User Tag List

Pagina 3 di 4 PrimaPrima ... 234 UltimaUltima
Risultati da 21 a 30 di 38

Discussione: Socialismo cubano

  1. #21
    dePDficatore
    Data Registrazione
    31 Dec 2010
    Località
    NATOstan
    Messaggi
    7,873
     Likes dati
    5,872
     Like avuti
    6,021
    Mentioned
    91 Post(s)
    Tagged
    6 Thread(s)

    Predefinito Re: Socialismo cubano

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Non si possono risolvere questi problemi solo con la volontà di farlo. Ogni riforma capitalistica ricostruisce piano piano la società di classe, distrugge il socialismo e la comunità, introduce elementi di divisione tipici della barbarie classista, pertanto ognuna di queste cose va introdotta con cautela. Per questo esprimo sentita preoccupazione per quanto sta avvenendo a Cuba ma anche speranza per il fatto che per ora non sembra a livelli esagerati.
    In uno Stato socialista non possono esistere riforme capitalistiche, allo stesso modo in cui in uno stato capitalista non possono esistere riforme socialiste. Questo io lo ritengo un dato di fatto, tu da quanto ho capito, forse no. Cuba al momento deve affrontare le questioni che derivano dallo strangolamento imperialista, e se delle riforme socialiste sono necessarie a sviluppare le condizioni materiali del popolo cubano, direi che siano da caldeggiare. Come già detto, ogni scelta ha dei lati negativi, ma ci sono anche esempi positivi da seguire per far sì da non incorrere in strade senza via d'uscita. Se Raul Castro è cosciente di questo, non c'è troppo da temere.

  2. #22
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Socialismo cubano

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    Ah, cosa intendo l'ho detto nello stesso post che tu hai quotato.
    Ho capito il senso del criterio pratico, ma se smarriamo il principio che guida quel criterio non c'è molta differenza con un Bersani che va al governo per smussare il capitalismo e si trova ad applicare il liberismo.

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    La prostituzione è esistita da sempre ed esisterà sempre, non solo a Cuba ma in tutto il mondo, dove più diffusa dove meno, potete rassegnarvi, lasciali perdere a Rotwang... e a Sparviero.
    Pure l'omicidio ma mica lo si favorisce.
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  3. #23
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Socialismo cubano

    Citazione Originariamente Scritto da Spirdu Visualizza Messaggio
    In uno Stato socialista non possono esistere riforme capitalistiche, allo stesso modo in cui in uno stato capitalista non possono esistere riforme socialiste. Questo io lo ritengo un dato di fatto, tu da quanto ho capito, forse no. Cuba al momento deve affrontare le questioni che derivano dallo strangolamento imperialista, e se delle riforme socialiste sono necessarie a sviluppare le condizioni materiali del popolo cubano, direi che siano da caldeggiare. Come già detto, ogni scelta ha dei lati negativi, ma ci sono anche esempi positivi da seguire per far sì da non incorrere in strade senza via d'uscita. Se Raul Castro è cosciente di questo, non c'è troppo da temere.
    Siccome l'URSS è caduta proprio perché hanno introdotto elementi di mercato, non è così semplice. Io comunque ritengo ancora Cuba e Corea paesi SOCIALISTI, il mio era solo un invito a mantenere alta la vigilanza rivoluzionaria e democratica.
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  4. #24
    dePDficatore
    Data Registrazione
    31 Dec 2010
    Località
    NATOstan
    Messaggi
    7,873
     Likes dati
    5,872
     Like avuti
    6,021
    Mentioned
    91 Post(s)
    Tagged
    6 Thread(s)

    Predefinito Re: Socialismo cubano

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Siccome l'URSS è caduta proprio perché hanno introdotto elementi di mercato, non è così semplice.
    Mercato nero parallelo, attenzione. Quello che fanno Cuba, Cina o Vietnam è l'esatto opposto.

  5. #25
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Socialismo cubano

    Citazione Originariamente Scritto da Spirdu Visualizza Messaggio
    Mercato nero parallelo, attenzione. Quello che fanno Cuba, Cina o Vietnam è l'esatto opposto.
    Quel mercato si è formato proprio per le riforme in senso capitalista di Krusciov, non è che si forma spontaneamente di per se'. Nel socialismo non ci sono i padroni che comandano, dunque serve motivazione e volontà agli operai per lavorare. Se invece che lavorare ti puoi fare il tuo garage in cui vendere i prodotti in nero o se invece nella società esistono persone che possono fare soldi velocemente grazie a piccole attività, non hai nessuna motivazione a lavorare per la comunità. Per questo è già pericoloso e problematico introdurre alcune agevolazioni per le PMI, figurarsi farlo in maniera indiscriminata. Queste cose sono ben chiare nei dibattiti su queste cose sia a Cuba che in Corea, molti compagni cubani hanno sollevato le stesse problematiche di cui sto parlando io.
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  6. #26
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Socialismo cubano

    Dogana di Cuba: tolleranza zero alle droghe

    Ancora una volta si tenta senza successo di vincolare l’Isola al traffico di stupefacenti.



