Lui dice “per ovvie ragioni” ma le vede solo lui queste ragioni, io non vedo alcuna ragione per negare i miei confini storici in cambio dei confini altrui. Suo solo motivo è... che deve negare il confine aborigene,
cioè il Territorio Ancestrale delle antiche Nazioni o Nazionalità del hinterland Alpino, vale a dire il terreno che va dalle bocche del Rodano alle porte del Reno alle rive del Danubio e della Drava fino alla valle del Po: etnicamente uno dei cinque aplogruppi femminili europei più antichi dell’ultimo glaciale massimo (al di la dei 30/60.000 anni orsono) che insieme ai tre aplogruppi maschili e comunque al di sopra del 37° parallelo Nord (Gibilterra) non hanno pari antichità con nessun altro.
Al di sopra della linea degli alberi (da Cognac a Tarascona a Cilli e Debrecen fino a Odessa) c’era soltanto il deserto artico e comunque senza esquimesi di sorta. Stiamo parlando degli umani di Heidelberg e di Cromagnòn, noi stessi. Dichiarare qualsiasi altro confine è assurdo.
Salvo che esista un (altro) progettoe un altro confine, quello bossiano, per cui si dichiara quassicosa ...che però ha già fallito, l’agonia potrebbe durare anni ma se la cosa non ha forza propria è nata morta: stava in piedi finquando c’era Lui caro lei, ma se mancano i suoi latrati appare il vuoto, è fallita perfino la banca.