Al centro dell’inchiesta un faccendiere nel settore dell’energia in rapporti con un condannato per mafia a Trapani, Vito Nicastri, il re dell'eolico vicino al clan Messina Denaro, che oggi è stato arrestato nuovamente. Dieci gli indagati.

Armando Siri, sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e senatore della Lega, è indagato dalla procura di Roma per corruzione. Avrebbe intrattenuto frequenti rapporti, tutti da chiarire, con un faccendiere impegnato nel settore dell’energia - Paolo Arata, docente universitario, genovese come Siri, ex deputato nazionale di Forza Italia - su cui indagano da tempo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo e gli investigatori della Dia per i suoi contatti con l'imprenditore Vito Nicastri, il "re" dell'eolico ai domiciliari perché ritenuto vicino all'entourage del superlatitante Matteo Messina Denaro.

Proprio i pubblici ministeri siciliani hanno trasmesso ai colleghi della Capitale il filone dell’inchiesta riguardante le frequentazioni romane di Arata, che era sempre alla ricerca di sostegni politici – e anche legislativi – per la galassia delle sue attività, soprattutto nel settore delle energie alternative. A documentarlo, ci sono intercettazioni e pedinamenti, che aprono uno scenario inquietante di infiltrazioni nei palazzi delle istituzioni. Siri è il consigliere economico del ministro dell'Interno Matteo Salvini e l'ideologo della Flat Tax, quattro anni fa patteggiò una condanna per bancarotta. Negli anni scorsi, anche Arata era stato convocato da Salvini, con altri sei professori, per la stesura del programma di governo della Lega.

Questa mattina, i procuratori aggiunti di Palermo e Roma, Paolo Guido e Paolo Ielo, hanno disposto una serie di perquisizioni. In Sicilia, anche all'assessorato regionale Energia, per acquisire atti e documenti riguardanti appalti, e soprattutto autorizzazioni in materia di impianti energetici, che rappresentano un giro d’affari da 10 miliardi di euro. A condurre l'inchiesta, il pm romano Mario Palazzi e il collega palermitano Gianluca De Leo.

Nel filone siciliano dell'inchiesta, gli indagati sono nove. In provincia di Trapani, Arata era in affari con Nicastri, che oggi è stato arrestato dalla Dia, per violazione degli arresti domiciliari. Non poteva incontrare nessuno, aveva peraltro subito una maxiconfisca da un miliardo di euro, ma avrebbe continuato a curare i suoi affari, frequentando il faccendiere e alcuni prestanome. Così è emersa l'intera vicenda. Un’indagine che prosegue da sei mesi nel massimo riserbo, per la presenza di Siri, che è sottosegretario dal 13 giugno dell’anno scorso.

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