Una fusione Fca-Renault? Nascerebbe il primo gruppo al mondo

[Murru]

La fusione tra Nissan-Renault e Fca cambierebbe decisamente i rapporti di forza nel mondo dell’auto. Andrebbe a formarsi un gruppo in grado di primeggiare, più di quanto non faccia già oggi, con la galassia Volkswagen e Toyota. Vediamo perché: gli alleati Renault-Nissan-Mitsubishi vendono oggi 10 milioni di auto all’anno, sono appena sopra Toyota (9,5 milioni) e appena sotto Volkswagen (11 milioni). L’integrazione con Fca porterebbe alla creazione di un colosso da 15,6 milioni di auto all’anno. E ai 50 miliardi di euro di capitalizzazione del mercato attuale dell’Alleanza franco-giapponese, si andrebbero ad aggiungere i 20 miliardi di euro di Fca.

Il vantaggio sarebbe enorme per tutti gli attori di questo eventuale patto. Fca avrebbe l’occasione di uscire dall’impasse seguita alla morte di Marchionne. L’azienda sembra cristallizzata e l’unico sussulto in questi ultimi mesi è stata la vendita di Magneti Marelli. La fusione con i franco-nipponici permetterebbe di affacciarsi finalmente anche sul mercato dell’elettrico sfruttando una tecnologia che fino ad oggi Fiat Chrysler Automobiles ha probabilmente sottostimato. Se non addirittura avversato. Ma certamente sviluppato pochissimo. Difficilmente una fusione con il gruppo Psa (sulla quale quasi tutti scommettevano fino all’altro ieri) avrebbe portato tanto: anzi, si sarebbe generata una sovrapposizione di modelli difficilmente gestibile sul mercato. Resta da capire che cosa succederà ora a Torino prima di chiudere il patto. I marchi (Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Jeep, Abarth, Maserati, Ferrari) resteranno tutti in portafoglio o sono previste cessioni? I rumors non mancano, ma si vedrà.

Sull’altra sponda, Nissan-Renault-Mitsubishi troverebbero nel gruppo guidato da Mike Manley un’ulteriore strada sgombra verso gli Stati Uniti (se non altro in termini di rete commerciale) e consoliderebbero la leadership di Jean-Dominique Senard, al vertice dopo l’arresto del potente Carlos Ghosn per appropriazione indebita (che però molti identificano come il deus ex machina di questa operazione: ci lavorava, pare, già da qualche anno). Senard, subito dopo il suo insediamento,si era dichiarato disponibile ad alleanze e acquisizioni. Tra non molto potrà dunque appuntarsi la prima medaglia al petto.

Una fusione Fca-Renault? Nascerebbe il primo gruppo al mondo - Corriere.it

[Murru]

Altro che asse franco-tedesco. Nascerebbe in questo modo un asse franco-italiano, detentore del primo gruppo automobilistico al mondo.

[Condor]

Quando aziende automoblistiche, banche, assicurazioni, aziende del settore della distribuzione... si accorpano, significa che inizia a non esserci più spazio per tutti sul mercato, malgrado sfioriamo la cifra di una popolazione globale di consumatori di quasi 8 miliardi di persone. Nel 1957 eravamo circa 3 milardi di persone, eppure c'era spazio per tante aziende che operavano singolarmente sul mercato, tante aziende che occupavano centinaia di migliaia di persone.
Le aziende si accorpano, sarà anche una politica vincente, perché dicono che in tal modo è più improbabile la capitolazione, ma ciò che sta diventando un'anomalia è che la crescente popolazione ha sempre meno soldi per acquistare i prodotti dei colossi del mercato, malgrado il loro accorpamento per contenere i costi di produzione e rendere accessibili i prodotti sul mercato.
L'accorpamento di aziende per contenere i costi, è il dogma neoliberista del XXI secolo. Sembra vivere un nascente Kolchoz di sovietica memoria tra le fila neoliberiste sempre più sfiancate dall'avidità dei suoi stessi elementi.
Tra non molti anni avremo una sola fabbrica mondiale di automobili, tanto che il mercato si sarà contratto, una sola banca, un solo venditore in e-commerce... il problema sarà trovare chi comprerà i loro beni.

