La risposta per chi dalla sinistra radicale spinge su questi argomenti, ovvero un modo per la sinistra di essere con "lagggente", sarebbe probabilmente sposare il modello Melenchon o Corbyn...entusiasmante per alcuni, ma comunque a livello oggettivo non abbastanza per vincere sulla destra, mi pare...figuriamoci in Italia.
L'unico modo che ha una forza radicale non di destra per diventare maggioranza in Italia è fare come i grillini: ovvero buttarla in vacca, fare caciara, essere rumorosi e demagogici, con una corposa carica di antipolitica, anticasta, anti-tutto....questo permette a chi ha votato destra ma è arrabbiato di sentirsi riverginato, a chi ha votato a sinistra di abbandonarei lidi natii e di sentirsi parte della rivoluzione di popolo, all'ex moderato di fare la rivoluzione senza sporcarsi troppo le mani con la discussione politica, all'ignavo di non dover scegliere tra destra a sinistra, continuando come ha sempre fatto, risolvendo ogni problema dicendo che tanto sono uguali e/o superate e/o traditrici entrambe, limitandosi ad assecondare la marea.
Questa soluzione ha funzionato, ma regge fino a quando si è all'opposizione...quando ci si sporca le mani la carica di antipolitica viene meno e si perde consenso...e i consensi presi a sinistra riescono per andare a destra, come certificato dalle analisi in Umbria e come sta succedendo in generale con il travaso su Salvini.
In sostanza, se è vero che il "centro" non è più quello di una volta, di certo continua ad esistere: semplicemente, invece di essere "moderato" e "centrista" è non ideologico, attento ai leader e non alle ideologie, un po' antipolitico, cosa che lo può portare anche a sostenere forze più radicali...ma non per questo necessariamente progressiste.
«Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]
Parole sante. Il mio esempio di riferimento in base a cui ho capito che l'Italia è fottuta è stata la Val Susa. Rifondazione e il PCDI sono sempre stati in prima linea (e in molti dei suoi esponenti hanno pure preso le mazzate) con la lotta NoTav, una delle poche lotte popolari (ovviamente in loco) durate anni e con ampia partecipazione popolare. Al massimo, messe assieme, hanno preso il 15%. Quel buffone di Grillo ha fatto due comparsate, due post sul blogghe, e nel 2013 (quando i grillini erano al 25%) ha preso quasi la maggioranza assoluta in Valle. Quando gente che ha lottato per anni, e quindi conosce uno per uno i partiti che sono stati dalla sua parte e quelli contro, anzichè votare chi li ha sostenuti da sempre vota in massa per l'ultimo arrivato, vuol dire che il paese è irrecuperabile. Tornerà il fascismo, ma stavolta non ci sarà nessun '45. Saranno 3 secoli di nuovo medioevo come ai tempi della Controriforma.
Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA
E' così, ed è assolutamente coerente a quanto ho scritto che i partitini di estrema sinistra non prendano voti. Quando gli sfruttati corrono dietro a chiunque gli proponga un capro espiatorio purchè non parli di lotta allo sfruttatore, per forza non votano l'estrema sinistra, hanno deciso di non lottare a priori.
Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA
renzi io sono cattocoumunista i mio leader è bergoglio
cinque righe davvero ben scritte, il punto di vista offerto è quello del militante politico di buona cultura. Gli arrabbiati sono tali perché, in tutta evidenza, soffrono e/o hanno paura. La responsabilità politica dello stato di cose presenti mi pare possa chiamare in causa il ceto dirigente della sinistra dall'89 ad oggi. Se ti hanno smontato e rimontato casa (l'organizzazione sociale del lavoro è cambiata) e ti trovi in una condizione di sconfitta epocale, un certo sbandamento è comprensibile tra gli elettori. E' facile criticare da spettatori ma la fine di quella lunga storia caratterizzante il baricentro della sinistra italiana, i tentativi di superamento ed i relativi fallimenti ci permettono di fare i bilanci di un trentennio. Il risultato è stato l'antipolitica di massa.
Gli ignavi poi sono una costante italiana, più o meno dall'unità in poi. Non so quanti ignavi votassero DC e PCI ma dovevano essercene parecchi: una manna dal cielo per dirigenti e quadri comunisti secondo me. Insomma senza ignavi non si governa e non si fanno riforme, si può fare però una dignitosissima opposizione.
interessante, mi piacerebbe approfondireIn sostanza, se è vero che il "centro" non è più quello di una volta, di certo continua ad esistere: semplicemente, invece di essere "moderato" e "centrista" è non ideologico, attento ai leader e non alle ideologie, un po' antipolitico, cosa che lo può portare anche a sostenere forze più radicali...ma non per questo necessariamente progressiste.
Ne valeva la pena | L'HuffPost
A tutti quelli che si chiedono se Draghi val bene una crisi (e questo governo) la risposta è: mille volte sì
Salve a tutti, sono nuovo e volevo esordire in questo forum con un bel messaggio sul "signore" che ha architettato questo cambio di governo con Confindustria, Berlusconi e Salvini.
grazie un c***o.
Sicuramente quelli di prima con Conte stavano facendo un mezzo disastro sul recovery fund, ma almeno c'era una minima idea di pensare al Sud...Con questo nuovo governo ho la netta sensazione che ci abbiano definitivamente condannato alla miseria
Tranquillo amico @ForzaSud, il Drago ha detto che non eliminerà il reddito di cittadinanza
i saccenti del Dams che sparano minchiate abominevoli nelle quali il nesso di causa ed effetto viene distorto a beneficio del loro sapere di sapere
Sostanze psicotrope ad azione psicodislettica che possono causare farmaco-dipendenza.