Da Antonio Padellaro ad Antonio Padellaro: la maledizione dell'Italia che non cambia mai
Fonte: Andrea Carancini del 2 dicembre 2010
Ieri Marco Travaglio ha messo l’elmetto e, come un tempo Montanelli contro Enrico Mattei, ha accusato Berlusconi di trescare con i nemici della NATO. Per Travaglio, le relazioni di Berlusconi con Putin e Gheddafi sono una grave colpa: “Hai detto niente: gli americani scoprono che il loro sedicente “più fedele alleato” tresca con il loro nemico storico, la Russia, divenuta nel frattempo” – Travaglio dixit – “uno “Stato mafia”, e con un vecchio arnese del terrorismo come Gheddafi…”[1].
Forse, bisognerebbe spiegare a Travaglio che, nella partita dell’energia, Sarkozy e la Merkel non “trescano” certo meno di Berlusconi e nessuno per questo si sogna di additarli come “traditori” ma, forse, sarebbe fatica sprecata. Del resto, non è proprio sullo stesso quotidiano che, l’altro ieri, si definiva il gas russo “un’antica maledizione della politica italiana”[2]?
Il predetto Mattei, al contrario, come oggi Berlusconi (e con lui tanti italiani di buon senso) lo considerava invece una benedizione. Sono i nemici di Mattei (e dell’Italia) - quelli che ne vollero la morte - che lo consideravano una jattura.
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