[Italoborsoi]

Quando aziende automoblistiche, banche, assicurazioni, aziende del settore della distribuzione... si accorpano, significa che inizia a non esserci più spazio per tutti sul mercato, malgrado sfioriamo la cifra di una popolazione globale di consumatori di quasi 8 miliardi di persone. Nel 1957 eravamo circa 3 milardi di persone, eppure c'era spazio per tante aziende che operavano singolarmente sul mercato, tante aziende che occupavano centinaia di migliaia di persone.
Le aziende si accorpano, sarà anche una politica vincente, perché dicono che in tal modo è più improbabile la capitolazione, ma ciò che sta diventando un'anomalia è che la crescente popolazione ha sempre meno soldi per acquistare i prodotti dei colossi del mercato, malgrado il loro accorpamento per contenere i costi di produzione e rendere accessibili i prodotti sul mercato.
L'accorpamento di aziende per contenere i costi, è il dogma neoliberista del XXI secolo. Sembra vivere un nascente Kolchoz di sovietica memoria tra le fila neoliberiste sempre più sfiancate dall'avidità dei suoi stessi elementi.
Tra non molti anni avremo una sola fabbrica mondiale di automobili, tanto che il mercato si sarà contratto, una sola banca, un solo venditore in e-commerce... il problema sarà trovare chi comprerà i loro beni.

Uno dei caratteri che ha trasformato nel tempo il mercato automobilistico da mercato di libera concorrenza (per dire in Italia agli inizi del 1900 c'erano più di 1000 aziende , da minime a grandi) in un classico oligopolio , è stata l'enorma difficoltà che via via si è creata per entrarci (in questo mercato).Da dove si è generata questa difficoltà ?
Essa è nata dalla progressiva continua evoluzione dei motori endotermici , via via perfezionatosi , e la cui tecnologia ha costituito il patrimonio tecnico delle aziende.
Da notare che i motori a scoppio , endotermici , con i loro tanti punti di attrito , non hanno ancora raggiunto la perfezione massima.
Ora , si parla sempre più di motore elettrico.
Esso ha una caratteristica : esiste dalla fine del 1800 , ed ha raggiunto la perfezione assoluta , avendo un rendimento quasi del 100% grazie all'assenza dei punti di attrito , che si limitano praticamente al punto di scorrimento del rotore.
Il tutto assieme ad una semplicità di costruzione iincredibile.
Questo cosa significa ?
Significa che teoricamente chiunque , oggi , potrebbe entrare nel mercato delle automobili , non esistendo segreti complessi appunto per la costruzione di un motore perfetto.
In pratica diventerebbe un mercato di libera concorrenza di nuovo , dove migliaia di artigiano potrebbero avere un loro marchio automobilistico , un poco simile al mercato di tanti prodotti manufatturieri dove l'entrata nel mercato è semplice , mancando ostacoli e segreti tecnici , vedi scarpe , vestiti , piuttosto che tanti prodotti alimentari.
A volte penso a questi aspetti , (dello sviluppo dell'auto elettrica) , che sarebbero una vera rivoluzione nel mondo industriale.

[Condor]

Uno dei caratteri che ha trasformato nel tempo il mercato automobilistico da mercato di libera concorrenza (per dire in Italia agli inizi del 1900 c'erano più di 1000 aziende , da minime a grandi) in un classico oligopolio , è stata l'enorma difficoltà che via via si è creata per entrarci (in questo mercato).Da dove si è generata questa difficoltà ?
Essa è nata dalla progressiva continua evoluzione dei motori endotermici , via via perfezionatosi , e la cui tecnologia ha costituito il patrimonio tecnico delle aziende.
Da notare che i motori a scoppio , endotermici , con i loro tanti punti di attrito , non hanno ancora raggiunto la perfezione massima.
Ora , si parla sempre più di motore elettrico.
Esso ha una caratteristica : esiste dalla fine del 1800 , ed ha raggiunto la perfezione assoluta , avendo un rendimento quasi del 100% grazie all'assenza dei punti di attrito , che si limitano praticamente al punto di scorrimento del rotore.
Il tutto assieme ad una semplicità di costruzione iincredibile.
Questo cosa significa ?
Significa che teoricamente chiunque , oggi , potrebbe entrare nel mercato delle automobili , non esistendo segreti complessi appunto per la costruzione di un motore perfetto.
In pratica diventerebbe un mercato di libera concorrenza di nuovo , dove migliaia di artigiano potrebbero avere un loro marchio automobilistico , un poco simile al mercato di tanti prodotti manufatturieri dove l'entrata nel mercato è semplice , mancando ostacoli e segreti tecnici , vedi scarpe , vestiti , piuttosto che tanti prodotti alimentari.
A volte penso a questi aspetti , (dello sviluppo dell'auto elettrica) , che sarebbero una vera rivoluzione nel mondo industriale.

