https://www.ilfoglio.it/politica/201...bufale-248080/
2 giugno 2018
Matteo Salvini: “Siamo il paese che spende di più per migrante in Europa” (SkyTg24).
Secondo il documento dell’European migration network individuato da Agi-Pagella Politica, spendono di più dell’Italia per l’accoglienza di ogni migrante il Belgio (51,14 euro, incluso il costo del personale), la Finlandia (49 euro per gli adulti nei centri di accoglienza, di più per i minori), l’Olanda (23mila euro all’anno, cioè 63 euro al giorno), la Svezia (40 euro circa per i migranti nei centri di accoglienza) e la Slovacchia (circa 40 euro al giorno). Non siamo dunque il paese che spende di più in Europa.
2 giugno 2018
Alessandro Di Battista: “Dov’erano quando l’ex presidente Boldrini, tra un ‘bella ciao’ e un altro, applicava la ghigliottina in Parlamento azzittendo l’opposizione e favorendo un regalo miliardario di denaro pubblico alle banche private?” (Facebook).
Di Battista si riferisce al decreto Imu-Bankitalia (n. 133 del 30 novembre 2013), convertito in legge a gennaio 2014. Non si trattò però di un versamento di risorse pubbliche, ma della rivalutazione contabile delle quote del capitale nominale della Banca d’Italia detenute da alcune banche private (da 156 mila euro a 7,5 miliardi), tramite la trasformazione di parte delle riserve in capitale. Ciò non significa che gli enti (banche, assicurazioni e casse previdenziali private) che detengono il capitale di Banca d’Italia abbiano ricevuto un trasferimento di liquidità o attività dallo stato. L’operazione, infatti, è stata puramente contabile. Banche e assicurazioni hanno goduto di due benefici: un’accresciuta stabilità di bilancio e maggiori dividendi per i detentori, pagati da Banca d’Italia. A sua volta, però, lo stato ha tassato le plusvalenze per un importo pari a circa 1,5 miliardi nel 2013 e quasi 2 miliardi nel 2018, incassando risorse una tantum utilizzate per l’abolizione della seconda rata dell’Imu quell’anno e per la copertura del bonus degli 80 euro (fonte Il Foglio).
Ripetizioni: il 9 ottobre 2018.
4 giugno 2018
Manlio Di Stefano: “Una squadra di governo senza indagati e condannati, non succedeva dal 1994” (Twitter).
Negli ultimi quattro esecutivi – Monti, Letta, Renzi, Gentiloni – nessun ministro era indagato o condannato all’inizio del mandato (fonte La Repubblica). Tuttavia alcuni sottosegretari scelti dai vari governi precedenti erano effettivamente indagati. Eppure il confronto non può prenderli in considerazione: al 4 giugno 2018 i sottosegretari e viceministri del governo Conte non erano ancora stati nominati.