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  1. #11
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    (ho letto domenica i due articoli di Gilbero Oneto sul n.3 del 1996 e n.27 del 2000)

    Nelle prime parole a pag.10 del quaderno n.3 …Oneto dimostra che la proposizione padanica è soltanto un intermezzo (ovviamente a pro’ del partito o soltanto della casta ovvero banda del buco che governa il partito) dove dice: la persistenza di un sentimento di “lombardità” che risale al medioevo limita i confini alla pianura occidentale.

    Sta dicendo che la Lombardia non esiste. Non entro nel merito ma dice tutto il contrario di quel che ha pubblicato qualche anno addietro (quand’era gia’ nel partito da almeno cinque anni) e di quel che poi pubblichera’ qualche anno piu’ tardi, sempre sui confini, dopo aver abbandonato il partito.

    Tutta roba nota: la bibliografia di Oneto non e’ sterminata. Le due carte geografiche con le bandiere crociate della Lega Lombarda (1992) dimostrano le dimensioni spaventose della “lombardità” civica (seppur non linguistica) dimensione comunque diplomatica, ivi compresa la forza militare, ben piu’ ampie di quel che dice qui nel 1996 mentre, col suo intervento all’epoca del sito “L’indipendenza” con Marchi e Facco e compagnia cantante, pochi anni orsono dice di nuovo che la Padania e’ poi la Lombardia.

    E allora se ha conservato (proprio perche’ ribadisce) la sua proposizione piu’ antica, vuol dire che quella padanica e’ stata un intermezzo, da mettere nei bidoni: ovvero fu’ architettata per sostenere il partito, finche’ Gilberto si e’ reso conto troppo tardi che non ne valeva la pena, se non peggio.

    Che poi non fosse una proposizione credibile, non ha bisogno di raccontarlo a posteriori: la stessa lettura della proposizione di quell’epoca sui quaderni n.3 e n.27 basta e avanza, la portassero avanti gli altri, insieme alla immensa produzione degli allocchi e quaqquaraqqua’ che vi si sono accodati.

    Dal suo grande lavoro vanno quindi eliminati i contenuti dell’intermezzo padanico, che non e’ poco, ma condizionato dalla banda del buco varesotto e bergamotto
    Ultima modifica di mailander; 08-10-19 alle 20:27 Motivo: una vocale
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  2. #12
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    La doppia carta geografica dei Comuni che conservano l’insegna crociata non e’ campata per aria, ma anzi contiene qualche insegna di meno, perche’ Oneto diceva che nel libro ci devono andare soltanto quelle rigorosamente diritte… per cui mancano i Comuni che hanno l’insegna crociata Templare e qualcun altro.

    Un vero peccato.

    Ma anche così la sovrapposizione delle due carte geografiche dimostra la vera dimensione civica e culturale e diplomatica e militare della Lega Lombarda …e se l’intera area venne chiamata “delle croci Milanesi” a maggior ragione rappresenta la Storia (vera) della Lega Lombarda, ma anche dell’intera Altaitalia: difatti basta sovrapporle alla carta geografica che ricaviamo da Carlo Sigònio “Vera Lombardia come fu terminata da Carlo Magno dopo la sua incoronatione” e si vedra’ che la geografia delle insegne crociate vi corrisponde perfetta.

    E Sigònio scrive nell’anno 1570 ma indica una geografia che e’ quella di Giorgio Ciprio, che la mette nero su bianco nell’anno 604 …insegna crociata a parte, perche’ la sua compilazione e’ Bizantina ovviamente.

    Se poi la bandiera crociata della Lega Lombarda diventa (per Oneto) la bandiera di san Gennaro o di santo Quagliaruno l’ordine di scuderia e’ evidente.

    Ma ai Lombardi non gliene puo’ fregar de meno: e difatti Oneto ci ha ripensato, tardi.
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  3. #13
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    Citazione Originariamente Scritto da Maria Vittoria Visualizza Messaggio
    L'evoluzione continua, tramite l'esercizio dialettico e la democrazia rappresentativa ... giusto?
    Esercizio dialettico anche se non te lo lasciano fare.

    La cosa rappresentativa purche' sia una rappresentanza, cioe' produca la corretta rappresentanza, non necessariamente democratica: voglio dire che se ci hanno messo al muro in sette e uno di noi fa un passo avanti... per me basta e avanza come rappresentanza, non c'era bisogno di votarlo.

    Rappresenta correttamente tutti e sette.

    E' quel che dicevo riguardo l'anzianita' di partito. Vediamo prima di tutto chi e' che parla: non e' mica detto che dobbiamo sempre ascoltare le elucubrazioni dell'ultimo quindicenne entrato nella manica del capataz.
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  4. #14
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    La proposizione padanica non ha nulla a che vedere col partito (tantomeno col nuovo partito) ma venne usata per mettere il partito sul binario morto: e Salvini ha fatto l’unica cosa che si poteva fare per distaccare la Lega dai banditi, che la tenevano in ostaggio dal 1987 in qua.

