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    Dio e Po***o
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    Thumbs up oggi 27 marzo la Chiesa Cattolica festeggia il "S. Tommaso" d'Oriente

    Riportata alla data della più antica tradizione orientale, il nuovo Calendario della Chiesa festeggia oggi la memoria facoltativa di San Giovanni Damasceno, finora ricordato il 27 marzo. Si chiamò Damasceno perché Giovanni Mansur era nato a Damasco in Siria, e in quella città era avvenuto il suo primo incontro con la Grazia, battezzato in giovane età, perché di famiglia cristiana di razza araba.
    Nella seconda metà del VII secolo, Siria e Palestina erano sotto la dominazione araba: la famiglia di Giovanni ricopriva alte cariche nel governo della città, retta da un Califfo, cioè da un prefetto arabo, dì cui Giovanni, giovane colto e brillante, divenne consigliere e amico. Avvenne così che il futuro Santo cristiano fosse nominato, dall'amico Califfo, Gran Visir di Damasco, con un titolo che fa pensare alle Mille e una Notte!
    In quegli anni, da Costantinopoli, l'Imperatore d'Oriente Leone III decretò l'iconoclastia, cioè la dissennata e sacrilega distruzione delle immagini sacre. Da Roma, si levò a combatterla il Papa Gregorio II, da Gerusalemme, il Patriarca Germano; da Damasco, finalmente, il Gran Visir Giovanni, funzionario del governo arabo ma al tempo stesso cristiano retto e intransigente.
    L'azione di Giovanni Damasceno fu così efficace, nell'opporsi all'iconoclastia, che l'Imperatore Leone III cercò di eliminare l'avversario con l'inganno, non riuscendo a batterlo sul piano dottrinale. Imitando la scrittura del Santo, egli vergò una lettera dalla quale appariva come il Gran Visir fosse pronto a consegnare a tradimento la città di Damasco all'Imperatore. Ouesta lettera fu fatta pervenire al Califfo. Furioso per il tradimento dell'amico, il Califfo applicò nei suoi confronti la cosiddetta " legge del taglione ". Ordinò cioè che la mano destra del Santo fosse amputata. Ma l'arto innocente venne miracolosamente sanato, nella notte, per intervento della Madonna. A lei, infatti, Giovanni Damasceno aveva promesso di dedicare, se risanato, l'opera della sua mano di scrittore cristiano.
    Per quanto rappacificato con il Califfo, convinto dell'innocenza dell'amico, Giovanni non restò a lungo a Damasco. Donò tutti i suoi averi, abbandonò la carica, e si ritirò a vita monastica, presso Gerusalemme, nella " Laura " di San Saba, cioè in un piccolo villaggio di monaci.
    Qui tenne fede alla sua promessa alla Vergine, alla quale dedicò inni, omelie e trattati teologici. Nelle sue opere, si confermò esegeta coltissimo, critico sicuro, apologeta efficace, teologo illuminato, tanto da meritarsi il titolo di " San Tommaso dell'Oriente ".
    Come campione della difesa delle immagini sacre, possiamo rileggere un brano di lui, tratto dalla sua opera intitolata appunto alle Immagini: " Va' via, Satana, con la tua invidia - vi si legge - tu che non puoi tollerare di farci contemplare l'immagine di Nostro Signore e di santificarci alla sua vista; tu che non vuoi farci considerare le sue salutari sofferenze, ammirare la sua condiscendenza, godere lo spettacolo dei suoi miracoli per trarne occasione di meglio conoscere e lodare la potenza della sua divinità.
    " Invidioso dei Santi e degli onori che hanno ottenuto da Dio, tu non puoi sopportare che abbiamo sotto gli occhi la loro gloria, per paura che quella vista ci muova ad imitarne il coraggio e la fede; non puoi sopportare l'aiuto che ci ripromettiamo ai corpi e alle anime per la fiducia che in esse riponiamo ".
    Leone XIII nel 1890 lo ha dichiarato dottore della Chiesa.

    San Giovanni Damasceno
    non abbiate Paura !
    http://www.effedieffe.com/

  2. #2
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    Lightbulb Re: oggi 27 marzo la Chiesa Cattolica festeggia il "S. Tommaso" d'Oriente

    27 MARZO 2018: MARTEDÌ SANTO; SAN GIOVANNI DAMASCENO, CONFESSORE E DOTTORE DELLA CHIESA…



    "San Giovanni Damasceno, confessore e dottore, 27 marzo."
    Guéranger, L'anno liturgico - 27 marzo. San Giovanni Damasceno, Confessore e Dottore della Chiesa
    http://www.unavoce-ve.it/pg-27mar.htm


    "MARTEDÌ SANTO."
    Dom Guéranger, L'anno liturgico - Martedì Santo
    http://www.unavoce-ve.it/pg-martedisanto.htm

    "TEMPO DI PASSIONE
    Capitolo I - Storia del Tempo di Passione e della Settimana Santa
    http://www.unavoce-ve.it/pg-passione-st.htm
    Capitolo II - Mistica del Tempo di Passione e della Settimana Santa
    http://www.unavoce-ve.it/pg-passione-mist.htm
    Capitolo III - Pratica del Tempo di Passione e della Settimana Santa
    http://www.unavoce-ve.it/pg-passione-pr.htm "

    Guéranger, L'anno liturgico - Cenno storico sul Tempo Pasquale
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-st.htm
    Guéranger, L'anno liturgico - Mistica del Tempo Pasquale
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-mist.htm
    Guéranger, L'anno liturgico - Pratica del Tempo Pasquale
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-pr.htm




    San Giovanni Damasceno
    http://www.santiebeati.it/dettaglio/30250



    27 marzo (4 dicembre) - S. Giovanni Damasceno
    https://forum.termometropolitico.it/...d-oriente.html





    San Giovanni Damasceno - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-giovanni-damasceno/
    «27 marzo 2018, San Giovanni Damascèno, Prete, Confessore e Dottore della Chiesa.
    “San Giovanni Damascèno, Prete, Confessore e Dottore della Chiesa, il cui giorno natalizio si commemora il sei maggio”.

    Preghiera alla Madonna di san Giovanni Damasceno:
    Ti saluto, o Maria, Speranza dei Cristiani! Accogli la supplica di un peccatore che Ti ama teneramente, Ti onora particolarmente e ripone in Te tutta la speranza della sua salvezza. Per merito tuo ho la vita. Tu mi riconduci nella grazia di tuo Figlio e sei il pegno certo della mia salvezza. Ti supplico dunque, di liberarmi dal peso dei miei peccati, distruggi le tenebre della mia mente, scaccia i legami terreni dal mio cuore, reprimi le tentazioni dei miei nemici e guida la mia vita, così che possa giungere per tuo mezzo e sotto la tua guida, all’eterna felicità del Paradiso. Così sia.».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...32-225x300.jpg





    «La Settimana Santa - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/catechismo...ttimana-santa/
    Funzioni del Triduo Sacro e Messe di Pasqua
    Orari per la Settimana Santa a Verrua Savoia (TO) e a Rimini - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/orari-la-s...oia-to-rimini/
    S. Messe dalla domenica delle Palme alla domenica in Albis - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/messe-dall...omenica-albis/
    La Settimana Santa - Centro Studi Giuseppe Federici


    “IMBC - Torino 2018. Processione delle Palme.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...c3&oe=5B75C3D6





    La Settimana Santa - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/settimana-santa/
    «La Settimana Santa - Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza 27 marzo 2018

    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    La Settimana Santa»
    http://www.centrostudifederici.org/w...ta-300x218.jpg








    Celebrazioni durante la SETTIMANA SANTA a Paese (TV) alla "Domus Marcel Lefebvre" di Don Floriano Abrahamowicz: SANTA MESSA giovedì 29 MARZO 2018 e venerdì 30 MARZO 2018 alle ore 20.30 (ore 15.00 VIA CRUCIS), sabato 31 MARZO 2018 alle ore 22.30 e DOMENICA DI PASQUA alle ore 10.30 come ogni Domenica…


    domusmarcellefebvre110815
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php







    http://liguesaintamedee.ch/
    Ligue Saint Amédée
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    “Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].”

    “27 Mars : Saint Jean Damascène, Docteur de l'Église (776-880)”
    27 mars : Saint Jean Damascène, Docteur de l'Église (776-880) :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._damascene.jpg






    “Méditation pour le Mardi Saint : Jour de souffrance
    Extrait de "Esprit du R.P. AVRILLON pour passer saintement l'Avent et le Carême" :
    Méditation pour le Mardi Saint : Jour de souffrance







    "Nous vous souhaitons une bonne et profitable semaine sainte, dans le recueillement, la prière, le jeûne et l'étude de la Passion de Notre Seigneur Jésus-Christ !"