    Dallo scorso 18 maggio, differenti media di comunicazione hanno manipolato la notizia del sequestro in Puerto Cristóbal, a Panamá, di 1517 pacchetti di droga (cocaina) in 46 valigette sportive in un contenitore con sacchi di carbone vegetale esportati da Cuba e destinati alla Turchia.


    I risultati preliminari dell’investigazione realizzata in territorio cubano e le opportune informazioni apportate dall’Unità di Controllo dei Contenitori e del Servizio Nazionale Aeronavale, tutti e due di Panama, hanno permesso di determinare che il riferito contenitore era arrivato al terminale del porto panamense di Manzanillo e quindi a quello di Cristóbal, con il sigillo collocato in Cuba, luogo d’origine del carico, e con tutta la documentazione che lo avallava in regola. Senza dubbio nel momento della scoperta del fatto si è potuto apprezzare che il sigillo era stato cambiato dopo l’introduzione della droga.

    La Dogana Generale della Repubblica lo ha spiegato offrendo un comunicato informativo.

    «Siamo in presenza di un modo d’operare usato internazionalmente dai narcotrafficanti e contiamo vari precedenti di casi simili, dato che non è la prima volta che hanno tentato senza successo di vincolare l’Isola con questo tipo di fatti.

    «Riaffermiamo che Cuba applica una politica di tolleranza zero alle droghe, ripudia e affronta con rigore qualsiasi manifestazione vincolata al traffico o consumo di queste sostanze e rafforza la cooperazione internazionale con organismi, paesi, agenzie e servizi che combattono questo flagello, ratifica il testo. Inoltre la Dogana ha affermato che continuano le investigazioni con un gruppo multidisciplinare.

    https://www.cubainformazione.it/?p=42713
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  7. #27
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Socialismo cubano

    Utilizzare di più l’industria nazionale e le sue potenzialità

    Riunione del Consiglio dei Ministri guidato dal suo Presidente, Miguel Díaz-Canel Bermúdez



    «Dobbiamo consolidare, avanzare e difendere di più l’industria nazionale e importare meno», ha considerato il 28 maggio il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, durante la riunione del Consiglio dei Ministri alla quale hanno partecipato in video conferenza le più alte autorità del Partito e del Governo di tutte le provincie e i municipi del paese, come informa il sito della Presidenza di Cuba.

    Riferendosi alla Fieria degli Affari realizzata in ExpoCuba, ha detto: «È un esempio che in questo paese si può fare qualsiasi cosa che ci proponiamo e a volte non conosciamo le produzioni che sviluppano le nostre imprese».

    Queste riflessioni le ha espresse il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri esaminando nei dettagli i principali aspetti che distinguono il comportamento del Piano dell’Economia alla fine d’aprile.

    Nella presentazione della relazione, il ministro d’Economia e Pianificazione, Alejandro Gil Fernández, ha spiegato che in aprile sono arrivati nel paese più di 450.000 visitatori e che questo ha rappresentato una crescita superiore al 13% paragonata con lo stesso periodo dell’anno precedente, ma che anche cosi non si ottiene quanto pianificato nel settore.

    Poi ha commentato che su 167 investimenti dei quali era previsto iniziare lo sfruttamento totale o parziale, sono stati conclusi solo 53.

    Tra i processi degli investimenti del periodo, ha segnalato il Terminale Multiproposito di Santiago de Cuba; la conclusione di 19 chilometri di reti e di 13 di tubi per migliorare il servizio di rifornimento dell’acqua; la riparazione di 16 vagoni ferroviari, con i quali si pongono a disposizione dell’economia 1770 tonnellate di carichi e la capacità per trasportare 14.000 passeggeri e altro.

    Al rispetto ha insistito che le analisi di questi temi devono essere sempre più profonde, in modo che si possa avere una conoscenza reale dei costi che presenta il paese e nel piano dell’economia gli investimenti pianificati non realizzati.