    Prima di tutto, hai una casta coi pieni poteri (conferiti da nessun congresso) che per conservare il potere deve impedirne l’accessione …indirizzando gli avventori a progetti fallimentari, o mandandoli in disgrazia malamente come Gianfranco Miglio.

    Poi lo vedremo, come han preso il potere senza congresso …ma quel che conta qui e’ che la casta non vuole concorrenza sui noti valori che han portato gli elettori al voto, perche’ i noti valori essendo a conoscenza di tutti …possono essere usati da tutti cioe’ da qualsiasi (altro) partito e alla fine valgono 3.800.000 voti, fai tu il conto in dollari.

    Di conseguenza la casta crea (altri) valori necessariamente ignoti ai concorrenti (valori fittizii) spiazzando appunto i concorrenti: quel che e’ rosso diventa verde, quel che e’ quadro diventa tondo, quel che e’ mitico diventa mistico, quel che e’ vero diventa falso, quel che e’ storico viene nascosto ed il tuo concorrente viene a trovarsi su di un binario morto, che non porta da nessuna parte.

    Se non ci casca, basta dirgli che e’ dei servizi segreti oppure un giacobino, giusto?

    La rivendicazione della Lega Lombarda nasce sul titolo giuridico che ha la Lombardia per impugnare l’annessione del 1859 contro l’attuale governo alieno, per cui basta ignorarla (dopo aver turlupinato il congresso) e diffondere al suo posto una rivendicazione fittizia (insubria padania lunezia etc.) cioe’ che sia priva di qualsiasi titolo giuridico, ovvero non dia fastidio alla casta e (anche) ai governi alieni.

    Difatti nel quaderno n.3 e n.27 Oneto non indica alcun titolo giuridico da impugnare contro alcun governo alieno per costituire (prima durante dopo una guerra) presunti confini, ne’ in nome della Padania ne’ in nome di altri.

    Cosicche’ mentre il partito cincischiava sul binario morto, la casta faceva tutt’altro.

    Ha durato venticinque anni. Finquando Salvini ha preso l’80% in un congresso che nessuno per la prima volta e’ riuscito a rimpirlire, oppure obbligare.

    La prima vendetta mi sembra evidente: onesta o disonesta che fosse stata la pretesa dei 49 miglioni …devono sempre farli pagare al cerchio magico, non a Salvini, che non li ha certo sciroppati lui, mentre appena arrivato nel partito non ha fatto ancora in tempo a prenderli i poteri …e ce ne vuole, a sbarazzarsi di pota-pota et similia.

    Prova indovinare a chi giova incolpare i debiti a Pinco, per poi accollarli a Pallino.
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  5. #15
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    Nella premessa, a pag.10 del quad. n.3 prima colonna, Oneto dice “identificazione con il mondo alpino” divulgando quindi un valore fittizio piuttosto che un valore vero.

    Conosciamo difatti il valore vero, sul Notiziario della Lega Lombarda di maggio 1984 in prima pagina quando distingue i popoli “padano-alpini” dove nessuno dei due identifica quell’altro, perche’ nessun indigeno analfabeta identifica quassicosa di PADANO con quassicosa di ALPINO e viceversa.

    La falsa “identificazione” dimostra soltanto che l’identificatore (Oneto) non ha identificato il denominatore comune padano-alpino, che invece e’ noto da millenni (essi sono aborigeni) il che ovviamente non quaglia colla proposizione padanica, come si vedra’ di seguito nel quaderno.

    Poi dice “la memoria dei confini dei vecchi stati preunitari” ma, gli Stati preunitari sono VECCHI soltanto se tu consideri valida l’annessione all’attuale ordinamento, che invece rimane alieno e va’ chiamato in giudizio, prima (durante) o dopo la guerra: nessuno ha mai creduto, nella Lega Lombarda, che l’annessione fosse sacrosanta …ma lo fa credere invece la lobby padanica, divulgando un valore fittizio.

    Un falso e un classico, piu’ volte ripetuto: nel primo dei 50 comizi Oneto e il garrulo ministro dicono che l’annessione venne “formalmente legittimata con i plebisciti” che loro stessi chiamano “tragica farsa” il che e’ falso: se e’ una legittimazione non puo’ essere una FARSA e se e’ una farsa allora NON HA MAI legittimato nulla di nulla…

    per cui, se i plebisciti non hanno legittimato alcunche’ allora stan lì a documentare una contraffazione …e quindi vanno impugnati (dove fosse il caso, perche’ comunque non sono tutti uguali) ma NON di certo rifatti, salvo…

    che le centosettantasette immunita’ parlamentari a 21 millioni al mese coi sei europisti oltre ai cinque ministri (!) erano tutti stipendiati dal medesimo ordinamento alieno …che ha eseguito le annessioni e i plebisciti.