    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf











    https://www.radiospada.org/
    Edizioni Radio Spada - Home
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/

    “27 MARZO 2018: SAN GIOVANNI DAMASCENO, CONFESSORE E DOTTORE DELLA CHIESA.”





    “27 marzo 2018: MARTEDÌ SANTO.”





    [FILM COMPLETO] La Passione di Cristo
    https://www.radiospada.org/2018/03/f...one-di-cristo/

    «Un film da rivedere in Quaresima e, in particolare, nel corso della Settimana Santa: lo offriamo ai nostri lettori senza sottotitoli dall’aramaico e dal latino per evitare distrazioni di lettura in un contesto che è chiaro a chiunque abbia elementi minimi di conoscenza del Vangelo.
    Il valore cinematografico di questa opera non va separato da quello spirituale: la Passione di Nostro Signore, insieme con la devozione al Sacro Cuore e quella (dimenticata) alle Sante Piaghe siano il centro di questa Settimana che ci prepara alla Santa Pasqua.
    Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti – Isaia 53, 5.
    Con le mie Piaghe e il mio Cuore divino, voi potete ottenere tutto – N. S. G. C. a Sr. Maria Marta Chambon.».

    https://www.radiospada.org/2012/06/d...tive-promesse/
    http://www.radiospada.org/wp-content...ntepiaghe1.png
    http://www.radiospada.org/wp-content...ntepiaghe2.png
    http://www.radiospada.org/wp-content...ntepiaghe3.png
    http://www.radiospada.org/wp-content...ntepiaghe4.png





















    Dom Guéranger, L'anno liturgico - Martedì Santo
    http://www.unavoce-ve.it/pg-martedisanto.htm
    «MARTEDÌ SANTO
    Il fico maledetto.

    Anche oggi vediamo Gesù dirigersi, di mattino, a Gerusalemme, volendo recarsi al Tempio a confermare i suoi ultimi insegnamenti. Ma è chiaro che la fine della sua missione sta per sopraggiungere; difatti, egli stesso oggi dice ai suoi discepoli: "Voi sapete che fra due giorni è Pasqua, e il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso" (Mt 26,2).
    Sulla strada da Betania a Gerusalemme, i discepoli che vanno in compagnia del loro Maestro rimangono colpiti da stupore nel vedere il fico che Gesù aveva maledetto il giorno innanzi seccato e inaridito dalle radici. Allora Pietro, rivolgendosi a Gesù: "Maestro, gli disse, guarda il fico che hai maledetto come s'è seccato!". Gesù approfitta dell'occasione per ammonire tutti noi, che la natura fisica è subordinata all'elemento spirituale, quando questo si mantiene unito a Dio mediante la fede; e dice: "Abbiate fede in Dio. In verità vi dico, che se uno dirà a questo monte: levati e gettati in mare, e non esiterà nel suo cuore, ma crederà che avvenga quanto ha detto, gli avverrà. Perciò vi dico: qualunque cosa chiederete con la preghiera, abbiate fede d'ottenerla e l'otterrete" (Mc 11,20-24).
    Gesù al Tempio.
    Seguitando il cammino, presto entrano nella città; e, non appena Gesù arriva al Tempio, i prìncipi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani s'avvicinano a gli dicono: "Con quale autorità fai questo? E chi ti ha dato il potere di fare tali cose?" (ivi, 28). Nel santo Vangelo troviamo la risposta di Gesù, come anche i diversi insegnamenti che ci dà in tale occasione. Noi non faremo che indicare in genere in che modo il Redentore passò le ultime ore della sua vita mortale; la meditazione del Vangelo supplirà al resto che sorvoliamo.
    Come soleva fare nei giorni precedenti, Gesù, verso sera esce dalla città, oltrepassa il monte degli Olivi e si ritira in Betania, vicino a sua madre ed agli amici fedeli.
    Alla Messa, oggi la Chiesa legge il Passio secondo san Marco, poiché, in ordine di tempo, questo Vangelo fu scritto dopo quello di san Matteo, onde la ragione d'occupare questo Passio il secondo posto. Il suo Vangelo è più breve di quello di san Matteo, del quale molte volte sembra il riassunto; ma s'incontrano in esso dei dettagli che sono propri di questo Evangelista, e dimostrano le caratteristiche d'un testimone oculare. Difatti, sappiamo che san Marco era discepolo di san Pietro, e scrisse il suo Vangelo sotto l'ispirazione del Principe degli Apostoli.
    La Stazione è oggi, a Roma, nella chiesa di S. Prisca.
    LETTURA (Ger 11,18-20). - In quei giorni: Geremia disse: Tu, o Signore, me lo facesti conoscere, ed io lo compresi, allora mi facesti vedere le loro intenzioni. Come agnello mansueto portato al macello non avevo compreso che avevano cattivi disegni contro di me, dicendo: Diamogli del legno invece di pane, facciamolo sparire dalla terra dei viventi, ché non si rammenti più il suo nome! Ma tu, o Signore degli eserciti, che giudichi con giustizia, e scruti gli affetti e i cuori, fammi vedere la tua vendetta contro di essi; perché è a te che ho affidata la mia causa, Signore Dio mio.
    L'immolazione del Messia.
    Ancora una volta Geremia ci fa intendere la sua voce, riferendoci oggi proprio le parole dei suoi nemici che cospiravano di farlo morire. Tutto qui è misterioso e ci dà la sensazione che il Profeta è la figura di uno più grande di lui. "Diamogli del legno invece di pane", cioè: mettiamogli nel piatto un legno velenoso, per causargli la morte. Trattandosi del Profeta, è questo il senso letterale; ma quanto più veristicamente s'avverano tali parole nel nostro Redentore! La sua carne divina, egli ci dice, è il Pane vero disceso dal cielo; e questo Pane, questo corpo dell'Uomo Dio è pesto, lacero, sanguinante: i Giudei lo inchiodano sul legno, così che tutto vi aderisce, e nello stesso tempo il legno è tutto irrigato del suo sangue. Sul legno della croce è immolato l'Agnello di Dio; ed è per la sua immolazione che noi veniamo in possesso d'un sacrificio degno di Dio; di quel Sacrificio, per cui partecipiamo del pane celeste che è nello stesso tempo la carne dell'Agnello e la nostra vera Pasqua.
    PREGHIAMO
    La tua misericordia, o Dio, ci purifichi da ogni residuo dell'uomo vecchio, e ci renda capaci d'un santo rinnovamento.

    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 688-690.».


    Guéranger, L'anno liturgico - 27 marzo. San Giovanni Damasceno, Confessore e Dottore della Chiesa
    http://www.unavoce-ve.it/pg-27mar.htm
    «27 MARZO SAN GIOVANNI DAMASCENO, CONFESSORE E DOTTORE DELLA CHIESA.