Analisi ineccepibile, ma resta il fatto che il continuo incremento demografico e la super-organizzazione industriale taglierà fuori dal mercato dei consumi gran parte della popolazione mondiale, di conseguenza un cospicuo numero di aziende, anche di grandi dimensioni, saranno costrette a chiudere. Sarà l'effetto boomerang di una globalizzazione desiderata senza regole, per creare volutamente caos.

[animal]

La notizia della dismissione, perche' trattasi di dismissione degli ovini torinesi, del settore auto era gia' stata preventivata da tempo, da quando hanno deciso di seppellire la Punto e non rimpiazzarla.
Dicevo per fare un favore ai tedeschi o ai francesi.
Hanno vinto i secondi.
Salutiamo la scomparsa dell'automotive dall'Italia.
Come hanno fatto con il settore caseario e quello bancario i franzosi faranno terra bruciata delle eccellenze italiche.
W la france, W l'europe!

D'altrocanto ho postato ieri la notizia di un sindacalista $inistro, ma con il portafogli a destra, contento che il Parmigiano venisse acquistato dalla famigerata Lactalis franzosa!

[scomunista]

Come non detto e saltato tutto..., nella notte Fca ha ritirato l'offerta dichiarando che in Francia non ci sono le condizioni politiche, a quanto pare si e messo di traverso Minkion, che pretendeva una sede operativa in Francia, un ad francese, e pretendeva che la quota Renault fosse sopravvalutata rispetto a quella fca, con quella gente di merda non si possono fare affari..

[cireno]

Come non detto e saltato tutto..., nella notte Fca ha ritirato l'offerta dichiarando che in Francia non ci sono le condizioni politiche, a quanto pare si e messo di traverso Minkion, che pretendeva una sede operativa in Francia, un ad francese, e pretendeva che la quota Renault fosse sopravvalutata rispetto a quella fca, con quella gente di merda non si possono fare affari..

hanno un difettino naturale: pensano che gli italiani siano gente di seconda categoria, rispetto a loro. Questi sono ancora convinti di avere Napoleone che comanda, Waterloo non sanno ancora cosa sia stata.

Un esempio per capire che testa hanno: io ho abitato due anni a Parigi, ho cercato di imparare il francese da subito. Quando vado in giro per il mondo mi adeguo, cerco di parlare il mio inglese elementare. E così fanno tutti: i francesi no, quando vengono in Italia parlano francese e quando mi capita di parlare con qualcuno di loro, io che parlo perfettamente quella lingua, rispondo, in francese "désolé mais je ne comprenais pas" e mi diverto e vedere la faccia che fanno

[Ivan]

[scomunista]

hanno un difettino naturale: pensano che gli italiani siano gente di seconda categoria, rispetto a loro. Questi sono ancora convinti di avere Napoleone che comanda, Waterloo non sanno ancora cosa sia stata.

Un esempio per capire che testa hanno: io ho abitato due anni a Parigi, ho cercato di imparare il francese da subito. Quando vado in giro per il mondo mi adeguo, cerco di parlare il mio inglese elementare. E così fanno tutti: i francesi no, quando vengono in Italia parlano francese e quando mi capita di parlare con qualcuno di loro, io che parlo perfettamente quella lingua, rispondo, in francese "désolé mais je ne comprenais pas" e mi diverto e vedere la faccia che fanno

Ma guarda che alla fine con tutta la loro boria ci perdono loro...., ma visto che Elkan e ad FCA non sono scesi del pero non posso accettare una fusione in cui la parte minoritari Renault pretenda di comandare, in pratica la fusione si sarebbe trasformata in una strisciante acquisizione di stato francese.. che l'avrebbe fatta da padrone.., a fin dei conti e meglio che sia andata così... La storia insegna i trattati con i francesi si sono sempre trasformati in un capestro, dall'invasione del Ducato Lombardo, al trattato che sottrasse la Corsica a Genova, ed e meglio che troviamo il modo di sbatterli fuori del nostro mercato alimentare e da quello delle telecomunicazioni, per certi aspetti sono ancora peggiori dei tedeschi.