immortalità degli dei

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Le nove Telchine dalla testa di cane e dalle mani a forma di pinne, figlie del Mare, nacquero a Rodi dove fondarono le città di Camiro, Ialiso e Lindo; di lì emigrarono a Creta che abitarono per prime. Rea affidò alle loro cure Posidone bambino, e per lui esse forgiarono il tridente così come, molto tempo prima, avevano forgiato per Crono il falcetto con cui egli castrò il padre suo Urano; e furono inoltre le prime a scolpire simulacri degli dèi.
Zeus decise tuttavia di distruggerle con un diluvio poiché avevano esercitato la loro malefica influenza sul tempo facendo alzare nebbie mediante magia e disseccando le messi con zolfo e acqua dello Stige. Avvertite da Artemide le Telchine si rifugiarono oltre mare: alcune in Beozia, dove edificarono il tempio di Atena a Teumesso, altre a Sicione, altre in Licia, altre ancora a Orcomeno, dove si trasformarono nei cani che sbranarono Atteone. Ma il diluvio di Zeus raggiunse e sommerse le Telchine di Teumesso; Apollo, in veste di lupo, distrusse le Telchine della Licia, benché esse cercassero di placarlo edificando un nuovo tempio; e non si ebbe più notizia delle Telchine di Orcomeno. Corre voce tuttavia che alcune di loro vivano ancora a Sicione.

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Ci troviamo in Guatemala, al cospetto del Dio Camazotz.
Chi accosta Batman al Dio non capisce un cazzo.
Batman è un pupazzo inventato dal popolo più stupido che esista sulla faccia della terra, che ha reso ancora più stupidi i bambini che senza questi fantocci sarebbero invece intelligentissimi.
La sete di Sangue di Camazotz ha decimato i Maya, la moltiplicazione dei sacrifici umani ha ingrassato la terra e l'ha resa più fertile. Ancora oggi il Dio viene onorato in quei luoghi.
Il Fallo è il suo pugnale, a ricordare che Sangue e Sperma sono liquidi vitali ma anche mortali.

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Una perla etrusca a Montereggi
La lastra in terracotta di 2.500 anni che raffigura il volto di Artemide, la dea greca della caccia, ritrovata a Montereggi: risale al quarto secolo avanti Cristo
Paolo Santini
MONTELUPO. Il ritrovamento archeologico più importante degli ultimi decenni in tutto il medio Valdarno ha un volto: è quello soave di Artemide, la dea greca della caccia, figlia nientemeno che di Zeus e Latona, nonché sorella di Apollo, signora della natura selvaggia, della vegetazione, degli animali, della luna, protettrice delle partorienti. La lastra in terracotta raffigurante una testa di donna velata, in altorilievo, incorniciata da foglie di acanto, è stata rinvenuta il 22 settembre durante lo scavo di una cisterna, a 7 metri e mezzo di profondità, in un'abitazione dell'insediamento etrusco di Montereggi, sulle alture dominanti la valle dell'Arno a Capraia e Limite. Autore del ritrovamento, il prof Pino Fenu dell'Università di Siena, coadiuvato dal gruppo archeologico di Montelupo e dai professionisti della Coop Ichnos in uno scavo coordinato dal Museo archeologico di Montelupo. L'immagine femminile ha i capelli raccolti sulla fronte, e possiamo notare in evidenza 2 orecchini e 1 collana, tipico dell'impostazione di terrecotte architettoniche realizzate secondo modelli già noti nel V secolo A.C. In realtà l'immagine di Montereggi sarebbe databile attorno alla metà del IV secolo A.C., come dice il direttore del Sistema Museale di Montelupo Fausto Berti. «La lastra, che giaceva in fondo alla cisterna, collocata sopra un letto di ciottoli bianchi e protetta da pietre - ha detto raggiante Berti - era stata deposta secondo un rito propiziatorio che avrebbe avuto la funzione di proteggere l'acqua contenuta nella cisterna stessa. Le pietre hanno protetto il manufatto, ed è per questo che lo abbiamo rinvenuto pressoché integro. Un riscontro importantissimo lo abbiamo trovato nel Museo gregoriano etrusco, a Roma, dove è conservata una lastra simile a questa proveniente da un tempio di Cerveteri. Diverse indicazioni poi fanno pensare a un prodotto artistico della Magna Grecia; nel contesto di scavo sono state ritrovate brocche di età ellenistica, e il misterioso Olifante in terracotta. La lastra quadrangolare faceva parte di una decorazione più imponente fissata sull'architrave del tetto di un tempio e il fatto che il volto sia ruotato a sinistra chiarisce che era stata fabbricata per essere posta in posizione frontale». Da Artemide avrebbero preso il nome gli Artemini, gli etruschi di Artimino, nel cui territorio era compresa Montereggi. Sul colle di Montereggi, lo ricordiamo, furono riportati alla luce - attraverso 4 campagne di scavo fra 1982 e 1985 - i resti di un insediamento etrusco abitato almeno dall'epoca Arcaica (VI secolo a.C.) fino all'epoca Ellenistica (fine IV-II secolo a.C.), legato a strutture portuali situate in prossimità dell'Arno ed al centro di un imponente sistema viario. Le abitazioni erano dislocate sulle pendici dell'altura, mentre la spianata sulla cima del poggio era riservata ad edifici di culto, circostanza confermata in questi giorni dallo scavo in corso, iniziato nel 2004. «Abbiamo rinvenuto - ha concluso Berti - le poderose fondazioni di un tempio riferibile al periodo ellenistico, un edificio che aveva un tetto con spiovente di 10 metri. A quel tempio era destinata la decorazione in terracotta». Dopo 2.500 anni dunque l'Artemide di Montereggi trasloca, e il Museo archeologico di Montelupo sarà la sua nuova casa. E lo scavo continua. https://iltirreno.gelocal.it/