    Nella prima Domenica di Quaresima i Greci celebrano la festa dell'Ortodossia. La "nuova Roma", mostrando chiaramente di non aver nulla a che fare con l'indefettibilità dell'antica, aveva percorso tutto il cammino delle eresie concernenti il dogma del Dio fatto uomo; tanto che dopo aver rigettato prima la consustanzialità del Verbo, quindi l'unità di persona nell'Uomo-Dio ed infine l'integrità della sua duplice natura, sembrava che non fosse sfuggita nessun'altra negazione alla sagacità dei suoi imperatori e patriarchi. Tuttavia mancava il coronamento di tutti gli errori passati nel tesoro dottrinale di Bisanzio: restava ancora da proscrivere quaggiù le immagini di quel Cristo che sul suo celeste trono, non era più soggetto a mutilazione.
    L'eresia iconoclasta.
    L'eresia degli iconoclasti, cioè dei frantumatori delle immagini, segnava sul terreno della fede nel Figlio di Dio l'ultima involuzione degli errori orientali. Era dunque giusto che la festa destinata a ricordare la restaurazione delle sacre immagini si gloriasse del nome di festa dell'Ortodossia; celebrando infatti l'ultima sconfitta del dogmatismo bizantino, essa ricorda tutte le altre che ricevette nei Concili, dal primo di Nicea fino al secondo che porta lo stesso nome, il settimo ecumenico. Un'altra particolarità della detta celebrazione era che l'imperatore, stando ritto sul trono, davanti alla Croce ed alle Immagini sante, ripeteva in S. Sofia tutti gli anatemi formulati nei diversi tempi contro gli avversari della verità rivelata.
    La persecuzione.
    Del resto Satana, il nemico del Verbo, aveva mostrato all'evidenza che, dopo tutte le precedenti sconfitte, non gli rimaneva altro baluardo che la dottrina iconoclasta. Non c'è eresia che abbia moltipllcato per questo in Oriente tanti martiri e rovine. Per difenderla sembrarono rivivere Nerone e Diocleziano nei Cesari battezzati: Leone Isaurico, Costantino Copronimo, Leone l'Armeno, Michele e suo figlio Teofilo. Riapparvero così gli editti di persecuzione, una volta banditi a proteggere gl'idoli, per sfociare di nuovo nell'idolatria, di cui la Chiesa, essi dicevano, s'era imbrattata.
    Invano san Germano di Costantinopoli proclamò alto che i cristiani non adoravano le immagini, ma solo le veneravano con un culto relativo alla persona dei Santi ch'esse effigiavano. L'esilio del patriarca fu la risposta del cesare pontefice. La soldataglia che aveva l'incarico d'eseguire le volontà del principe si scagliò a saccheggiare le chiese e le case dei privati; d'ogni parte le statue venerate caddero sotto il martello dei demolitori; si coprirono di calce gli affreschi delle pareti; si lacerarono e ridussero in pezzi i paramenti sacri, i vasi dell'altare, per distruggere gli smalti istoriati e l'ornato delle immagini.
    Il martirio.
    Mentre nelle pubbliche piazze il rogo inceneriva quei capolavori, alla presenza delle popolazioni che ne avevano nutrita la pietà, anche l'audace artista che aveva tentato di continuare a riprodurre le sembianze di Nostro Signore, di Maria e dei Santi, era gettato nel fuoco e soffriva ogni genere di torture, insieme ai fedeli rei solamente di non aver potuto trattenere i loro sentimenti alla vista di quello scempio. Così in breve tempo, ahimè! nell'ovile desolato spadroneggiò il terrore, ed alcuni capi del gregge, curvando la testa sotto quell'uragano, si prestarono a lamentevoli compromessi.
    Fu allora che la nobile discendenza di san Basilio, monaci e vergini consacrate, insorsero compatti a tener testa ai tiranni: a prezzo dell'esilio, delle orride prigioni, e della morte causata dalla fame e dalle torture, dai flutti e dalla spada, essi poterono salvare le tradizioni dell'arte antica e la fede degli avi. La quale, in quell'ora della storia, si può dire personificata nel santo monaco e pittore che porta il nome di Lazzaro, che, tentato da lusinghe e minacce, quindi torturato e messo ai ferri, e finalmente, quale eroico recidivo, con le mani bruciate da lame incandescenti, non di meno continuò a esercitare la sua arte per amore dei Santi, per i suoi fratelli e per Dio, sopravvivendo agli stessi persecutori.
    Fu allora anche che si affermò definitivamente l'indipendenza temporale dei Romani Pontefici. Allorché Leone Isaurico minacciava di venire fino a Roma a fare in pezzi la statua di san Pietro, tutta l'Italia accorse a bloccare ai nuovi barbari le sue sponde e a difendere i tesori delle sue Basiliche e a sottrarre il Vicario dell'Uomo-Dio al residuo di patronaggio che Bisanzio ancora si attribuiva.
    Fu un'epoca gloriosa che, durata per ben centovent'anni, abbraccia la successione dei grandi Papi che va da san Gregorio II a san Pasquale I, e i due punti estremi sono illustrati in Oriente da due nomi: Teodoro Studita, che nella sua incrollabile fermezza prepara il trionfo finale; Giovanni Damasceno che, all'inizio, ne segnalò la burrasca.
    Sino ai tempi nostri si lamentava che un'epoca i cui ricordi riempivano i fasti della Liturgia greca, non fosse commemorata da nessuna festa nel calendario delle Chiese latine. La lacuna fu colmata sotto il pontificato di Leone XIII; così dal 1890, Giovanni Damasceno, il protetto di Maria, il monaco la cui eminente dottrina gli valse il nome di fiume d'oro, ricorda in Occidente l'eroica lotta in cui l'Oriente ebbe altissimi meriti presso la Chiesa e il mondo tutto.
    L'insegnamento della Chiesa.
    Concludiamo col riportare qui i punti più salienti delle definizioni con le quali la Chiesa, prima nell'VIII secolo e più tardi nel XVI, rivendicò le sante Immagini dalla proscrizione cui le aveva condannate l'inferno. "È cosa legittima, dichiara il secondo concilio di Nicea, porre nelle chiese a modo di affresco, o di tavola, sui paramenti e vasi sacri, come anche nelle case e per le strade, sia le immagini in dipinto, che in mosaico o d'altra materia conveniente, rappresentanti Nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, la purissima Vergine e santa Madre di Dio, gli Angeli e tutti i Santi; così che si possano incensare e accendere lumi davanti a loro (2.o Concilio di Nicea, sess. 7). - Non certo, continuano i Padri di Trento contro i Protestanti, è da credere ch'esse abbiano una divinità o una virtù propria, o che si debba riporre fiducia proprio nell'immagine, come una volta i pagani nei loro idoli; ma, riferendosi al prototipo l'onore ad esse attribuito [1], è a Cristo stesso che, per esse, vanno le nostre adorazioni, ed ai Santi l'onore che noi attribuiamo alla loro effige" (Concilio di Trento, sess. 25).
    VITA. - San Giovanni nacque verso l'anno 676. Apparteneva ad una ricca famiglia di Damasco; a somiglianza di suo padre, esercitò un'importante carica presso la corte del califfo. Quindi abbandonò il mondo e si ritirò nel la solitudine di S. Saba. In alcune sue Lettere dommatiche rimaste celebri, egli divenne, contro l'imperatore iconoclasta Leone Isaurico, l'intrepido difensore del culto delle immagini. Sue cure principali furono: insegnare, scrivere e predicare. In lui rifulsero di vivo splendore le virtù dell'obbedienza e dell'umiltà; nutrì una filiale pietà verso la Madre di Dio ed un ardente zelo per la salute delle anime; amante intransigente della verità, non lo fu meno della concordia fraterna. Morì nel 749 e fu sepolto a S. Saba. Ben presto cominciò il suo culto; nel 7.o Concilio ecumenico fu additato come difensore instancabile della tradizione cattolica e dell'unità della Chiesa; finalmente, con un decreto del 19 agosto 1890, Papa Leone XIII lo proclamò Dottore della Chiesa e ne fissò la festa il 27 marzo.
    L'arte e la preghiera.
    O difensore delle Immagini sante, concedi, come prega la Chiesa (Colletta del giorno), che imitiamo le virtù e siamo protetti da coloro ch'esse rappresentano. L'immagine ci fa venerare e pregare il nostro re Cristo ed i suoi Santi. Essa è un libro per coloro che non sanno leggere; anzi molti letterati traggono a volte più profitto da un rapido sguardo gettato su d'un eloquente quadro, che nella lettura prolungata d'una quantità di volumi. Nel suo lavoro, l'artista cristiano fa nel contempo un atto di religione e di apostolato, così che non è da stupirsi se in ogni epoca turbolenta l'odio infernale scatena sconvolgimenti atti a distruggere le loro opere. Con te, dunque, diremo, o san Giovanni Damasceno:
    "Va' via, Satana, con la tua invidia, tu che non puoi tollerare di farci contemplare l'immagine di Nostro Signore e di santificarci alla sua vista; tu che non vuoi farci considerare le sue salutari sofferenze, ammirare la sua condiscendenza, godere lo spettacolo dei suoi miracoli per trame occasione di meglio conoscere e lodare la potenza della sua divinità. Invidioso dei Santi e degli onori che hanno ottenuto da Dio, tu non puoi sopportare che abbiamo sotto gli occhi la loro gloria, per paura che quella vista non ci muova a imitarne il coraggio e la fede; non puoi sopportare l'aiuto che ci ripromettiamo ai corpi e alle anime nostre per la confidenza che in esse riponiamo. Ma noi, demonio geloso e nemico degli uomini, non ti seguiremo" (Delle Immagini, 3,3).
    Lode.
    Sii pertanto la nostra guida, tu che vieni salutato dalla sacra scienza come uno dei suoi primi luminari. Il più prezioso di tutti i beni è il conoscere, dicevi (Dialetica, 1). E l'unica tua ambizione fu sempre quella di portare le intelligenze al solo maestro immune da ogni falsità, a Cristo, forza e sapienza di Dio.
    Un giorno Maria, apparendo alla guida dei tuoi primi passi monastici, alla quale obbedivi come a Dio stesso, predisse il successo della vostra dottrina e delle vostre opere, dicendo: "Lascia scorrere la sorgente dalle dolci e limpide acque; nel suo corso percorrerà l'universo e disseterà le anime avide di scienza e di purezza; e nella sua potenza arginerà il mareggiar dell'eresia, trasformandola in una meravigliosa dolcezza". Continuando nel suo dire, la Regina delle celesti armonie aggiungeva che tu avevi ricevuto la profetica cetra e il salterio, per intonare nuovi inni al Signore Dio nostro, gareggianti con quelli dei Cherubini (Giovanni di Gesù, Vita di G. Damasceno, 31). Perché le Chiese cantassero la morte e la risurrezione di Cristo (ibid.), bisognava che avessero in te un maestro di coro. Dalle feste dell'esilio e dalla Pasqua del tempo, guidaci attraverso il Mar Rosso e il deserto all'eterna festa, ove tutte le immagini di questa terra svaniscono dinanzi alle celesti realtà, ove ogni scienza si eclissa nella chiara visione e dove regna Maria, tua diletta ispiratrice, tua e nostra Regina.
    [1] Tale formula, che contiene la vera teologia del culto delle immagini, è stata mutuata dal Concilio di Trento dal secondo di Nicea, che testualmente la trasse da san Giovanni Damasceno: De fide orthodoxa, 4,16.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, pp. 887-891.».




