Oggi la sinistra starnazza che manca un "centro": sì, certo, mancano quelle forze che inducano l'elettore a poter credere che una resa moderatamente progressiva, anziché immediata, alle tesi del socialismo, di per sé, debba costituire, comunque e sempre, un'opzione intelligente; temo, tuttavia, che questa carenza corrisponda solo ad una mera apparenza
tutti i partiti italiani sono stati sostanzialmente "di sinistra", avendo introdotto nella società (senza eccezione alcuna) tutta una serie di "innovazioni", esclusivamente compatibili con le necessità d'affermazione dei postulati dottrinari del socialismo; il che, credo, dovrebbe costituire per molti un motivo di conforto e, di fatto, ancora usano coerentemente a recarsi alle urne, al contrario di me che, come ben conosci, nutro tutt'altri convincimenti ideali e, dunque, non posso ricavare alcuna utilità etica dall'esercizio del voto