    A ecco, adesso sì che ci capisco qualcosa.

    Poi dopo aver ridotto mille anni di Lombardia a semplice “sentimento” medioevale cioe’ una povera ciofeca, Oneto termina la sua premessa con “lo spirito di comunanza che lega le parti che si ritengono piu’ avanzate” cioe’ non le parti CHE SONO (a rigore di Prodotto interno lordo) ma …le parti CHE SI RITENGONO (ovvero che pretendono di essere) elite produttiva, ovvero di nuovo un valore fittizio…

    e chi saranno mai costoro: vogliamo PRIMA vedere quanto vale il loro Prodotto interno lordo e anche la loro differenza fiscale? Poi semmai ne riparliamo. Oppure i confini li vogliamo fare (anche) sulle pretese di codeste minoranze?

    Non ho mica capito.
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  6. #16
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    Nel quaderno n.3 a pag.10 seconda colonna, completando la sua premessa, Oneto dice che i confini (della Padania) sono determinati da (1) caratteri etno-linguistici (2) storia (3) geografia (4) caratteri culturali e socio-economici (5) volonta’ popolare, ma (6) esclude la dimensione giuridica della popolazione che pretende i confini …vale a dire, che per lui “chiunque” potrebbe pretenderli. Assurdo, direi.

    Di fatto vengono ignorati gli aborigeni, cioe’ quei che stan sul posto fin dalla origine del posto, che necessariamente conservano il Diritto alla giurisdizione sul proprio Territorio Ancestrale (a rigore del Diritto delle Genti o dei Popoli) quando invece per Oneto lo spazio o confine fisico della Padania e’ quello di una “comunita’ etno-culturale e sociale” che aspira ad istituzioni coerenti, ivi comprese le suddivisioni territoriali.

    Sta dicendo che la sua comunita’ etno-culturale e sociale NON e’ un Popolo tribale o indigeno ne’ tantomeno aborigine, perche’ se “aspira” ad avere istituzioni coerenti e’ evidente che …di istituzioni coerenti non ne ha,

    mentre invece gli aborigeni son proprio riconoscibili dall’avere conservato una o piu’ delle proprie (antiche) istituzioni sociali, da qui non si scappa.

    E allora, Gilberto Oneto vede una (altra) comunita’ etno-culturale e sociale, che lui sovrappone o comunque distacca da quella aborigine, salvo pretendere (ohibo’) che la sua comunita’ ormai avesse annientato completamente quella piu’ antica e originale.

    Ma vedremo poi, che la piu’ antica e’ ancora qui, mentre la sua comunita’ appare troppo recente per aver potuto annientare quella piu’ antica: dobbiamo credere infatti che Oneto si riferisca ad una comunita’ piu’ o meno astratta (o fittizia) moderna, perche’ al momento di fissarne i confini NON la chiama Popolo non la chiama Nazione non la chiama Nazionalita’ ma la chiama koine’ (a pag.10 seconda colonna) una parola che non ha alcun valore giuridico,

    mentre NON chiama Repubblica non chiama Stato e tantomeno chiama Stato libero la giurisdizione che la detta comunita’ costituirebbe da se’ medesima in un futuribile ordinamento, ma la chiama genericamente statualita’ nel quad. n.27 a pag.14 prima colonna, una parola che non ha alcun valore giuridico …appunto un “pour parler” ovvero una astrazione.

    Siccome e’ lui a proporre questi cinque criteri, escludendo la dimensione giuridica, e’ evidente che di “aborigeni” non vuol sentir parlare, la sua popolazione e’ un’altra: la troviamo sui libri, sui giornali, al cinema, alla televisione e nella letteratura …oserei dire, di regime.

    Non e’ terrestre o campestre chedirsivoglia: e’ nata colla camicia.
    Ultima modifica di mailander; 02-06-19 alle 21:56 Motivo: la camicia.
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  7. #17
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    Di conseguenza, se i padani o gli elementi padanichi della popolazione sono distinti o diversi e distanti dagli aborigeni (per via delle istituzioni sociali mancanti) e’ evidente che il confine “fisico” padanico diventa aleatorio, perche’ il confine “vero” della koine’ indicata da Gilberto Oneto essendo essa “etno-culturale e sociale” non e’ terrestre ma convenzionale, ovvero qualcosa di artificiosamente fabbricato,

    mentre la terra appartiene sempre agli aborigeni, indipendentemente da chi la stia occupando (colla forza o colla cultura e coll’inganno ma non col Diritto) a spese di quei che stan sul posto fin dalla origine del posto, confini compresi.