    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  3. #3
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    Lightbulb Re: oggi 27 marzo la Chiesa Cattolica festeggia il "S. Tommaso" d'Oriente

    27 MARZO 2019: SAN GIOVANNI DAMASCENO, CONFESSORE E DOTTORE DELLA CHIESA…




    «27 MARZO SAN GIOVANNI DAMASCENO, CONFESSORE E DOTTORE DELLA CHIESA»
    "San Giovanni Damasceno, confessore e dottore, 27 marzo."
    Guéranger, L'anno liturgico - 27 marzo. San Giovanni Damasceno, Confessore e Dottore della Chiesa
    http://www.unavoce-ve.it/pg-27mar.htm






    San Giovanni Damasceno - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-giovanni-damasceno/
    «27 marzo 2018, San Giovanni Damasceno, Prete, Confessore e Dottore della Chiesa.
    “San Giovanni Damascèno, Prete, Confessore e Dottore della Chiesa, il cui giorno natalizio si commemora il sei maggio”.

    Preghiera alla Madonna di san Giovanni Damasceno:
    Ti saluto, o Maria, Speranza dei Cristiani! Accogli la supplica di un peccatore che Ti ama teneramente, Ti onora particolarmente e ripone in Te tutta la speranza della sua salvezza. Per merito tuo ho la vita. Tu mi riconduci nella grazia di tuo Figlio e sei il pegno certo della mia salvezza. Ti supplico dunque, di liberarmi dal peso dei miei peccati, distruggi le tenebre della mia mente, scaccia i legami terreni dal mio cuore, reprimi le tentazioni dei miei nemici e guida la mia vita, così che possa giungere per tuo mezzo e sotto la tua guida, all’eterna felicità del Paradiso. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...no-164x300.jpg






    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».







    “San Giovanni Damasceno”
    San Giovanni Damasceno
    http://www.santiebeati.it/dettaglio/30250





    https://forum.termometropolitico.it/...d-oriente.html
    “Oggi 27 marzo la Chiesa Cattolica festeggia il "S. Tommaso" d'Oriente.”
    27 marzo (4 dicembre) - S. Giovanni Damasceno
    “27 marzo (4 dicembre) - S. Giovanni Damasceno.”







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...3c&oe=5D0FC6DA






    https://sardiniatridentina.blogspot....ore-e.html?m=1
    “SAN GIOVANNI DAMASCENO, CONFESSORE E DOTTORE DELLA CHIESA

    Doppio.
    Paramenti bianchi.
    San Giovanni Damasceno, importante funzionario di corte, passò alla vita monastica e si distinse nella difesa della Fede soprattutto dalla eresia degli Iconoclasti. Questi eretici arrivarono a tagliargli la mano destra, la quale però gli fu restituita integra dalla Vergine Santissima da lui tanto venerata e lodata. Passò al Signore nella laura di Mar Saba il 4 dicembre 749. Leone XIII lo proclamò Dottore della Chiesa nel 1890.
    (…) Preghiamo.
    Signore, i doni ricevuti ci difendano qual arma celeste: e ci sia di scudo il patrocinio del beato Giovanni, rafforzato dall'unanime suffragio dei santi, alle cui immagini rivendicò la venerazione nella Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.”
    https://2.bp.blogspot.com/-N87tEVDF2...38851285_n.jpg

    “MERCOLEDÌ DELLA TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA.

    Stazione a San Sisto.
    Semidoppio.
    Paramenti violacei.
    Santa Madre Chiesa ci inculca oggi il dovere che abbiamo nell'adempiere ai comandamenti che Dio, Padre buono, ha dato a Mosè sul Sinai e che Gesù Cristo, suo divin Figliolo, ha perfezionato. La volontà di Dio, espressa perfettamente nei comandamenti deve ispirare realmente la nostra vita di Cristiani, allontanandoci da una osservanza ipocrita e farisaica che si limita all'esteriorità.”

    “L'ANGOLO PATRISTICO
    Omelia di san Girolamo Prete.
    Libro 2 Commento al capo 15 di Matteo.

    Meravigliosa stoltezza dei farisei e degli scribi! Rimproverano al Figlio di Dio di non osservare le tradizioni e gli ordini degli uomini: «Ché i tuoi discepoli non si lavano le mani quando prendono il pane» (Matth. 15.2). Le mani, cioè le opere, che bisogna purificare, non sono quelle del corpo, ma quelle dell'anima, affinché si adempia in esse la parola di Dio. «Ma egli rispose loro dicendo: E voi perché trasgredite il comando di Dio per amore della vostra tradizione?» (Matth. 15.3). Egli confuta un'accusa falsa con una risposta piena di verità. Mentre voi, dice, per amore delle tradizioni degli uomini trascurate i comandamenti del Signore, come osate accusare i miei discepoli di tener poco conto delle prescrizioni degli antichi, per osservare gli ordini di Dio?
    «Poiché Dio ha detto: Onora il padre e la madre; e: Chi maledirà il padre o la madre sia punito di morte. Voi invece dite: Chiunque dica al padre o alla madre: Di quello con cui avrei potuto aiutarvi, ho fatto un'offerta: e non è più obbligato ad assistere suo padre o sua madre» (Matth. 15:4). La parola «onore» nelle Scritture, non si riferisce tanto a saluti e ad atti di deferenza, quanto alle elemosine e a rendere i buoni uffici. «Onora, dice l'Apostolo, le vedove che sono veramente vedove» (1Tim. 5.3). Qui per onore significa l'assistenza. E in un altro luogo: «I Preti si devono onorare con doppio onore, massimamente quelli che si affaticano nel ministero della parola e dell'insegnamento di Dio» (Tim 5:17). Noi riceviamo ancora l'ordine di assisterli per il precetto che comanda di «non chiudere la bocca al bue che trebbia» (Deut. 25:4): e «l'operaio è degno della sua mercede» (Luc. 10:7).
    Il Signore, in vista della debolezza, dell'età e dell'indigenza dei genitori, aveva comandato ai figli di onorarli (i loro genitori) anche sovvenendo ai bisogni della loro vita. Gli scribi e i farisei volendo rovesciare questa legge divina sì saggia e previdente, per stabilire l'empietà sotto il nome di pietà, insegnarono a dei pessimi figli, che se qualcuno voleva offrire a Dio, nostro vero padre, ciò che si deve dare ai parenti, questa offerta al Signore doveva giudicarsi migliore dell'assistenza resa ai genitori: allora senza dubbio i genitori medesimi rinunciavano, per non essere sacrileghi, a delle risorse che vedevano consacrate a Dio, e si consumavano di miseria. E così avveniva che le offerte dei figli, col pretesto dell'onore del tempio e di Dio, divenivano guadagno dei sacerdoti.”







