Originariamente Scritto da
Jaredd
hai un'idea un po distorta di cosa sia la discriminazione
un mio vicino originario di Lecce quando commenta la famiglia accanto maleducata, rumorosa, che butta la spazzatura dalla finestra dice "sti terroni del cazzo, li odio"
mia cugina, originaria di Foggia quando sente dire "eh tu mica puoi uscire vestita così, da solo senza il fidanzato o il marito" dicono "tipica mentalità da terrone di giù"
e io che sono meridionale concordo con entrambi e aggiungo anche che se le città meridionali sono porcili (ti faccio vedere le foto di una piazzetta appena fatta a Foggia se non mi credi) è colpa dei suoi abitanti e di nessun altro, della loro inciviltà e ignoranza.
tu sei ancora legato ad un concetto di discriminazione basato su caratteristiche universali: Sei nero? Non mi piaci. Sei nato a Caserta? Non mi piaci?
Ma non è questo il punto. È a dimostrarsi che non è questo il punto ci sono migliaia i neri che accusano altri neri di essere selvaggi, scansafatiche, violenti e ci sono meridionali che accusano altri meridionali di essere ignoranti, retrogradi, rumorosi...
Quelli che viene contestato è la circostanza, non la persona.
Le stesse persone che insultano un meridionale (e nella maggioranza dei casi sono meridionali loro stessi) lo fanno non perché ci sia qualcosa di intrinsecamente fastidio nell'origine meridionale di una persona, ma lo fanno per come si comporta e per come si comporta fuori contesto.
In un paese dove tutti sono civili e pulitissimi e arriva l'unica di fuori che butta una cartaccia per terra, è normale che quella persona venga additata come l'esterno che si comporta fuori contesto e verrà rimarcata la sua origine esterna. Ma non succederebbe se la cartaccia non fosse buttata.
Io quando sono nel mio paese faccio il conto di quante persone vorrei prendere a pugni perché incontro tante di quelle persone maleducate, incivili, ignoranti che non rispettano nessuna regola, che si comportano come i boss del quartiere, che rompono e sporcano tutto quello che vedono, che corrono ai 90 all'ora in viette in cui i bambini giocano a calcio e colpiscono fregandosene anziani malati in spiaggia con il pallone perché loro vogliono giocare, e ti assicuro che il conto è lunghissimo, spaccherei la testa a tutti.
E no, non mi sorprende se in luoghi che hanno sempre avuto un livello di civiltà, di cura per l'ambiente, di rispetto per gli altri elevato improvvisamente quelle stesse persone che io stesso vorrei prendere a pugni pur essendo miei concittadini riversandosi in massa hanno attirato le antipatie dei locali. E quelli sono i terroni. Ma si può nascere a Bari, a Cosenza, a Salerno e non fare i terroni e nessuno ti mostrerà mai discriminazione. Io sono meridionale e sono stato discriminato zero volte nella mia vita.
Certo sarebbe stato facile se fossi uno di quelli che appicce a furnacelle ind'u balecòune anche se se è fatto esplicito divieto e poi si lamenta se lo insultano e fa la vittima invece di capire che stanno insultando la sua ignoranza e inciviltà, non la sua origine. Che poi se il vicino a cui romperei fosse di giù mi direbbe "cazzo fai tremone?!" ma se fosse di su direbbe "cazzo fai terrone?!" ... ma la sostanza non cambia e non sarebbe affatto discriminazione.
La stessa identica cosa lo si può dire del discorso nero e l'insensatezza del concetto "razzismo" ricordandoti che solo pochi giorni fa la comunità senegalese siciliana si è riunita per dire "basta ai migranti irregolari, non ne possiamo più e abbiamo paura" a dimostrazione che non è un l'etnia o la pelle a fare la discriminate ma l'atteggiamento e il contesto, specialmente se è un contesto fatto di mancanza di prospettive, mancanza di interesse per un paese, nessuna paura di conseguenze legali, nessun lavoro, facilità a farsi irretire dalla promessa della malavita.