Infatti il perché derivava dalla necessità di contrastare la deriva del materialismo storico e dialettico marxista.
E nonostante il Fascismo sia stato sconfitto l'idealismo Hegeliano di Gentile, in base al quale il mondo è una realtà spirituale fatta di idee e non di materia, ha vinto comunque.
"Se è vero che la materia è rimasta per un secolo sugli altari, oggi è lo spirito che ne prende il posto..." Il Duce
"When the Student is Ready, the Master will Appear." Zen Proverbs
"La realtà è un'illusione molto persistente." A. Einstein
"Io considero la coscienza come fondamentale, e la materia un derivato della coscienza. Non possiamo andare oltre la coscienza. Tutto ciò di cui discorriamo, tutto ciò che noi consideriamo come esistente, richiede una coscienza." Max Planck, Premio Nobel per la fisica 1918 - Padre della Fisica dei Quanti
"La coscienza è il teatro, e precisamente l'unico teatro nel quale si rappresenta tutto quanto avviene nell'Universo, il recipiente che contiene tutto, assolutamente tutto, e al di fuori del quale non esiste nulla." Erwin Schrödinger, Premio Nobel per la Fisica 1933 - Padre della Fisica dei Quanti
"Se la meccanica quantistica non ti ha profondamente shockato allora non l'hai ancora compresa... Tutto ciò che chiamiamo reale è fatto di cose che non possiamo considerare reali." Niels Bohr, Premio Nobel per la Fisica 1922
"E così a seguito delle mie ricerche sull'atomo vi dico: la materia in sé non esiste. Tutta la materia ha origine ed esiste solo in virtù di una forza che porta la particella di un atomo a vibrare e a mantenere il sistema solare insieme. Dobbiamo supporre che dietro questa forza ci sia una mente cosciente ed intelligente, matrice di tutta la materia". Max Planck, L'essenza della materia 1944 - Premio Nobel per la fisica 1918 - Padre della Fisica dei Quanti
Il “caso Lega” a Latina: uno scandalo fabbricato dai pentiti del campo nomadi…
Come ti torturo la politica. Basta poco, tirar fuori ciclicamente la stessa notizia e crocifiggere sui giornali amici le persone. Così nasce lo “scandalo” rom di Latina e il presunto appoggio alla Lega. In realtà – visto che si parla di elezioni 2016 – parliamo di una bufala su soggetti politici diversi e all’epoca persino contrapposti. Basta vedere un po’ di dati dopo essersi cibati delle parole dei soliti pentiti, questa volta zingari.
E’ una storia su cui si farebbe bene a prestare attenzione. Anche chi non sostiene Salvini deve riflettere sugli effetti speciali provocati dal solito circuito mediatico. Associare il partito del ministro dell’interno alla mafia, per di più rom, è operazione devastante se non è vera. E vuol dire, in questo caso, combattere una partita sporca.
Il cinismo di Zingaretti lo smemorato
Due pentiti, due nomadi delle bande di Latina, decidono di vuotare il sacco. Anche sui cosiddetti rapporti con la politica. E a giudicare da quello che si legge – attenzione, ciclicamente – lo fanno un po’ a casaccio. I due angioletti, Agostino Riccardo e Renato Pugliese (nella foto sopra), tirano fuori nomi, cognomi, liste, manifesti, soldi. Una gran confusione. Che serve ad esempio al Pd per ritirare fuori la testa. Già, perché spunta Zingaretti a dire che sarebbe gravissimo se la mafia rom avesse procacciato voti alla Lega. Senza preoccuparsi di verificare se è vero (lui, smemorato, che i soldi per le elezioni li ha presi da Salvatore Buzzi).
Il segretario del Pd si dimentica che qualche settimana fa gli hanno portato in carcere il signore dei voti di Trapani Ruggirello. Si sarà scordato delle cosche siciliane che rovesciavano consensi ai suoi. A Ostia il Pd locale – parlò un pentito – pagava il pizzo ai clan locali per la sede del partito. Che in tutta Italia vanta una marea di arrestati e indagati. Ora tenta di rovesciare lo schema, chiedendo con Morassut che Salvini vada all’antimafia a “spiegare”.
Non indagati. E sbattuti in prima pagina
Qui invece, di politici indagati della Lega non ci sono. Non lo sono i deputati Zicchieri e Durigon (sottosegretario), il capogruppo alla regione Tripodi, e neppure l’ex consigliera regionale Gina Cetrone, che non è neanche leghista. Ogni tot mesi vengono fuori i loro nomi, ma nulla pare risultare. Ci fu un solo candidato, tale Bergamo, che era di una lista civica – uno su centinaia di candidati – invischiato in traffici elettorali con i rom e bisognerà sapere se è fondata l’accusa. Di tutti gli altri leggiamo solo chiacchiere di “pentiti”, che trovano spazio sui giornali. I rom avrebbero sostenuto a Latina il salviniano Adinolfi e Tripodi, che però correvano per coalizioni alternative. Idem a Terracina, con le candidature in alleanze contrapposte di Zicchieri e Cetrone.
Fumo. Troppo poco per il teorema, anche se lo si condisce con manifesti elettorali. Se qualcuno li ha fatti affiggere dai rom, sarà un problema più etico che penale, ma bisogna comunque dimostrarlo. Vale anche per gli sciacalli. La prima pagina del Fatto di ieri è servita a far parlare il presidente dell’Antimafia, Morra, e il solito senatore grillino Dessì, quello della casa popolare a prezzo d’amico. E’ sciacallaggio. Perché ballano su persone non indagate. E anche se lo fossero sulla base delle dichiarazioni di rom pentiti, si farebbe bene ad essere cauti. Prima o poi lo sputo per aria torna giù. Il caso De Vito dovrebbe insegnare qualcosa.
Ultima modifica di C@scista; 30-04-19 alle 11:00
"I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
Alle vittime basta il silenzio perchè ad esse apprtiene la verità!"