    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare sant’Alessandro soldato, il quale, sotto l’imperatore Massimiano, dopo aver superato molti combattimenti per Cristo ed avere operato molti miracoli, col taglio della testa compì il martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Soldato, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, Sant'Alessandro martire possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.».
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...-giuseppe.html

    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html

    “Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa --> Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html

    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...vera-fede.html
    “Preghiera di San Pietro Canisio per conservare la vera fede”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/



    "27 marzo 1846. Per dovere dell’ufficio pastorale, posto sulle Nostre spalle dalla suprema provvidenza di Dio; portando il peso, certamente non lieve, della cura di tutto il gregge del Signore, riteniamo che si debba provvedere particolarmente alle pecore che abitano le regioni geograficamente più lontane da questa Sede Apostolica, che è il centro dell’unità cattolica, in modo che, recuperate dalla venuta del Pastore eterno dentro il vero ovile, possano essere felicemente condotte verso i pascoli del cielo. Da SS Gregorio XVI Ex debito pastoralis."

    "Ora l'opera del pastore dovrà essere primieramente di difesa dai ladri (gli eretici e i settari, ndr). Ogni ovile è spiato da ladri e malandrini, che agognano di farne il campo delle loro ruberie. Quando essi si accostano all'ovile e furtivamente vi penetrano, non hanno che un fine : rubare e fare strage: Fur non venit visi ut furetur et mactet et perdat (Io. 10, 10)... Nemici, o — se volete, — lo stesso « nemico » sotto diverse forme e spoglie, occorrerà scoprire. Si avvicinano spesso vestiti da agnelli, « in vestimentis ovium » (Matth. 7, 15). Bisognerà quindi adoperarsi affinché i fedeli li riconoscano dalle opere; dalle piante, cioè, che per causa loro, nascono e crescono nel campo di Dio, come pure dai frutti che su quelle piante maturano : « a fructibus eorum». Dal DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO PP. XII AI PARROCI E AI QUARESIMALISTI DI ROMA."





    “Sul delitto rituale, storia e critica (di Mons. Umberto Benigni)
    https://www.agerecontra.it/2019/03/s...berto-benigni/
    https://www.agerecontra.it/2019/03/s...berto-benigni/
    Dalla conclusione della ricerca: «Ecco (qui esposte) le ragioni che ci vietano di credere assolutamente esaurita in senso negativo la questione angosciosa del delitto propriamente rituale». Mons. Umberto Benigni (Sodalitium Pianum), copia anastatica di «Storia Sociale della Chiesa» 5/7, ed. C.L.S., Verrua Savoia, 2018, volume IV, tomo 1, dalla pagina 369 alla pagina 387.
    (…) FONTE – https://www.sursumcorda.cloud/artico...o-benigni.html



    https://www.agerecontra.it/2019/03/n...ta-via-ipazia/
    «Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 27/19 del 27 marzo 2019, San Giovanni Damasceno

    Nella Napoli di De Magistris inaugurata via Ipazia.
    Segnaliamo la propaganda anticlericale di bassa lega che ha accompagnato l’inaugurazione a Napoli di una via dedicata a Ipazia.
    Sul mito di Ipazia e dei suoi sostenitori, tra cui Franco Cardini, rimandiamo a un precedente articolo del nostro centro studi: Miti laicisti: Ipazia - Centro Studi Giuseppe Federici
    Inaugurata Via Ipazia d’Alessandria a Napoli, dedicata alla greca trucidata dai cristiani (il titolo è già tutto un programma)
    https://www.vesuviolive.it/ultime-no...dai-cristiani/
    fonte – Nella Napoli di De Magistris inaugurata via Ipazia - Centro Studi Giuseppe Federici »
    http://www.centrostudifederici.org/n...ta-via-ipazia/







    «Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico http://www.radiospada.org e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/ »

    “27 marzo 2019: MERCOLEDÌ DELLA TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA.”
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    “27 MARZO 2019: SAN GIOVANNI DAMASCENO, CONFESSORE E DOTTORE DELLA CHIESA.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...47&oe=5D0C0151










    http://www.agerecontra.it/


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    http://www.centrosangiorgio.com/





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    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


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    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/



    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes

    "Discipline originelle du carême chrétien."

    27 mars : Saint Jean Damascène, Docteur de l'Église (776-880) :: Ligue Saint Amédée
    “27 mars : Saint Jean Damascène, Docteur de l'Église (776-880).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._damascene.jpg







    Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
    Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  4. #4
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    Lightbulb Re: oggi 27 marzo la Chiesa Cattolica festeggia il "S. Tommaso" d'Oriente

    6 MAGGIO 2019: sesto giorno di Maggio Mese Mariano, terzo giorno della novena di preparazione al 13 Maggio, Solennità della Beata Vergine Maria di Fatima, da recitarsi dal 4 al 12 Maggio; NATALE DI SAN GIOVANNI DAMASCENO e SAN GIOVANNI, Apostolo ed Evangelista, DAVANTI LA PORTA LATINA…



    «6 MAGGIO SAN GIOVANNI DAVANTI LA PORTA LATINA»
    Guéranger, L'anno liturgico - 6 maggio. San Giovanni davanti la Porta Latina
    http://www.unavoce-ve.it/pg-6mag.htm





    “6 maggio - S. Giovanni, apostolo ed evangelista, davanti a Porta Latina.”
    https://forum.termometropolitico.it/...ta-latina.html





    «"O mi Iesu, dimitte nobis debita nostra, libera nos ab igne Inferni, perduc in Caelum omnes animas, praesertim illas quae maxime misericordiae tuae indigent. Amen".»
    «Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia. Amen".»



    Maggio mese di Maria: 6° giorno ? Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...aria-6-giorno/



    https://www.radiospada.org/wp-conten...-di-Fatima.pdf
    “13 Maggio Beata Vergine Maria di Fatima.
    Novena di preparazione DA RECITARSI DAL 4 AL 12 MAGGIO.
    Ogni giorno si termina con un’Ave Maria e l’invocazione Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi.”



    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    “NOVENA A NOSTRA SIGNORA DI FATIMA
    in occasione del 102° anniversario della prima apparizione del Cuore Immacolato di Nostra Signora Maria Santissima (…)
    Mio Dio, io credo, adoro, spero e Vi amo. E Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano.”








    http://www.sodalitium.biz/san-giovanni-porta-latina/
    «6 maggio, San Giovanni, Apostolo ed Evangelista, presso la Porta Latina.

    “A Roma san Giovanni, Apostolo ed Evangelista, avanti la Porta Latina, il quale, per ordine di Domiziano, da Efeso fu tradotto legato a Roma, e, per sentenza del Senato, avanti la detta Porta gettato in una caldaia di olio bollente, ne uscì più sano e gagliardo di prima”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...a-latina-3.jpg
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...a2-253x300.jpg










    SANTE MESSE "NON UNA CUM" CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("ISTITUTO MATER BONI CONSILII") E DA DON FLORIANO IN TUTTA ITALIA:


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "Torino - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/

    "Modena - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/modena/

    "Rimini - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

    "Pescara - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

    "Potenza - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

    "Roma - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/roma/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    II Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=71aZwW6lBYU
    II Domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=BuGlDuSs0LQ
    Domenica in Albis (Santa Messa e Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UG870mk5GHo
    Lunedì Pasqua - dell' Angelo (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=wPkpeDbQdo8
    Santa Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=G-lviMz3pWY
    Santa Pasqua 2019 - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=lwCe33a3TUo
    Sabato Santo (Veglia Pasquale)
    https://www.youtube.com/watch?v=jphVO0FHUMw
    Venerdì Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=6v8gLX5hNW0
    Giovedi Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=80W3peGsC9I
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».





    Per la Messa romana, contro il Novus ordo - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/l...na-novus-ordo/
    «Per la Messa romana, contro il Novus ordo 6 maggio 2019.
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 36/19 del 6 maggio 2019, San Giovanni a Porta Latina

