Minniti, che mostra parecchia faccia come il deretano, striglia il governo attuale per le condizioni che il suo governo ha contribuito a creare.
Minniti, che mostra parecchia faccia come il deretano, striglia il governo attuale per le condizioni che il suo governo ha contribuito a creare.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
“La moderazione è una virtù solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.”
HENRY KISSINGER @Scomunista Reloaded più incazzoso di prima!!
i nostri servizi sono andati da hiftar pochi giorni prima che questi attaccasse.
coincidenza?
Hitler or Hell.
Gladstone: " Se il popolo d'Inghilterra avesse dovuto attendere le libertà dal ricorso ai mezzi legali, esso le aspetterebbe ancora"
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”
che bella situazione.
mi chiedo cosa faccia il nostro ministero degli esteri.
del resto la libia è un posto sicuro, lo ha detto qualcuno ma non mi ricordo chi
“La moderazione è una virtù solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.”
HENRY KISSINGER @Scomunista Reloaded più incazzoso di prima!!
IL GENERALE cirenaico Haftar, prima di lanciare l’offensiva verso la capitale, ha conquistato la Mezzaluna petrolifera, nel Fezzan, la regione meridionale del Paese dove sono situati i pozzi petroliferi più grandi – il campo di Sharara, il più grande di tutti, gestito dalla Noc in tandem con la spagnola Repsol, la francese Total, l’austriaca Omv e la norvegese Equinor – e il capo di El Feel (o Elephant), dove Noc è in partneship con l’Eni. Da quando Haftar ne ha rilevato il controllo della sicurezza – ma Bengasi non ritiene di ottenere la giusta proporzione dei proventi dell’export dalla Noc, vorrebbe almeno il 40% degli introiti – la produzione non ha subìto contraccolpi. Del resto anche i terminal petroliferi di Ras Lanuf e Sidra da tempo sono sotto il controllo dell’Lna (Esercito nazionale libico) di Bengasi.
POI C’È GHADAMES, che non è solo l’ antica cittadina berbera dove si dovrebbe svolgere la conferenza nazionale libica dal 14 al 16 aprile prossimi per dare un nuovo e più stabile assetto politico e istituzionale all’intero Paese. Sotto la città dalle mura imbiancate a calce e dalle porte ornate da ghirigori colorati si estende un imponente bacino non solo di petrolio ma soprattutto di gas, su cui anche l’Eni dall’ottobre scorso intende mettere le mani. Esiste però un contenzioso tra la confinante Algeria e la Libia fin dai tempi di Gheddafi su questo mare di idrocarburi ancora da sfruttare. E anche l’algerina Sonatrach può vantare un permesso di sfruttamento. Si sta parlando di un piano di sviluppo di 37 pozzi tra petrolio e gas, un affare enorme collegato all’utilizzo della pipeline di Wafa e all’impianto di Mellitah.
I libici sanno che finché non è chiara la partita petrolifera, pace, nel Paese, non ce ne sarà
Cirenaico "di Cirene" specifichiamo
Una domanda che Fazio l iavrebbe dovuto fare oltre a
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