Ajivika - Gli Antichi

L’antica scuola degli Ajivika ci è nota unicamente attraverso i testi Jainisti, Buddisti e Induisti. Originaria dell’antico regno di Magadha, è probabilmente emersa dai gruppi shramana dell’epoca. Annoverata tra le sei dottrine eretiche, negli oltre due millenni della sua esistenza si diffuse dal Bengala al Kutch e raggiunse anche il Sud, Karnataka e Tamil Nadu, dove sopravvisse fino al XIV secolo per poi scomparire dalla storia indiana. La loro fu una vasta scuola, composta da numerosi sottogruppi.

Principali antagonisti dei Jainisti e dei Buddisti nel periodo della loro cristallizzazione dottrinale e storica, sono da questi ritratti con tinte fosche e poco lusinghiere. I loro avversari non possono comunque fare a meno di ammettere che erano grandi asceti, estremi nelle loro pratiche.

Gli asceti Ajivika vivevano sia in gruppi che isolatamente, erano nudi e rinunciavano a qualsiasi possesso materiale. Erano sia uomini che donne ed erano supportati da seguaci laici tra cui banchieri e mercanti. Rigettavano il sistema Brahmanico e seguivano una dottrina fatalista.

I testi riportano che, contemporaneamente a Mahavira Vardhamana e a Gautama Buddha, vivesse il più importante rappresentante Ajivika dell’epoca, conosciuto come Makkali Gosala. Egli raggruppò numerosi gruppi Ajivika locali e regolò le basi della filosofia e della scuola. Delle sue origini e della sua vita sappiamo solo ciò che le fonti dei suoi critici riportano, cercando volutamente di ridimensionarne e screditarne la figura, che deve essere stata notevole dato che li impensieriva.

I testi Jaina e Buddisti riportano che Makkali (o Mankali) si riferiva alla sua casta di appartenenza, quella dei mendicanti con immagini di divinità, attività esplicata dal padre, e Gosala, perché nato in una stalla. Più plausibilmente, Gosala potrebbe essere il suo vero nome mentre Makkali (sanscrito Maskarin) potrebbe essere un titolo, che Panini spiega come Asceta Itinerante con Bastone, e genericamente adottato anche per delineare alcuni gruppi shramana.

Mahavira e Gosala sono stati per sei anni compagni di ascesi prima di separarsi per divergenze e anche il Buddha avrebbe frequentato gli Ajivika, e per un periodo ne avrebbe seguito anche le pratiche. Dicono i Jainisti che Makkali Gosala morì in coseguenza di uno scontro magico con Mahavira, che ne uscì naturalmente vincitore.

Dopo il terzo secolo della nostra era gli Ajivika gradatamente scomparvero dal Nord e sopravvissero per un altro millennio in alcune aree del Deccan.
Prima di dissolversi gli Ajivika hanno saputo influenzare i loro detrattori i quali ne anno assorbito alcuni aspetti filosofici e diverse pratiche. Molti Ajivika confluirono nei Jainisti Digambara ma altri vennero probabilmente assorbiti da gruppi Vaishnava o Shivaiti. Pratiche ascrivibili agli Ajivika sono eseguite da alcune scuole anche oggi.

Per saperne di più:
History And Doctrines Of The Ajivikas