    Per la Messa romana, contro il Novus ordo
    “Chi si accontenta del M.P. Summorum Pontificum, che dichiara al contrario che il messale riformato da Paolo VI è il rito ordinario della Chiesa cattolica, e che ne difende a priori l’ortodossia dottrinale, ha già disertato la battaglia iniziata, 40 anni fa, dal Breve esame critico del Novus Ordo Missæ”.
    Prefazione alla ristampa del Breve esame critico del Novus ordo Missæ
    Il 30 novembre 1969, prima domenica d’Avvento e quindi inizio del nuovo anno liturgico, doveva entrare in vigore in tutte le chiese cattoliche un nuovo “Ordo Missae”, un nuovo messale (promulgato con la costituzione apostolica Missale Romanum del 3 aprile 1969) in applicazione, si diceva, della costituzione conciliare sulla liturgia Sacrosantum Concilium (4 dicembre 1963). Nelle intenzioni di Paolo VI, chiaramente manifestate nel concistoro ai cardinali del 24 maggio 1976, il messale riformato doveva prendere – definitivamente – il posto dell’antico: “L’adozione del nuovo Ordo Missae non è certamente lasciato alla libera decisione del sacerdote o dei fedeli. L’istruzione del 14 giugno 1971 ha previsto che la celebrazione della messa secondo l’antico rito sarebbe permessa, con l’autorizzazione dell’Ordinario, solo ai sacerdoti anziani o malati che celebrano senza assistenza. Il nuovo Ordo è stato promulgato per prendere il posto dell’antico, dopo matura riflessione, al fine di mettere in pratica le norme previste dal concilio Vaticano II”.
    Sono passati trent’anni ormai (oggi 50, ndr) da quel celebre discorso, e l’antico messale non è scomparso, come invece si voleva e si pensava. E questo non solo perché viene ancora di fatto celebrato in ogni parte del mondo cattolico, ma anche perché dei provvedimenti emanati dai successori di Paolo VI hanno autorizzato in modo sempre più ampio la celebrazione dell’antico messale; ultimo in ordine di tempo il Motu Proprio “Summorum Pontificum” del 7 luglio 2007. (cfr: https://www.sodalitium.biz/comunicat...-pontificum-2/)
    L’antico Ordo Missæ non è scomparso, è un dato di fatto. Come spiegarlo? Ciò si spiega con un altro fatto: la non accettazione pacifica, da parte della Chiesa, del messale riformato. Fin dall’inizio, non solo molti sacerdoti, vescovi e persino cardinali hanno continuato a celebrare con l’antico Missale Romanum (ancora recentemente, un libro ed un’intervista hanno rivelato ad esempio che tra questi bisogna annoverare il Vescovo Ronca ed il cardinal Poggi). Ma sono state anche sollevate delle obiezioni, delle critiche, delle accuse, all’ortodossia stessa di una riforma liturgica che – tra l’altro – non applicava le prescrizioni conciliari, ma le oltrepassava e, a volte, le contraddiceva (cf cardinal Alfons Stickler, Témoignage d’un expert au Concile, A.P.O.C.-Centre international d’études liturgiques, Versailles, 2002).
    Nello stesso anno della promulgazione del nuovo messale, vennero infatti pubblicati due studi teologici nei quali non solo l’opportunità ma l’ortodossia stessa del nuovo messale veniva messa in discussione, studi che il lettore potrà rispettivamente leggere in questo volumetto, e nel n. 63 della rivista Sodalitium.
    Il primo e il più noto di questi studi è il Breve esame critico del Novus Ordo Missae, datato “Corpus Domini 1969”, e opera, secondo l’espressione dei Cardinali Ottaviani e Bacci che lo approvarono e presentarono a Paolo VI, di “uno scelto gruppo di teologi, liturgisti e pastori d’anime”. Il Breve esame venne pubblicato a Roma dalla “Fondazione Lumen gentium” (in realtà l’associazione Una Voce), e ben presto tradotto dall’italiano in francese, e in numerose altre lingue. Anche il secondo studio, pubblicato a Parigi dalla rivista “La Pensée catholique” (n. 122, anno 1969, pp. 5-43) col titolo di “Ordo missae”, risultava opera di un anonimo “gruppo di teologi”. In realtà, l’autore principale, se non unico, di queste due opere anonime e collettive, fu il teologo domenicano Michel-Louis Guérard des Lauriers.
    In quell’anno 1969, Padre Guérard des Lauriers insegnava a Roma, nella Pontificia Università Lateranense, ove era stato chiamato dal Rettore, Mons. Antonio Piolanti, fin dal 1961. Nato a Suresnes, presso Parigi, nel 1898, Raymond Michel Charles Guérard des Lauriers, si distinse fin da subito per le sue notevoli capacità intellettuali. Entrato nel 1921 nella Scuola Normale Superiore (rue d’Ulm) nel 1921, passò l’esame di concorso di matematica nel 1924. Studiò due anni a Roma, presso il professor Levi-Civita, preparando la tesi che sosterrà alla Sorbona col professor Elie Cartan. Proprio durante il suo soggiorno romano, sentì il richiamo della vocazione religiosa che interruppe la sua brillante carriera scientifica, ma non i suoi studi che volle interamente consacrati alla Verità prima. Entrato nell’Ordine dei Predicatori nel 1925, vi fece professione nel 1930 col nome religioso di frate Louis Bertrand, e fu ordinato sacerdote nel 1931. Dal 1933 insegnava all’Università domenicana del Saulchoir, quando, come detto, fu chiamato a Roma da Mons. Piolanti, ed ottenne la cattedra nell’ “Università del Papa”, com’era chiamata la Lateranense. Visse da vicino, quindi, gli avvenimenti del Vaticano II, che sconvolsero la vita della Chiesa; protagonisti, in negativo, di questa rivoluzione furono, tra l’altro, due confratelli domenicani del Saulchoir: padre Chenu e padre Congar. Alla chiusura del Concilio, Paolo VI affidò la riforma liturgica non alla Curia Romana, ma al Consilium ad exequendam Constitutionem de Sacra liturgia, che ebbe primo presidente il cardinal Giacomo Lercaro, e come segretario il padre lazzarista Annibale Bugnino. Il cardinal Antonelli, che pure fu membro del Consilium, ebbe a scrivere: “ho l’impressione che si sia concesso molto, soprattutto in materia di sacramenti, alla mentalità protestante”; nel rito della Messa “l’insistenza sull’idea della cena (…) sembra andare a discapito dell’idea di sacrificio”.
    Fin dal 1965, anno in cui fu introdotto il Volgare nella Liturgia, si manifestò però un’opposizione alla riforma liturgica in atto con la fondazione dell’Associazione internazionale Una voce dicentes, per la salvaguardia della liturgia latino-gregoriana. In Italia, a Roma, Una Voce fu fondata il 7 giugno 1966. Non compare, tra i nomi dei fondatori, la scrittrice Cristina Campo (1923-1977): eppure fu proprio lei ad ispirare e dirigere i primi passi della nuova associazione che aveva poco tempo per cercare di contrastare la creazione ex-novo, cosa inaudita, di un nuovo rito della Messa romana che avrebbe dovuto soppiantare e annichilire la Messa che ab immemorabili era stata tramandata fino a noi dai tempi di San Leone Magno e San Gregorio Magno, e che San Pio V aveva quasi “canonizzato” come baluardo opposto all’eresia protestante.
    Il Breve esame critico nasce dall’incontro, a Roma, del teologo domenicano Guérard des Lauriers e della scrittrice bolognese, ormai trapiantata a Roma, Cristina Campo (nom de plume di Vittoria Guerrini). A Cristina Campo, alle sue luci e alle sue ombre, il nostro Centro Librario ha dedicato un saggio (F. Ricossa, Cristina Campo, o l’ambiguità della Tradizione) al quale rinviamo il lettore; in esso è tracciata anche la storia con tutte le vicissitudini del Breve Esame Critico del Novus Ordo Missae, che pertanto non riportiamo in questa breve introduzione. Basterà qui ricordare come il Breve Esame fu “redatto nei mesi di aprile e maggio 1969 [esso porta la data simbolica del Corpus Domini, che cadeva quell’anno il 5 giugno] soprattutto la notte, poiché questo impegno imprevisto si aggiungeva a delle giornate già abbastanza occupate [Padre Guérard insegnava alla Pontificia Università Lateranense]. Dettato a partire da note scritte in francese, e scritto direttamente in italiano da V.C. Guerrini, il testo fu completato e minuziosamente messo a punto da quest’ultima, specialmente per tutto quello che concerne la liturgia”. Così scrisse lo stesso Padre Guérard nel presentare, nel 1983, una nuova edizione del Breve Esame in italiano e francese. Opera di Padre Guérard, quindi, e di Cristina Campo: un confronto con l’articolo già citato pubblicato dalla rivista parigina La Pensée catholique ed il Breve Esame, pur nella differenza dello stile, dimostrerebbe facilmente la similitudine degli argomenti svolti da Padre Guérard nei due testi, gli sviluppi da lui dati nell’articolo in francese al Breve Esame, e la parte propria invece a Cristina Campo, quella cioè che si ritrova nel Breve Esame e non nell’articolo della Pensée Catholique. Dopo la pubblicazione del nostro Cristina Campo o l’ambiguità della Tradizione non può sussistere alcun dubbio sugli autori del Breve Esame (Padre Guérard des Lauriers e Cristina Campo): una paternità che Padre Guérard, d’altronde, rivendicò pubblicamente, senza essere mai smentito, sulla rivista Itinéraires (n. 146, settembre-ottobre 1970). Molti altri nomi sono stati fatti; in realtà vi furono delle riunioni preparatorie presso la sede di Una Voce, durante le quali diedero il loro contributo alcuni sacerdoti (“cinque o sei”, secondo Padre Guérard) tra i quali sono degni di menzione il liturgista mons. Domenico Celada, e il curiale Mons. Renato Pozzi; ma il loro contributo fu marginale. Mons. Lefebvre, che aveva ancora una residenza a Roma e che aveva appena iniziato l’opera della Fraternità sacerdotale San Pio X in Svizzera, seguiva i lavori romani e li incoraggiava; per proteggere però la Fraternità nascente rimase dietro le quinte: “Mons. Marcel Lefebvre ci incoraggiava un po’ da lontano – testimoniò Mons. Guérard des Lauriers – ci gonfiò pure di speranza: ‘ci saranno le firme di 600 Vescovi!’. Purtroppo non ci fu neppure la sua”.
    Una Voce (oltre a Cristina Campo, Emilia Pediconi ed Elisabeth Gerstner) riuscì tuttavia ad ottenere l’adesione al Breve Esame di due Cardinali: Antonio Bacci, che già aveva criticato pubblicamente la riforma liturgica, ed Alfredo Ottaviani. Altri porporati (Parente, Felici, Staffa) diedero la loro adesione, e avrebbero sottoscritto l’Esame Critico, se per delle circostanze che sono ricordate nel mio saggio su Cristina Campo non si fosse presentata la necessità di indirizzare precipitosamente il Breve Esame a Paolo VI, nel mese di ottobre del 1969; il card. Ottaviani aveva dato la sua approvazione il 13 settembre, il card. Bacci il 28 settembre.
    L’approvazione del cardinal Ottaviani era particolarmente grave, in quanto il prelato era stato il responsabile del Sant’Uffizio e poi della Congregazione per la dottrina della Fede, ed era la conformità stessa del Novus ordo con la fede cattolica definita al concilio di Trento che era negata dai due porporati. Paolo VI fu pertanto costretto a sospendere la pubblicazione del nuovo messale e a farlo esaminare da una commissione che fu istituita in tutta fretta. Il compito della Commissione era comunque chiaro: assolvere il Nuovo Messale da ogni accusa; e tuttavia, la decisione di rivedere e correggere numerose espressioni dell’Institutio generalis (l’introduzione dottrinale al nuovo messale) non faceva altro che confermare la validità delle accuse.
    Queste accuse – poste ufficialmente davanti alla Chiesa, in facie Ecclesiae da due eminenti porporati – conservano tuttora la loro validità. Lo afferma lo stesso cardinal Alfons Maria Stickler, in una lettera del 27 novembre 2004, occasionata da una riedizione del Breve esame critico: “l’analisi del ‘Novus Ordo’ fatta da questi due cardinali non ha perduto per nulla il suo valore e, purtroppo, la sua attualità. (…) I risultati della riforma, al parere di molti, oggigiorno, sono stati devastanti. Fu il merito dei cardinali Ottaviani e Bacci scoprire ben presto che la modifica dei riti sfociava in un cambiamento fondamentale della dottrina. (…) È dunque lodevole e utile far ascoltare di nuovo – secondo il vostro desiderio – la voce di questi due principi della Chiesa, difensori della dottrina, della Tradizione cattolica e del papato”.
    Dopo il Breve Esame la critica alla riforma liturgica (della Messa ma anche dei sacramenti) è stata approfondita da numerosi contributi: ricordiamo, tra gli altri, fin dal 1970, quello del Vescovo di Campos, Mons. de Castro Mayer, in collaborazione con Arnaldo Xavier Vidigal da Silveira, e poi quelli di L. Salleron, Michael Davies, A. Cekada, K. Gamber, e molti altri… Resta il fatto che il Breve Esame Critico, al dire di Jean Madiran, è “un documento storico di importanza capitale” Esso “fissa per sempre quali furono le ragioni di coloro i quali si opposero, categoricamente e fin dal primo momento, al nuovo Ordo Missæ. Tutto il resto è venuto dopo, tutto il resto è venuto di là: prima di tutto dal contenuto di questo ‘Breve Esame’, in secondo luogo dall’autorità dei due Cardinali. Questo testo è, questo testo rimarrà per la storia, il primo momento del rifiuto cattolico opposto alla nuova messa”.
    Documento storico, certamente. Ma anche documento teologico, dottrinale, oseremmo dire ecclesiale: esso rappresenta, per sempre, la voce della gerarchia cattolica contro una riforma di sapore protestante che non può, in quanto tale, venire dalla Chiesa cattolica. Le conseguenze teologiche, sacramentali, ecclesiali e dottrinali della “promulgazione” del Novus Ordo, sono state logicamente e rigorosamente dedotte, approfondite ed esposte da Padre Guérard des Lauriers nel suo monumentale studio sulla validità del Novus Ordo Missæ (Réflections sur le Nouvel Ordo Missæ, pro manuscripto 1977) e poi nei suoi studi sulla vacanza formale della sede Apostolica pubblicati nella rivista di teologia Cahiers de Cassiciacum (1979-81). Ma già il Breve Esame, sottoscritto dai Cardinali Ottaviani e Bacci, non si limitava a chiedere a Paolo VI la sopravvivenza dell’antico e venerabile Messale Romano. Esso chiedeva anche l’abrogazione del nuovo, mettendone sotto accusa l’ortodossia dottrinale. Chi si accontenta del M.P. Summorum Pontificum, che dichiara al contrario che il messale riformato da Paolo VI è il rito ordinario della Chiesa cattolica, e che ne difende a priori l’ortodossia dottrinale, ha già disertato la battaglia iniziata, 40 anni fa, dal Breve esame critico del Novus Ordo Missæ. Pubblicando nuovamente il Breve Esame Critico vogliamo condannare ed evitare questa diserzione, porre a chi di dovere, nuovamente, le obiezioni dei due cardinali, fino a quando la loro voce, eco della dottrina infallibile e immutabile della Chiesa, non verrà finalmente ascoltata ed accolta. Lo facciamo, in un profondo atto di amore e di adorazione al Sacrificio che Nostro Signore Gesù Cristo ha offerto al Padre sulla Croce, e che ancor oggi, ogni giorno, grazie a quanti gli sono rimasti fedeli in questi quarant’anni, è ancora rinnovato sugli altari.
    Don Francesco Ricossa
    M. L. Guérard de Lauriers o.p., “Breve esame critico del Novus Ordo Missæ, dei cardinali Ottaviani e Bacci”, Centro Librario Sodalitium, pagg. 32, euro 5,00.»
    https://www.sodalitiumshop.it/epages...4/Products/024
    http://www.centrostudifederici.org/w.../BrevEsame.jpg
    http://www.centrostudifederici.org/w...875-copia.jpeg





