Originariamente Scritto da
cireno
Nel 2015 la Grecia cercò di stampare una sorta di mini-bot per cercare di ovviare alla mancanza di liquidità. Non lo fece. Lo fece invece la citta di Beunos Ayres nel 2001 chiamandoli “Patacon”, e infatti si dimostrarono delle grandi patacche ai cittadini.
Ora quelli della Lega, davanti a un buco di bilancio che potrà superare i 50 miliardi di euro, cosa hanno pensato? Stampiamo 50 miliardi di mini-bot, secondo un progetto di quel “grande” economista di nome Borghi.
L’idea di creare potere d’acquisto dal nulla stampando moneta affascina da sempre i neofiti dell'economia. Come un sarto che pensasse di aumentare le proprie scorte di tessuto misurandole in decimetri anziché in metri, i neofiti non capiscono che giocare con la quantità di moneta equivale a manipolarne il prezzo, la sua unità di misura, ma non il valore, ovvero i beni acquistabili con quei pezzi di carta.
Nascono da questo equivoco le proposte sulle monete “parallele”, “fiscali” o “complementari”, buoni da far circolare a fianco della valuta principale. Poiché l’euro non può essere creato dall’Italia in modo autonomo, la moneta parallela diviene lo strumento per aggirare questo vincolo sotto varie forme: “mini-bot” stampati per pagare i creditori dello stato, ovvero “titoli di sconto fiscale”, buoni utilizzabili in futuro per il pagamento delle imposte da distribuire gratuitamente ai cittadini.
Perché è questo che la Lega progetta con i mini-bot: anziché pagare con euro debiti a fornitori o per rimborsi ecc. a cittadini italiani pagare con questa sorta di moneta parallela non riconosciuta nel mondo. Così facendo si crea l’illusione di non aumentare il debito pubblico, che in verità aumenta ugualmente, mentre si crea anche possibile inflazione interna.
Proviamo ad analizzare in modo semplice questa proposta leghista per vedere oltre la cortina fumogena che spesso avvolge le teorie monetarie sviluppate da fantasiosi quanto ignoranti neofiti dell’economia(qui parlo di Borghi). Cosa è e come funziona la moneta parallela? si possono dare diversi casi. Il primo è che la moneta non funzioni, nessuno la accetti, e diventi subito carta straccia. E’ successo col Napo, stampato dal comune di Napoli nel 2012, e con il Marso, ideato dal comune di Avezzano nel 2013 Ma la cosa non ha funzionato ed entrambe le monete sono scomparse. Questo succede quando i cittadini non si fidano dei buoni-moneta ricevuti, convinti che nessuno li accetterà come pagamento. Con ragione, perché quei mini bot non sarebbero una moneta, ma semplicemente un inganno
Commento: non sanno più a che santo votarsi. Evidentemente la madonna non vuole ascoltare Salvini.