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Eccezionale scoperta ad Altilia, portato alla luce un tempio del I secolo

https://quotidianomolise.com/eccezionale-scoperta-ad-altilia-portato-alla-luce-un-tempio-del-i-secolo/?fbclid=IwAR38IqkN6zdCTlc52IxpV2yi4vgN1orU1cwXT9aC dbtJsVLgR63qIa2LJEE

[Geralt di Rivia]

Se non sbaglio però le divinità greche non hanno bisogno di mangiare per non invecchiare a differenza degli dei vichinghi.

Mi puoi consigliare libri che parlano di queste religioni, mi vanno bene anche romanzi se vuoi.

[sideros]

Se non sbaglio però le divinità greche non hanno bisogno di mangiare per non invecchiare a differenza degli dei vichinghi.

Mi puoi consigliare libri che parlano di queste religioni, mi vanno bene anche romanzi se vuoi.

Essenzialmente cerco di approfondire i miti greco-italici- romani e mi rivolgo ai testi classici di Virgilio, Ovidio, Robert Graves, Apuleio ecc.

[sideros]

Da Ereticamente: https://www.eticamente.net/47768/tut...LllZfrkzZzDQJM
“Tutto è pieno di dèi”: gli spiriti di natura e come percepirli

[sideros]

Zagreo figlio di Zeus venne rapito dai Titani che lo odiavano.
Lo divorarono vivo, ma Athena interruppe l'orrendo banchetto e portò il cuore di Zagreo a Zeus che rigenerò suo figlio nel corpo di Semele, incenerì i Titani e da quelle ceneri nacque il genere umano….

[emv]

Zagreo figlio di Zeus venne rapito dai Titani che lo odiavano.
Lo divorarono vivo, ma Athena interruppe l'orrendo banchetto e portò il cuore di Zagreo a Zeus che rigenerò suo figlio nel corpo di Semele, incenerì i Titani e da quelle ceneri nacque il genere umano….

Studiando il tema della coscia di Zeus, è molto interessante notare che il Femore, l'osso della coscia, potrebbe derivare il suo etimo dal greco PHYO in latino FEO, "cresco" da cui "Feto". https://www.etimo.it/?term=femore Il mito di Zagreo secondo me conferma che l'etimologia sia quella giusta e, a questo punto, anche Fanciullo potrebbe derivare dallo stesso etimo.


Le parole dei miti vanno tradotte costantemente con l'etimologia e comparando con altre scienze e conoscenze appiaono come esposizioni molto serie e tutt'altro che strane favole. E una cosa che mi ha sempre appassioato questa dei miti

[sideros]

Mosaico “Venere e i centauri”
Casa di Anfitrite, Bulla Regia,
Tunisia.
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https://pin.it/h3ickufixstdpf
#thegothicharmoftheruins