    https://www.agerecontra.it/tag/centro-studi-federici/
    https://www.agerecontra.it/2019/05/p...il-novus-ordo/
    https://www.agerecontra.it/2019/05/c...tio-in-sacris/
    “Tratto da Enciclopedia Cattolica, Vol. IV, Coll. 117-119, Imprimatur 8 ottobre 1950. Per comunicazione nelle cose sacre o communicatio in sacris
    si intende la partecipazione dei cattolici alle cerimonie sacre (preghiere, funzioni, prediche, riti) compiuti dagli acattolici (eretici, scisma¬tici, infedeli) dentro o fuori della loro chiese o templi. Questa partecipazione può essere: attiva, quando, cioè, si prende parte al culto religioso positivamente, compiendo qualche atto, che con esso abbia relazione; passiva, quando vi si prende parte solo negativamente, astenendosi da ogni azione, che dica relazione con la cerimonia religiosa; formale, quando vi sia l’adesione della mente e del cuore; materiale, quando quest’adesione manca e tutto si riduce ad un atto di presenza esteriore e fisica. La comunicazione nelle cose sacre si suole designare con il nome di comunicazione in divinis, per distinguerla dalla comunicazione in profanis cioè nelle relazioni private e pubbliche che riguardano la vita domestica e civile, e dalla comunicazione in rebus mixtis, cioè nelle relazioni, le quali importano atti che si possono considerare o hanno un lato anche religioso, come i matrimoni, i funerali e cerimonie simili. La condotta dei cattolici a questo riguardo è regolata in linea di massima dal CIC (Codex Iuris Canonici del 1917), e nelle varie sue applicazioni dalle norme emanate dalle Sacre Congregazioni romane.”

