NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!
@Iohannes68 se non ti fai vedere lo dico io: ci vuole il buono-scuola!
Spaghetti e pistole
i libri di storia
Il sistema scolastico italiano è lo specchio dello stato, uno dei suoi tentacoli.
Personalmente sono dell'opinione che la scuola dell'obbligo dovrebbe limitarsi alle medie, con l'orario scolastico non eccedente quello del periodo antecedente la riforma dei decreti delegati Malfatti (di nome e di fatto).
Dovrebbe dare una buona preparazione di base; dopo di che, chi vuole proseguire con gli studi sceglie il settore di preferenza.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Grazie della risposta.
Per quel che riguarda i corsi di aggiornamento annuali, apparte quelli che riguardano gli alunni che soffrono di disabilità, mi sembra comunque eccessivo farne uno all'anno per dare consigli agli insegnanti su come rapportarsi meglio con gli studenti.
Lo stato però potrebbe incoraggiare i professori nel prendere parte a questi corsi, soprattutto quali inerenti su come migliorare il proprio metodo di insegnamento (Che dovrebbe essere a parer mio standardizzato).
Per il campus scolastico sono probabilmente in torto io.
Più che altro trovo uno spreco di soldi l'idea dei dormitori.
Per quel che riguarda la questione della disparità, io vorrei che fosse implementata una giornata di scuola di 11 ore (9 di lezione e 2 pause di un ora dopo ogni ciclo di 3 ore), il che avrebbe probabilmente effetti simili a quelli che desideri tu, dato che il tempo coi genitori sarebbe poco.
Nelle due ore di pausa gli studenti possono rilassarsi, studiare, dormire o prendere parte a dei club, anche sportivi, quindi nonostante non sia obbligatorio ci sarebbero sicuramente studenti che farebbero un'ora di motoria al giorno.
Probabilmente farò un post in futuro che va più nel dettaglio, spiegando come a parer mio dovrebbero essere le aule, i giorni di scuola, le materie, il sistema a punti etc.
Tutto. Il sistema scolastico italiano sta prendere e da rivoluzionarlo completamente. Durante le elezioni stavo facendo la scrutatrice, e mi sono ricontratta con un mio ex compagna di classe, che mi diceva che la scuola non serve a formarti per un lavoro ma per la vita. Purtroppo, non ho la capacità di essere di dare risposte pronte immediate. Ma pensandoci gli avrei risposta che ci si forma alla vita in mezzo alla strada è la vita stessa, attraverso l'esperienza, a formarti alla vita. E formarsi alla vita è necessario un istituzione che ti obbliga a stare chiuso in un luogo e seduto e fermo e senza la possibilità di sperimentare la vita? (Senza contare il terrore delle interrogazioni e verifiche e le difficoltà di apprendimento del quali se ne sono analizzate solo qualcuna). E questa sarebbe la formazione alla vita? Se l'obiettivo della scuola fosse quello di formare alla vita bisognerebbe istituire dei centri di convivialità sicuri e fisici non virtuali, dove ci si incontra con la gente e si possa fare amicizia, conoscersi, e fare due passi insieme o condividere interessi in comune, centri dove non ci devono essere né interrogazioni e né verifiche né compiti. Uno ci insegna "quello ci forma per la vita" o "nella vita ci saranno sempre gli esami" e non sembriamo delle bestie indottrinate che lo ripetiamo a pappagallo. Scusate la durezza. Ma pensare con la propria testa no? Quando andavate o andate a scuola non avete mai avuto la sensazione di essere in gabbia, di essere un gregge di pecore, rinchiuso in un cancello o in un luogo da quattro mura? Ovviamente c'è la necessità di un istruzione in comune e il compito della scuola deve essere esclusivamente quello di formare i ragazzi e prepararli al mondo del lavoro. Obbligo scolastico da prima elementare alla terza media. Durante i quali hanno verranno integrate le vecchie materie come economia scolastica: cucina, cucito, falegnameria, scienze sociali (in cui verrà integrata: scienze fisiche e naturali e nozioni organiche d'igiene), tecnica (per es imparare a saldare o a riparare una moto). Le scuole superiore saranno essenzialmente pratiche e della durata di tre anni o cinque in cui li studenti non studieranno ma verranno formati per un lavoro, gli insegnati aiuteranno gli studenti nella ricerca del lavoro con i vari mezzi possibili. Sarà dedicata esclusivamente all'orientamento e alla formazione lavorativa e a frequenti tirocini. Ovviamente né compiti, né verifiche, né voti, né interrogazioni. Lascerei solo il liceo classico e scientifico (nel quale si insegnaranno esclusivamente le scienze) e introdurrei il liceo matematico (nel quale si insegnerà esclusivamente matematica), nei quali ci saranno sempre verifiche, compiti ed interrogazioni con voti senza aggregarli a formazione lavorativa, in quanto sono licei che preparano per l'università. Per quanto riguarda il liceo linguistico verranno insegnate solo le materie principali di indirizzo le tre lingue (magari inserendo una lingua orientale) che saranno le uniche con materie con votazioni, verifiche e compiti aggregati però alla formazione lavorativa e saranno apprese e studiate più da un punto di vista culturale che di letteratura. Cambierei il sistema di voto introducendo il sistema di voto giapponese. Molto più valido ed efficace. Introdurrei i club extra scolastici specie degli sport di squadra. Chi volesse acculturarsi su materie come filosofia, o altro può sempre farlo per conto proprio. Ovviamente ci sono piccole questioni da rivedere e analizzare più del dettaglio tipo la questione della maggior età con la durata scolastica o la questione dei tirocini magari retribuiti. In pratica una rivoluzione totale.
Io ne avrei licenziati una cinquantina , considerando che nel percorso scolastico mi sono trovata bene solo con una. E tutti gli altri compagni si trovavano bene più o meno con tutti, e alcuni con questa si sono trovati malissimo. E' impossibile mettere quasi trenta studenti d'accordo!