    Poi ha detto che, data la mancanza di rifornimenti avvenuta nel primo quadrimestre di alcuni prodotti d’alta domanda, l’economia ha sostenuto risorse d’importazione sia di alimenti che per il consumo umano come animale, che ha contribuito a una presenza maggiore di alcuni, come l’olio.

    Di fronte alla tensione per l’offerta di pollo e salsicce, per esempio, il Governo ha adottato temporaneamente un gruppo di misure per la vendita regolata, che permetta una maggior presenza nelle reti del commercio.

    Inoltre si distribuiscono le risorse che sono nel Piano per produrre e importare con priorità alimenti, medicinali e prodotti della linea economica.

    La ministro dell’Industria Alimentare, Iris Quiñones Rojas, ha indicato che si prevede d’incrementare le coperture nelle industrie alimentari locali e nella catena cubana del pane, così come sostenere il piano del commercio nel periodo estivo.

    «Abbiamo fatto un’analisi abbastanza dettagliata dei principali problemi per la realizzazione del Piano », ha considerato il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri «e adesso dobbiamo dare un seguito che permetta d’offrire informazioni alla popolazione sulle prospettive per migliorare la situazione attuale di un gruppo di produzione e rifornimenti».

    Inoltre ha considerato che nell’analisi del piano dell’economia si deve inserire anche il settore non statale, in maniera che si possa conoscere e valutare quello che ci sta apportando e qual’è la sua reazione con il settore statale, tra gli altri elementi.

    ORDINE URBANISTICO A VIÑALES

    Durante la riunione, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano Generale dell’Ordine Urbanistico per la località di Viñales, ubicata nella provincia di Pinar del Río, presentato da Samuel Rodiles Planas, presidente dell’Istituto di Pianificazione Fisica.

    Si tratta di un modello di ordine urbanistico che dà priorità al riscatto, la conservazione e la promozione dei valori di questo luogo singolare del paese, conosciuto come Monumento Nazionale dal 1979 e dichiarato nel 1999 “Paesaggio Culturale dell’Umanità”.

    In corrispondenza con le potenzialità del paese, il modello di ordine urbanistico garantisce uno sviluppo ordinato dal punto di vista funzionale, strutturale, morfologico e ambientale; risponde alle necessità della popolazione con un’adeguata destinazione zonale degli usi, l’utilizzo delle singolarità naturali e culturali tangibili e intangibili che lo distinguono, ed è conseguente con gli impegni di protezione e conservazione del patrimonio.

    Il Presidente Díaz-Canel lo ha definito un buon Piano d’Ordine, ed ha ricordato quello che il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, ha detto riferendosi alla necessità d’evitare a Viñales la distruzione delle sue attrazioni naturali che sono uniche e alle quali questo ordine contribuisce in gran misura.

    BIOCUBAFARMA: INDUSTRIA INSIGNE DEL PAESE

    Il ministro del Commercio Estero e l’Investimento Straniero Rodrigo Malmierca Díaz, ha presentato una relazione sull’investimento straniero, l’uso dei crediti esteri e le esportazioni el Gruppo delle Industrie Biotecnologica e Farmaceutica (BioCubaFarma), una priorità per lo sviluppo dl paese e in cui è urgente fare un salto per rafforzare i temi riferiti.

    Ha sottolineato che queste sono industrie d’elevata consonanza nella società, ed anche in settori come la salute pubblica, l’agricoltura e il turismo nei quali si danno passi che rafforzano la partecipazione del capitale straniero come vie per il loro sviluppo.

    «Come risultato delle azioni realizzate – ha indicato – è stata creata nella Zona Speciale di Sviluppo Mariel l’impresa mista Innovative Inmunotherapy Alliance, con una messa a fuoco verso l’investigazione lo sviluppo e il commercio di medicinali creati in Cuba per il beneficio di pazienti con il cancro;

    sono anche stati identificati affari da sviluppare con capitale straniero, che si trovano in differenti fasi di negoziato e identificazione d potenziali soci.

    Le misure d’indurimento del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal governo degli Stati Uniti – ha puntualizzato – pone difficoltà all’ottenimento dei finanziamenti esterni e questo incide nella soddisfazione con qualità e opportunità delle domande interne ed esterne dei prodotti e dei servizi delle imprese di BioCubaFarma.