    “Disponibile il numero 159 di Sursum Corda – 5×1000
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    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda.
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare san Giovanni, Apostolo ed Evangelista, avanti la Porta Latina, il quale, per ordine di Domiziàno, da Efeso fu tradotto legato a Roma, e, per sentenza del Senato, avanti la detta Porta gettato in una caldaia di olio bollente, ne uscì più sano e gagliardo di prima. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Apostolo, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Giovanni, Apostolo ed Evangelista, possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.»

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    “Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
    Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html

    “Raccolta di preghiere non contaminate dall'eresia dell'ecumenismo. Diceva Sant'Alfonso: "Chi prega si salva, chi non prega si danna" ->”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere.html
    "La vera umiltà---> https://youtu.be/n9mF_GM9unc "

    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...no-detail.html
    “Padre Gabriele Maria Roschini, Chi è Maria? Catechismo mariano, Sursum Corda, Potenza 2017.
    Catechismo mariano composto da 235 articoli, semplici ma eruditi. Un’esposizione chiara, ordinata e sintetica di tutto ciò che riguarda la storia, il dogma ed il culto mariano, secondo la forma classica di domande e risposte.”
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    «Preghiera di San Pio X per i Sacerdoti.»
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    “RADIO CRISTIANDAD - La Voz de la Tradición Católica. Padre Juan Carlos Ceriani.”
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    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...ta-latina.html
    “SAN GIOVANNI APOSTOLO ED EVANGELISTA PRESSO LA PORTA LATINA.
    Stazione avanti la Porta Latina.

    Doppio maggiore.
    Paramenti rossi.
    Gesù aveva promesso a Giacomo e a Giovanni, figli di Zebedeo, che avrebbero bevuto il calice della sua passione per poter partecipare al trionfo della sua risurrezione (Vangelo). L'imperatore Domiziano fece condurre Giovanni a Roma e lo condannò ad esser tuffato in una caldaia d'olio bollente. Ma San Giovanni, miracolosamente uscì da questo supplizio più sano e più vigoroso di prima.
    • Dal libro di san Girolamo Prete contro Gioviniano.
    Libro 1, n. 26.
    L'Apostolo Giovanni, uno dei discepoli del Signore, e, come si narra, il più giovane fra gli Apostoli, era vergine quando abbracciò la fede di Cristo, e vergine rimase; e perciò fu amato di più dal Signore, e riposò sul petto di Gesù; e quello che Pietro, il quale aveva avuto moglie, non osa domandare, lo fa domandare da lui; e dopo la risurrezione, all'annunzio di Maria Maddalena ch'era risorto il Signore, corsero tutti due al sepolcro, ma egli giunse prima; e trovandosi nella barca a pescare nel lago di Genezaret, mentre gli Apostoli, visto Gesù, che stava sul lido, non lo riconobbero, egli solo, vergine, riconosce il vergine, e dice a Pietro: È il Signore.
    Giovanni poi fu Apostolo, Evangelista e Profeta: Apostolo, perché scrisse alle chiese come maestro; Evangelista, perché compose uno dei Vangeli, cosa che, eccetto Matteo, non fece nessun altro dei dodici Apostoli; Profeta, perché vide e scrisse nell'isola di Patmos, nella quale era stato relegato dall'imperatore Domiziano per la testimonianza resa al Signore, l'Apocalisse contenente una infinità di misteri riguardanti il futuro. Racconta poi Tertulliano, che, gettato in Roma in una caldaia d'olio bollente, ne uscì più puro e vegeto di quel che v'era entrato.
    Ma anche il suo Vangelo si differenzia molto dagli altri. Matteo, quasi parlando d'un uomo, comincia a scrivere così: «Libro della generazione di Gesù Cristo, figlio di David, figlio d'Abramo» (Matth. 1:1); Luca dal sacerdozio di Zaccaria; Marco dalla profezia di Malachia e Isaia. Il primo ha per simbolo la figura d'un uomo, a motivo di questa stessa genealogia; il secondo la figura d'un vitello, a motivo del sacerdozio; il terzo la figura d'un leone, a motivo della voce che grida nel deserto: «Preparate la via del Signore, appianate i suoi sentieri»
    (Matth. 1.3). Il nostro Giovanni invece in alto com'aquila vola, e perviene allo stesso Padre, dicendo: «In principio era il Verbo, e il Verbo era appresso Dio, e Dio era il Verbo» (Joann. 1:1).”
    https://3.bp.blogspot.com/-PcasXiOfl...27660789_n.jpg
    https://1.bp.blogspot.com/-bvzPo8qNQ...57419379_n.jpg





    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...ca-di.html?m=1
    “• Commemorazione del III giorno infra l'Ottava della Traslazione della Reliquie di san Gennaro (per la città e la diocesi di Napoli e il Regno napoletano)”

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    https://www.radiospada.org/wp-conten...-di-Fatima.pdf
    “13 Maggio Beata Vergine Maria di Fatima. Novena di preparazione DA RECITARSI DAL 4 AL 12 MAGGIO.
    Ogni giorno si termina con un’Ave Maria e l’invocazione Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi.”


    “6 MAGGIO 2019: SAN GIOVANNI DAVANTI LA PORTA LATINA.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ef&oe=5D5C18E5





    “ACRITER ET FIDELITER.
    In memoria delle 189 Guardie Svizzere che, il 6 maggio 1527, sacrificarono la loro vita per salvare Papa Clemente VII dai crudeli Lanzichenecchi luterani che saccheggiavano Roma.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...7f&oe=5D6B4854


    “[GLORIE DEL CARDINALATO] S.E.R. József Mindszenty (Csehimindszent, 29 marzo 1892 - Vienna, 6 maggio 1975). Figlio di contadini, sacerdote nel 1915, subì il primo arresto sotto Béla Kun nel 1919. Vescovo di Veszprém dal 1944, nel 1945 fu elevato alla sede primaziale di Strigonia. Pio XII lo fece Cardinale Prete di santo Stefano al Celio nel 1946. Nel 1948 fu arrestato e torturato dai comunisti che l'anno dopo gli comminarono l'ergastolo. Liberato durante la rivolta del 1956, fino al 1971 visse nell'ambasciata statuniteste a Budapest. Esule a Roma, fu arbitrariamente dimesso dall'arcivescovado nel 1974 da Paolo VI in quanto ostacolo alla ostpolitik vaticana.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...69&oe=5D2F2872





    «[MAESTRI DI RADIO SPADA] 6 maggio 1887: muore a Torino Don Giacomo Margotti, direttore de “L’Armonia” e poi de “L’Unità Cattolica”, grande rappresentante del cattolicesimo integrale, araldo e difensore della Chiesa di Gesù Cristo e del Romano Pontefice contro gli attacchi dei settari e dei cattolici liberali. (testo a cura di Giuliano Zoroddu).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...48&oe=5D58D03F





    «6 maggio: SAN DOMENICO SAVIO, confessore.
    Nato il 2 aprile 1842 e morto, a causa di una tubercolosi, il 9 marzo 1857, Domenico Savio fu alunno di san Giovanni Bosco. Fu devotissimo del Sacramento Eucaristico e della Vergine Immacolata, cosa che gli fece ben affrontare il pur breve certame della vita, secondo il suo motto "La morte ma non peccati". Questo angelico quindicenne fu da Pio XII prima proclamato Beato il 5 marzo 1950, poi Santo il 12 giugno 1954.»
    «Francesco Patruno Se non erro, la festa fu fissata al 9 marzo da Pio XII. Il 6 maggio fu fissata solo per le diocesi piemontesi e per i salesiani, perché il 9 marzo cade sempre di Quaresima.»










    www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    http://www.agerecontra.it/

    "Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
    http://www.centrostudifederici.org/

    "sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
    http://www.crisinellachiesa.it/

    "Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio"
    http://www.centrosangiorgio.com/


    C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
    http://www.cmri.org/ital-index.html





    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    ": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
    http://www.fathercekada.com/

    "Home | Traditional Latin Mass Resources"
    http://www.traditionalmass.org/





    "Como ovejas sin Pastor"
    http://sicutoves.blogspot.com/


    https://moimunanblog.com/





    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    "Sede Vacante -"
    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://fidecatholica.wordpress.com/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/





    https://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes


    6 mai : Saint Jean devant la Porte Latine (vers 95) :: Ligue Saint Amédée
    “6 Mai : Saint Jean devant la Porte Latine (vers 95).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...rte_latine.jpg





    «Mois de mai : mois de Marie.
    Nous conseillons cette page qui explique bien comment prier le Rosaire.
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...60&oe=5D733A16
    Notre-Dame de Fatima : Prieres »





    COR JESU SACRATISSIMUM, MISERERE NOBIS!!!
    AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!

    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 

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