Ma quella è stata un'iniziativa di Napolitano che ha fatto nascere il governo Letta. Comunque il governo Monti era un governo tecnico non di Larghe Intese, dato che era sostenuto esternamente da PD e PDL ma nessuno di questi aveva un ministero. E' con il governo Letta che ci sono ministri sia del PDL che del PD e dunque si può parlare più propriamente di Larghe Intese.
Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!
Hai fatto tutto tu, nel post di prima ed anche in questo.
In tutto questo Renzi segretario non c'entrava nulla.
Infatti questo avevi detto nel tuo primo post:
"Riprendersi MDP è un segnale che l'epoca delle larghe intese col centrodestra inaugurate da Renzi e Napolitano è agli sgoccioli".
Più che un errore un'insensatezza nel caso che Mdp si presenti separatamente: così oltre ad avere gli eurodeputati di Mdp nel caso che Mdp superi la soglia ci sono pure quelli di Mdp eletti con i voti del Pd! Ha senso come accordo per evitare che corrano da soli.
Bah, c'è secondo me il bisogno di dare la giusta misura alle cose....gli eurodeputati di MDP sono due, di cui uno, Panzeri, ha 15 anni di europarlamento alle spalle e quindi probabilmente non sarà ulteriormente ricandidato. Parliamo, credo, di 1 eurodeputato ricandidato in buona posizione al Sud ( Paolucci) dove siamo in cerca di capilista che trainino ( e se ben ricordo lui ha buon seguito in Campania) e forse di 2-3 candidati sparsi qua e là in posizioni secondarie e probabilmente non eleggibili.
Non darei a Mdp questa grande importanza/influenza sul voto, né in senso positivo né in negativo. Non valgono in questo momento molto più del PSI
«Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]
Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!
Perché continui a dire fesserie?
Il Pd era in mano ai bersaniani sia con il governo Monti (segretario Bersani) che con il governo Letta (segretario Epifani).
Sia nel governo Monti che nel governo Letta c'era Forza Italia al competo ed anche la Meloni con fratelli d'Italia nella maggioranza del governo Monti (allora erano uniti nel Pdl).
Forza Italia era all'opposizione del governo Renzi.
Gli alfaniani erano nella maggioranza con il governo Renzi dopo aver appoggiato anche il governo Monti e Letta.
Ma tu prima dicevi che era colpa di Renzi e Napolitano i quali avevano iniziato le grandi intese con il centrodestra e finalmente adesso i bersaniani avrebbero rimesso tutto in ordine.
Non ricominciamo a fare i cerchiobottisti. Non è questione di 1 o 2 candidati, ma una questione politica.
Il Pd non può stare nella stessa singola lista di chi ha affossato il Pd con fuoco amico da dentro e poi da fuori.
Se accadesse sono sicuro che sarebbero molti di più i voti persi rispetto a quell'1% guadagnato. A partire dal mio voto.
Scusate, ma proprio non capisco perché il PD debba continuare a dilaniarsi su questa cosa, ridotta all'osso e in stile social/buzzurro Renzi vs. D'Alema, volendo per carità di patria vederla in termini più nobili di alta politica, l'area liberaldemocratica che non riesce ad andare d'accordo con l'area socialdemocratica. A parte che come liberaldemocratico vedo molto meglio Calenda di Renzi, ma sarà un problema mio, perché le due aree non possono convivere e coesistere, visto che la sinistra in senso tradizionale in Italia da sempre non va oltre il 30% circa? E per quanto riguarda qualcuno di MdP infilato nelle liste PD al Sud, non sarà certo questo a cambiare gli equilibri in campo né tanto meno a risolvere il problema dello scadentissimo ceto politico, ad andar bene clientelare e notabilare, che da Roma in giù è saltato sul carro del PD dopo il 40% di Renzi alle europee 2014. Certo, se per le europee 2019 Calenda si fosse messo insieme a +Europa e ai civici di Pizzarotti, quindi con buone chance di raggiungere il 4%, forse avrei dato il voto a loro anziché al PD, sicuro che comunque il mio voto andava alla parte europeista, progressista e liberaldemocratica. Per le politiche italiane si vedrà, sempre tenendo conto che quello che conta è essere contro l'accozzaglia sovranista-populista, Salvini e Di Maio, con l'aggiunta della Meloni e in tutta probabilità delle frattaglie di Forza Italia, che rischia di portare l'Italia fuori dall'Europa occidentale. E tenendo conto che purtroppo siamo in un sistema proporzionale, quindi sarà giocoforza allearsi con qualcuno e temo, mi si stringe lo stomaco a dirlo, che saranno i 5stelle.
Una cosa è commentare la politica, magari in tono social, una cosa è essere abituati a farla...basta poco, non serve avere grandi ruoli. Un minimo di "scuola" ed impegno sul campo possono servire a non perdersi dietro a fantasmi.
Al di là di questo, ci può anche stare un'impostazione come quella che esprimi naturalmente, è la stessa di Giachetti e ha la sua percentuale di minoranza nel partito.
Quanto a me, che non ho votato Zingaretti ma che mi sento un pragmatico, non mi strappo i capelli se qualche parlamentare di area si candidasse, magari escludendo i soliti noti e i più radicalmente anti-pd.
Alla "vendetta" verso un progetto mai decollato e destinato ad essere residuale, preferisco una convergenza che punti a dare un segnale di ripresa del csx, fosse anche con 2-3 punti in più rispetto alle politiche, magari con un 0,5 -1% di MDP.
Non votare PD per ripicca contro MDP, in un momento cruciale come questo, vorrebbe semplicemente dire non tenere più di tanto al csx e comportarsi alla stregua opposta dei rifondaroli d'antan...sono scelte.
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