    Rodrigo Malmierca Díaz ha ricordato che nel dicembre del 2018 è stata approvata la Strategia Integrale per l’Esportazione di Beni e Servizi nella quale sono state definite come principali linee di lavoro in BioCubFarma la confezione di una strategia finanziaria che permetta d’accedere a risorse che rendano possibile l’ottenimento delle materie prime nelle quantità e nel momento in cui si domandano, di potenziare gli investimenti nell’industria con preferenza nella Zona Speciale di Sviluppo Mariel e accelerare la realizzazione di nuovi investimenti e prodotti, tra l’altro.

    È stato riconosciuto che questo settore è un esempio nell’utilizzo del capitale umano come via per generare prodotti e servizi nuovi, che apportano entrate, captando know how e attraendo capitali senza vendere il paese. Inoltre è stata indicata l’importanza che ha per generare vincoli di produzione e stimolare lo sviluppo di altre attività.

    Eduardo Martínez Díaz, presidente di BioCubaFarma, ha spiegato che negli ultimi anni si nota una tendenza all’incremento delle esportazioni, e si realizza uno sforzo maggiore per differenziare i mercati. Ha aggiunto che una delle forze che distinguono il settore attualmente e che permetterà d’incrementare le esportazioni, radica nell’ottenimento di un gruppo di prodotti nuovissimi e unici a livello mondiale, che risolvono problemi associati alle principali cause di morte come il cancro e le malattie cerebro vascolari e neuro degenerative.

    Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha valutato l’alta incidenza di BioCubaFarma nelle esportazioni del paese, un’industria chiamata a una maggiore differenziazione dei suoi mercati e dei suoi prodotti.

    QUANDO MANCA IL CONTROLLO INTERNO

    Gladys Bejerano Portela, controllore generale della Repubblica, ha informato su due fatti con caratteristiche presumibilmente di disonestà.

    Il primo corrisponde al pagamento di salari senza copertura produttiva a dirigenti e lavoratori, emettendo ricevute fraudolente che non corrispondono ai risultati reali dell’impresa.

    La Controllore Generale ha richiamato l’attenzione sulla necessità d’approfondire costantemente la legittimità e l’autenticità delle operazioni contabili delle imprese, sia quelle in cui si nota un risultato esagerato dei piani che in quelle che non realizzano la pianificazione.

    «Il secondo fatto – ha segnalato – ha a che vedere con problemi d’attuazione etica, dato che si è scoperto che un locale di proprietà statale era occupato in qualità di casa senza la realizzazione del cambio di uso e senza la documentazione necessaria per questi casi. Questa è un’azione d’appropriazione indebita di mezzi e risorse dello Stato.

    Poi ha sottolineato che questi due fatti mettono in evidenza l’esistenza di debolezze nel funzionamento degli organi incaricati della direzione e della consulenza e che permettono l’adozione di decisioni che favoriscono l’adozione di decisioni che vanno oltre la facoltà dell’incarico.

    Il mandatario cubano ha indicato d’apprendere da questi casi tutte le esperienze possibili ed ha accentuato l’importanza di rinforzare i sistema di controllo interno nelle imprese e nella disciplina, così come la pianificazione del lavoro e dei metodi di direzione dei quadri, per evitare fatti di corruzione amministrativa.

    APPLICAZIONI GEOSPAZIALI DI FATTURA NAZIONALE

    Un riassunto sul potenziale scientifico tecnologico di cui dispone GeoCuba per generare informazioni geospaziali e sviluppare piattaforme informatiche associate a questo è stato presentato dal direttore generale di questo gruppo di imprese, Eladio Fernández Cívico.

    Si tratta di progetti differenti che si realizzano nelle 12 imprese che formano il gruppo ed hanno relazione con ambiti così diversi come i supporti geodesici e di telescoperta spaziale, per realizzare sollevamenti aereo-cartografici, la modellazione di superfici in tecnología 3D e studi marini.

    Inoltre partendo dalle tecnologie della telescoperta sono stati sviluppati servizi come il controllo aereo dei disastri e delle reti tecniche, lo stato delle vie, i difetti delle opere e la documentazione .

    Tra i lavori sviluppati con i più diversi settori e organismi è stato segnalato il Sistema Informativo del Catasto Nazionale (Siscat), che permette di gestire dati e descrizioni dei beni immobili urbani e rurali.

    La ministro di Scienza, Tecnologia e Ambiente, Elba Rosa Pérez Montoya, ha valutato che il Gruppo delle Imprese GeoCuba costituisce l’esempio che sì che si può avanzar nella chiusura del ciclo d’investigazione, senza tralasciare la formazione delle risorse umane e mettendo in evidenza una relazione molto fluida con le università.

