Ripeto della giustizia non ho fiducia.
Di quella politica meno di zero.........
Al di là dell'aspetto tranquillizzante e perfettino, in rapporto al comune senso del pudore, che la galassia lgbt ama offrire al pubblico non ancora educato alla bisogna, come il perfetto manuale del buon maoista insegna, tale mondo gaio poggia in verità su un piedistallo costituito da un sottobosco pieno di ambiguità, a volte sostenuto e giustificato dai deliri pseudo-filosofici di pseudo-intellettuali, e più spesso costituito da torbide notti trascorse tra l'esercizio puro di una sessualità promiscua con contorno di piume di struzzo infilate nel c**o, nei locali di cui sopra che coinvolge la gran massa pederasta. Che poi i circoli gay di Mario Mieli siano un inno alla pedofilia è un fatto acclarato. Dal libro elementi di critica omosessuale di Mario Mieli, Einaudi, 1977: "Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica"
A parte "la griglia edipica", da questo profondo pensiero dai tratti volutamente provocatori e non privi di un certo talento artistico, lei cosa evince? Che sono tutte stronzate?