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Sul Tg4 di iersera, gli ospiti di "Stasera Italia" (con l'eccezione di un pacato Belpietro) caldeggiano l'introduzione di nuove patrimoniali e l'aumento delle tasse sui "grandi patrimoni"; è inutile rammentare che, poi, come al solito, per potere far effettivamente cassa (poiché i veri "grandi patrimoni", oltre ad essere davvero pochi, se ne andranno impunemente altrove), si dovranno considerare come "ingenti" anche gli averi delle persone a mala pena benestanti, così come, al presente, già si sono dovute considerare come "pensioni d'oro" quelle ammontanti a 1500 Euri mensili lordi.
E' sin troppo facile immaginare come questo genere di ragionamenti siano intesi ad abituare la popolazione all'idea di dover subire l'ulteriore gravame di una ancor più accresciuta tassazione, dal momento che le "misure sociali" introdotte dall'attuale Governo hanno ulteriormente aggravato il deficit dei conti pubblici e, in qualche modo, si deve pur fare fronte alla bisogna, visto che i nostri creditori (più che giustamente, dal loro punto vista) non sono assolutamente disponibili a veder ulteriormente compromesse le possibilità di poter rientrare dei prestiti da loro accordatici, per altro, dietro nostra esplicita richiesta.
Tutto sommato, nihil sub sole novi, giacché la pericolante situazione economica italiana altro non fa che seguire quella costante linea di tendenza che segna l'adozione della figura dello "Stato sociale" (o "Welfare State" che dir si voglia), la quale reca immancabilmente le Nazioni alla più nera miseria; ciò, sia pure se, per la verità, in un lasso di tempo alquanto variabile, a seconda della dimensione delle "misure sociali" adottate e dell'iniziale situazione di benessere economico goduta dal Paese interessato da questa opzione ideologica, sempre finanziariamente rovinosa, soprattutto per il comune cittadino ...