    Su questo tema, il Presidente dei Consigi di Stato e dei Ministri ha segnalato l’importanza delle piattaforme informatiche di GeoCuba, che si possono applicare in diversi scenari da ministeri, istituzioni e nel sistema cubano delle imprese, contribuendo in gran misura al processo d’informatizzazione della società cubana.

    https://www.cubainformazione.it/?p=42995
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  8. #28
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Socialismo cubano

    Dichiarazione del Governo Rivoluzionario

    Il Governo Rivoluzionario della Repubblica di Cuba condanna nei termini più energici le misure annunciate dal Governo degli Stati Uniti il 4 giugno del 2019 con le quali indurisce il blocco economico imposto a Cuba da più di 60 anni, con un costo per l’economia cubana che nel 2018 ha superato i 134.000 milioni di dollari a prezzo corrente e la cifra di 933.000 milioni di dollari, considerando il calo del cambio del dollaro di fronte al valore dell’oro nel mercato internazionale.

    Come si è saputo, con questa scalata vigente dal 5 giugno, si rinforzano ancora di più le dure restrizioni che i cittadini statunitensi già soffrono per viaggiare a Cuba, si aggiungono proibizioni assolute per imbarcazioni di ogni tipo provenienti dagli Stati Uniti e si proibisce immediatamente alle navi da crociera di visitare il nostro paese.

    La pretesa continuata è strappare concessioni politiche alla nazione cubana con l’asfissia dell’economia e il danno a livello della popolazione In questo caso particolare le misure cercano anche d’impedire che il popolo degli Stati Uniti conosca la realtà cubana e respinga l’effetto della propaganda di calunnie che si fabbrica ogni giorno contro il nostro paese.

    Sono azioni che disprezzano l’opinione della maggioranza degli statunitensi il cui interesse per conoscere Cuba ed esercitare il loro diritto di viaggiare è stato dimostrato dai 650.000 che ci hanno visitato nel 2018 assieme a mezzo milione di cubani residenti negli Stati Uniti.

    Il 17 aprile scorso l’assessore alla Sicurezza Nazionale John Bolton, in occasione di uno show anticubano che contava con la partecipazione dei mercenari sconfitti a Playa Girón e dei familiari degli sbirri della tirannia di Fulgencio Batista, aveva avvisato che il suo Governo avrebbe ristretto i viaggi non familiari a Cuba. Si sa che questo individuo è riuscito a impadronirsi della politica estera degli Stati Uniti verso l’emisfero occidentale e questo costituisce la minaccia principale alla pace e alla stabilità di tutta la regione.

    Gli Stati Uniti promuovono senza pudore la Dottrina Monroe, con la quale pretendono negare l’uguaglianza sovrana e il diritto alla libera determinazione di tutte e ognuna delle nazioni dell’emisfero.

    Le recenti aggressioni a Cuba usano nuovi pretesti come argomenti.
    Il più noto è la calunniosa accusa che Cuba interviene militarmente in Venezuela, menzogna respinta pubblicamente con forza dal Governo cubano.

    Giungono alla mancanza di scrupoli di proporre a Cuba di tradire le sue convinzioni e i suoi principi, che hanno accompagnato la politica estera della Rivoluzione cubana, in cambio di promesse di negoziati o di alleviare le misure draconiane e criminali che formano il blocco economico.

    La solidarietà di Cuba con il Presidente Costituzionale Nicolás Maduro Moros, la Rivoluzione bolivariana e chavista e l’unione civico-militare del suo popolo non sono negoziabili. I circa 20.000 collaboratori cubani che in maniera volontaria e abnegata prestano servizio sociali in questo paese, la maggior parte nel settore della salute, resteranno lì sino quando li accoglierà il popolo venezuelano, cooperando con questa fraterna nazione.

    Per i cubani il tradimento non è un’opzione. Non siamo ingenui, sono già 150 anni di ardua lotta per la nostra indipendenza dovendo affrontare dal primo giorno le ambizioni egemoniche dell’imperialismo nordamericano.

    Cuba non si lascia intimorire nè distrarre dai suoi impegni essenziali e urgenti dello sviluppo della nostra economia e della costruzione del socialismo. Strettamente uniti saremo capaci d’affrontare le avversità più difficili.

    Non potranno asfissiarci e non potranno fermarci!

    L’Avana , 5 giugno 2019

    https://www.cubainformazione.it/?p=43075
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  9. #29
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Socialismo cubano

    La mentalità importatrice accomoda e frena l’iniziativa e la creatività

    Dobbiamo mettere le risorse nella produzione e toglierle dalle importazioni, ha detto Alejandro Gil, ministro di Economia e Pianificazione, nella conferenza magistrale con la quale ha inaugurato l’8º Congresso dell’Associazione Nazionale degli Economisti e dei Ragionieri di Cuba.