    Difatti a pag.11 seconda colonna (quad. n.3) dice che i confini “naturali” fra i popoli sono originariamente “inventati” cioe’ culturali (astratti) e diventano naturali in seguito alla grande persistenza nel tempo: ma e’ vero il CONTRARIO perche’ le cose naturali son sempre piu’ antiche di quelle artificiali,

    e se Oneto (al rovescio) presume “naturali” quelli creati a posteriori, vuol far credere naturale una tarda moderna koine’ comunque distaccata da quel che e’ sempre stato naturale …distaccata da quei che stan sul posto fin dalla origine del posto, distaccata (parole di Carlo Cattaneo) dai circostanti aborigeni.

    Lo vediamo subito, perche’ a pag.11 terza colonna Oneto dice che prima dei mille anni appena trascorsi “quasi non esistevano” confini sulle Alpi (ci credo) mentre a pag.14 in prima colonna dice che i confini di questa realta’ (padanica) coincidono in buona parte “con i confini attuali della repubblica italiana” verso nord e regionali verso sud,

    creando quindi per la famosa koine’ un confine del tutto artificiale, moderno, astratto, culturale, italiano, convenzionale, etno-linguistico, socio-economico, europeo, nulla a che vedere col hinterland preistorico per forza di cose “naturale” antichissimo delle Alpi nostre.

    Se si esclude il Borneo, tutti i primati (umani compresi) vivono in Societa’ che fin dall’epoca dei dinosauri decidono i propri confini usando gli elementi del terreno, guardandosi intorno, senza inventare niente ma difendendoli.

    Son proprio quelli i confini “naturali” che costituiscono il Territorio Ancestrale delle Societa’ primati, che trapassano poi alle Nazioni e Nazionalita’ umane (anche prima dell’epoca Villafranchiana) appunto “naturali” perche’ antichissimi quanto i primati, noi stessi.

    Sulle Alpi difatti “non ci sono confini” semplicemente perche’ il Territorio Ancestrale degli aborigeni arriva fino al Rodano al Reno al Danubio e alla Drava (ben al di la’ dalle Alpi)

    che e’ quello della organizzazione funzionale preistorica di Chassey-Lagozza-Cortaillod (CLC) e nemmeno i Romani, migliaia di anni dopo, hanno intravisto un diverso confine del hinterland Alpino …così l’hanno conservato, per proprio uso e consumo, fino all’arrivo degli immigranti barbari.

    Se invece la popolazione considerata da Gilberto Oneto ha i confini sulle Alpi, lui dice secondo “l’attuale repubblica etc. e sue regioni” allora …sta patrocinando una moderna popolazione, che e’ diversa da quella del posto e anche diversa da quella preistorica.
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  8. #18
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    Un’altra popolazione: Gilberto Oneto esclude chiaramente gli aborigeni, perche’ in dettaglio ha omesso (A) le isoglosse linguistiche, ha omesso (B) gli aplogruppi genetici, ha omesso (C) le istituzioni sociali, ha omesso (D) il prodotto interno lordo, in una parola ha omesso il confronto cogli italiani coi francesi coi tedeschi cogli jugoslavi, i quali tutti concorrono da secoli (oggi come ieri) quali parassiti ad opprimere in mille modi l’intero hinterland Alpino tra il Rodano il Reno il Danubio la Drava e la Linea Gotica…

    ha quindi omesso (E) di rettificare i confini di tutti questi signori, che e’ la cosa migliore (per noi) e peggiore per tutti loro…

    ma peggio ancora ha pure dichiarato a pag.14 prima colonna quad. n.3 gen-feb 1996 che “i confini di questa realta’ (quella padanica che lui ha descritto nelle quattro pagine precedenti) non possono essere tracciati in maniera specifica giacche’ finiscono in buona parte per COINCIDERE per ovvie ragioni legate alla struttura della comunita’ con i confini attuali della repubblica italiana (verso nord) e delle sue regioni settentrionali (verso sud)” parole sue,

    mentre “costituiscono eccezioni sensibili a questa norma solo alcune aree marginali” per economia transfrontaliera o per fatti etno-linguistici e storici, sempre parole sue.

    Ci mancava che scrivesse “viva l’italia” eppoi siamo a posto.
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  9. #19
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    Citazione Originariamente Scritto da mailander Visualizza Messaggio
    Nel quaderno n.3 a pag.10 seconda colonna, completando la sua premessa, Oneto dice che i confini (della Padania) sono determinati da (1) caratteri etno-linguistici (2) storia (3) geografia (4) caratteri culturali e socio-economici (5) volonta’ popolare, ma (6) esclude la dimensione giuridica della popolazione che pretende i confini …vale a dire, che per lui “chiunque” potrebbe pretenderli. Assurdo, direi.
    Tua opinione.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  10. #20
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    Predefinito re: padunia (confini della)



    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

 

 
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