  9. #9
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    Predefinito Re: Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio

    W Greta!

  10. #10
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    Predefinito Re: Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio

    Diciamo che è colpa del Bilderberg che di manipolazione se ne intende.
    La morte significava ben poco per me. Era l'ultimo scherzo in una serie di pessimi scherzi. Charles Bukowski
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