    Yisel Martínez García e Nuria Barbosa León 14 giugno 2019

    La mentalità importatrice accomoda e frena l’iniziativa e la creatività. Photo: Granma
    «Dobbiamo mettere risorse nella produzione e toglierle dalle importazioni e questo è un problema di struttura e disponibilità. Ottenerlo dipende dal lavoro che si fa dalla base e in questo gli economisti hanno un ruolo fondamentale», ha detto Alejandro Gil, ministro d’ Economia e Pianificazione, nella conferenza magistrale che h inaugurato l’8º Congresso dell’Associazione Nazionale degli Economisti e dei Ragionieri di Cuba (ANEC), che si svolgerà sino al 14 giugno nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana.

    Gil ha assicurato che molti beni si potrebbero produrre .

    «L’economia si è accomodata all’importazione e ne stiamo pagando il prezzo.

    L’esempio lo vediamo con gli alimenti. Quello che dobbiamo fare è consolidare la produzione nazionale».

    «Nello scenario attuale, ha aggiunto, dobbiamo smettere d’applicare concetti tradizionali. Le importazioni provocano due fenomeni: il primo è che non si sviluppa l’industria e il secondo che si fanno debiti al di là delle possibilità che ha l’economia di saldarli.

    Per rovesciare questa realtà, Gil ha spiegato che è molto importante realizzare vincoli di produzioni di qualità, una migliore gestione delle imprese, uno sviluppo locale reale e soprattutto guardare ai lati», ha raccomandato.

    «Utilizzare le risorse naturali, ha detto, permetterà di vedere con l’occhio buono la produzione nazionale e guardare l’importazione come un ultimo passo. Cambiare questo cammino non è impossibile. Noi che lavoriamo in questo settore dobbiamo capire che siamo al fronte della battaglia per far sì che l’economia di questo paese sia prospera e sostenibile. Si deve cambiare la mentalità, questo è il cammino da seguire per far sì che l’economia, oltre che resistere, facci sviluppare il paese», ha concluso il Ministro.

    Le importazioni di alimenti costano all’economia cubana più di 2000 milioni di dollari l’anno.

    Sono state applicate alternative per riscattare gli impianti di bio fertilizzanti e bio plaghicidi, accrescere la produzione di mangimi partendo dalle piante proteiche e assicurare vari progetti di investimenti straniero per la produzione dei polli e dei maiali nel paese.

    I risultati delle coltivazioni come il riso e i fagioli hanno permesso di sostituire buona parte delle importazioni.

    Recentemente si è svolto il Primo Seminario sulla Produzione degli Alimenti con più Scienza.

    Miguel Díaz- Canel ha partecipato alla chiusura ed ha disapprovato la mentalità importatrice «che accomoda e frena l’iniziativa e la creatività ».

    La mentalità importatrice accomoda e frena l?iniziativa e la creatività ? Cuba ? Granma - Organo ufficiale del PCC
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  10. #30
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Socialismo cubano

    Cosa siamo andati a cercare in Africa noi cubani

    I 385.908 combattenti cubani che hanno combattuto in Africa non lo hanno fatto alla ricerca di gloria personale o di ricchezze. Li muoveva solo il desiderio d’essere utili, fedeli alla Rivoluzione, essere all’altezza del tempi in cui stavano vivendo.

    Raúl Antonio Capote 14 giugno 2019

    Una calda mattina dell’ottobre del 1983, un gruppo di giovani si concentrò di fronte al Comitato Militare di Piazza della Rivoluzione a L’Avana. Il motivo della presenza di quei ragazzi, la maggioranza ancora imberbe, era andare in Angola come volontari.

    Gli aspiranti a combattenti internazionalisti avevano cominciato ad arrivare dalle prime ore della mattina. Scherzi, aneddoti e commenti colorivano l’attesa, mentre si raccontavano episodi d’eroismo e combattimento, la maggioranza frutto dell’immaginazione giovanile e dei desideri che li animavano di emulare con la storia, i loro genitori e i loro nonni.

    Nelle prime ore della mattina cominciarono ad arrivare i lavoratori e i funzionari del Comitato Militare che, stupiti commentavano la presenza di tanti ragazzi.

    Un ufficiale funzionario del Comitato salutò i presenti e chiese che organizzassero un poco la fila, che si formò lungo il marciapiede.

    Gli echi dell’eroica difesa di Cangamba erano stati il detonatore; non si conosceva ancora bene quello che era accaduto, ma si raccontavano storie che superavano la leggenda dei 300 spartani delle Termopili.

    CANGAMBA

    Dal 2 al 10 agosto del 1983 furono assediate e attaccate le posizioni difese dai combattenti internazionalisti cubani e dalle Forze Popolari di Liberazione dell’Angola (Fapla) nel paese di Cangamba.

    In questa località della provincia di Moxico s’incontravano la 32ª Brigata di Fantería Leggera (BIL) delle Fapla e un gruppo di consulenti

    Per le Fapla, le forze presenti a Cangamba erano almeno 818 soldati, molti con una scarsa preparazione per il combattimento. 82 combattenti internazionalisti formavano la consulenza cubana.

    Una volta iniziati i combattimenti, il 2 agosto del 1983 i capi cubani inviarono un rinforzo e la presenza cubana s’incrementò con 184 soldati.

    In totale, i difensori di Cangamba contavano su 18 pezzi d’artiglieria e mortai di piccolo calibro e 36 installazioni GRD-1P con poche munizioni.

    Per la parte sudafricana, anche se non c’erano forze di fanteria presenti nel terreno, erano presenti specialisti d’artiglieria, intelligenza puntatori per l’aviazione, ossia più o meno un battaglione. Inoltre c’erano piccole unità. C’erano le piccole unità del Battaglione Bufalo che contava con l’esperienza di azioni congiunte con la Unita, che aveva più di 3.000 uomini.

    Morino in combattimento 18 cubani e 27 furono feriti.

    Le Fapla contarono 60 morti e 117 feriti. L’85 % dei rifugi furono danneggiati o distrutti. Si contarono 401 resti di granate di mortaio disperse nella posizione difesa, alle quali si sommarono 1300 frammenti di proiettili anti carro e di missili

    GRAD-1P. Si è calcolato che per lo meno 1.500 proiettili d’artiglieria erano esplosi nelle posizioni difese dai cubani.

    UN POCO DI STORIA

    Gli aspiranti internazionalisti nell’attesa parlavano di Kifangondo, della bravura dimostrata dai cubani e dagli angolani della fuga rapida del nemico che pochi giorni prima della battaglia aveva dichiarato: «La colazione a Caxito, il pranzo a Cacuaco e la cena a Luanda», ma che aveva solo morso la polvere

    della sconfitta.

    Kifangondo, Cangamba e Cuito Cuanavale sono passati alla storia come

    «spazi indimenticabili nella sensibilità patriottica dei cubani», ma mancavano ancora degli anni per la vittoria di Cuito Cuanavale, che cambiò per sempre la storia dell’Africa, ponendo fine all’obbrobrioso regime del Apartheid, ma quei combattimenti sferrati dagli internazionalisti cubani, dai soldati volontari della terra di Martì e di Fidel, riempivano d’orgoglio le nuove generazioni che sognavano di contribuire a «saldare il debito con l’Africa».

    Maestri, medici, costruttori, ingegneri, centinaia di migliaia di cubani, hanno realizzato missioni internazionaliste in Africa. Il 23 maggio del 1963, con un aereo della Cubana de Aviación, 29 medici, quattro dentisti, 14 infermieri e sette tecnici della salute raggiungessero l’Algeria.

    Inziava così la prima missione internazionalista cubana in Africa nella storia della Rivoluzione, una collaborazione che non si è mai interrotta in tutti questi anni e che ha contribuito a salvare migliaia di vite, a alfabetizzare,

    a costruire, a seminare, a difendere con il sangue l’indipendenza del continente. Più di 34.000 tecnici di livello medio e universitario provenienti dall’Africa si sono laureati e diplomati in Cuba negli ultimi decenni e attualmente vi studiano altre migliaia di giovani.1

    LE MISSIONI INTERNAZIONALISTE MILITARI

    Un contingente militare cubano, formato da 685 soldati con i loro mezzi raggiunse la nazione africana tra il 21 e il 29 ottobre del 1963, in aiuto alla nascente Repubblica Algerina Democratica e Popolare, dopo l’arrivo del personale della sanità.

    Cuba inviò 746 combattenti, rispondendo alla richiesta d’aiuto del Governo siriano dopo il fallimento dell’offensiva scatenata da Egitto e Siria il 6 ottobre del 1973, per cercare di recuperare i territori occupati da Israele durante la Guerra dei sei giorni, nel giugno del 1967. Con i militari cubani si formò un Reggimiento di Carri Armati che poi si unì alla 47ª Brigata di Carri Armati cubano-siriana.

    In Angola, l’Operazione Carlotta impegnò da agosto del 1975 a maggio del 1991, quando ritornò a Cuba l’ultimo gruppo di combattenti.

    Fu la risposta del Governo Cubano alla richiesta d’aiuto del leader storico del Movimento per la Liberazione dell’ Angola (MPLA) Agostinho Neto, dopo l’aggressione perpetrata dal Regime del Apartheid sudafricano e i suoi alleati interni e esterni, per impedire l’indipendenza della nazione africana, distruggere il MPLA e occupare il paese.

    In totale parteciparono alle missioni in Angola 337.033 militari e 50.000

    collaboratori civili. Un contingente militare cubano fu destinato nella

    regione di Punta Negra, Repubblica del Congo, con la missione d’agire come appoggio delle truppe che dovevano difendere Cabinda (in Angola),se fosse stato necessario.

    «I popoli dell’Angola e di Cuba sono fratelli sotto tutti gli aspetti e per questo staremo sempre l’uno a lato dell’altro (…) Nei tempi buoni e nei tempi cattivi e per sempre. Noi riporteremo solamente l’amicizia indistruttibile di questo grande popolo e i resti dei nostri morti»2.

    In codice si chiamava Operazione Baraguá,e cominciò nel gennaio del 1978 questa missione internazionalista militare in Etiopia, quando giunsero in questo paese le prime truppe cubane per affrontare l’aggressione delle forze armate della Somalia, iniziata nel luglio del 1977.

    La missione si prolungò sino a settembre del 1989 e vi parteciparono 41.730 militari cubani.

    In tutte queste missioni intervennero 385.908 combattenti cubani, e tra loro ne morirono 2398, compiendo il loro dovere internazionalista.

    I cubani non hanno portato via niente dall’Africa, saccheggiata una e un’altra volta dalle potenze straniere; siamo andati là rispondendo alle richieste dei suoi popoli, compiendo quello che consideriamo un sacro dovere.

    Le migliaia di combattenti che hanno lottato in Africa non cercavano la gloria personale, né ricchezza alcuna, non li muoveva altro desiderio che essere utili, essere fedeli alla Rivoluzione e stare all’altezza dei tempi in cui è toccato loro vivere

    LA GLORIA CHE ABBIAMO VISSUTO

    È difficile comprendere oggi, dopo tanti anni trascorsi, in questi nuovi tempi che corrono, come dei giovani in piena e vitale giovinezza potevano essere disposti a dare tutto, anche la vita, per persone che vivevano a migliaia di chilometri di distanza, abbandonare la sicurezza della casa, affrontare la lontananza, le malattie, la fatica e la morte.

    Che cosa rendeva possibili quelle azioni di assoluto disinteresse? Quei giovani che oggi pettinano capelli bianchi non erano stati né sulla Sierra Maestra né a Playa Girón, non avevano vissuto i giorni della Crisi d’Ottobre, della campagna d’Alfabetizzazione.

    Quei giovani in quella fila del Comitato Militare di Piazza della Rivoluzione e di altri centinaia di Comitati militari in tutto il paese, in quei giorni del 1983 e per molti altri anni, non erano fanatici né agnellini addomesticati; erano ragazze e ragazzi nati con la Rivoluzione e li muoveva la convinzione più profonda che era un dovere ed erano orgogliosi di coloro che combattevano e davano la vita in terra africana e non volevano restare indietro.

    Non potevano restare indietro.

    Quel giorno ero là tra loro e li ho visti piangere perchè non erano stati ammessi, perché venivano respinti. Non si potevano selezionare tutti, com’è logico e niente li consolava, né la promessa di altre missioni nè il richiamo a realizzare il dovere quotidiano nella nostra terra.

    Volevano andare a incontrarsi con la storia!

    Cosa siamo andati a cercare in Africa noi cubani ? Cuba ? Granma - Organo ufficiale del PCC
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

 

 
Pagina 3 di 4 PrimaPrima ... 234 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 01-08-10, 10:25
  2. il regime cubano ha le ore contate
    Di democratico nel forum Politica Estera
    Risposte: 20
    Ultimo Messaggio: 22-04-09, 14:16
  3. Il Responso Del Popolo Cubano: Il Socialismo E' Intoccabile!
    Di soviet999 nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 124
    Ultimo Messaggio: 03-07-02, 23:25

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito