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  1. #1
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    Predefinito Gustave Le Bon e la manipolazione politica nell'era del marketing digitale


    Non vi ricorda nulla?

    Lenin, Stalin, Hitler lessero meticolosamente "La Psicologia delle Folle" dell'antropologo e filosofo francese Gustave Le Bon e l'uso di determinate tecniche di persuasione nella loro dittatura sembra ispirato direttamente dai suoi consigli; ma anche Mussolini fu un fervido ammiratore dell'opera dello psicologo francese. "Ho letto tutta l'opera di Le Bon - diceva Mussolini- e non so quante volte abbia riletto la sua "Psicologia delle folle" E' un opera capitale alla quale ancora oggi spesso ritorno".

    L'oratore si mette in intima comunione con la folla e sa evocare le immagini che la seducono. Le affermazioni sono fatte in modo così autoritario, che vengono accettate a causa del tono che le accompagna. E normalmente queste suggestioni non sono accompagnate da argomenti o prove logiche, esse sono cacciate dentro quali verità lampanti, e sono cristallizzate in epigrammi ed assiomi, che vengono accettati per veri, in conseguenza della apparente arguzia, senza che nessuno pensi ad analizzarli. I sofismi politici e le spiegazioni usuali, appartengono a questa classe.

    Il moderno dittatore, sostiene Le Bon, deve saper cogliere i desideri e le aspirazioni segrete della folla e proporsi come l'incarnazione di tali desideri e come colui che è capace di realizzare tali aspirazioni. Anche in questo caso l'illusione risulta essere più importante della realtà, perché ciò che conta non è portare a compimento tali improbabili sogni quanto far credere alla folla di essere capace: "nella storia - aggiunge Le Bon - l'apparenza ha sempre avuto un ruolo più importante della realtà".

    Le folle non si lasciano influenzare dai ragionamenti. Le folle sono colpite soprattutto da ciò che vi é di meraviglioso nelle cose. Esse pensano per immagini, e queste immagini si succedono senza alcun legame.

    L'immaginazione popolare é sempre stata la base della potenza degli uomini di Stato, dei trascinatori di folle, che il più delle volte, non sono intellettuali, ma uomini d'azione. Questi sono poco chiaroveggenti, ma non potrebbero esserlo, poiché la chiaroveggenza porta generalmente al dubbio e all'inazione. Essi appartengono specialmente a quei nevrotici, a quegli eccitati, a quei semi-alienati che rasentano la pazzia.

    Per quanto assurda sia l'idea che difendono o lo scopo che vogliono raggiungere, tutti i ragionamenti si smussano contro la loro ferma convinzione (nella neuro-psichiatria essa prende il nome di "Pseudologia fantastica" - chi crede alle sue stesse bugie) .

    Il disprezzo e le persecuzioni non fanno che eccitarli maggiormente. Tutto é sacrificato, interesse personale e famiglia. Perfino l'istinto di conservazione viene distrutto in essi, a tal punto che spesso, la sola ricompensa che essi ambiscono - immedesimandosi in un fervido apostolo delle fede - é la croce, il martirio, l'alone di santità; e ciò che lasciano con i loro scritti è il nuovo "vangelo", la nuova "dottrina".

    Anche se - nelle piccole e grandi enciclopedie - Gustave Le Bon è molto spesso assente (!??), se andiamo invece ad analizzare l'oratoria di molti demagoghi dell'intero XX secolo (e non mancano nemmeno nell'attuale secolo) cogliamo l'influenza delle sue teorie psicologiche sulle folle, l'esercizio del carisma demagogico che influenza i giovani e i vecchi, i fedeli di una religione e le masse popolari, i ceti medi vecchi e quelli nuovi: comunicando l'attivismo e il vitalismo, il senso dell'avventura, il desiderio di successo, la bramosia della ricchezza e la volontà di potenza. Questo è ciò che dispensano certi tribuni, demagoghi, capipopolo, fomentatori, sobillatori, sotto ogni latitudine ieri come oggi.

    Per loro "La psicologia delle folle" è "vangelo"; il vangelo del "buon imbonitore"; le teorie di Le Bon le conoscevano e le conoscono tutte a memoria e, infallibilmente, con successo, le hanno applicate e le applicano; la folla (che ha quasi sempre opinioni volubili) è il loro trastullo, perchè le folle preferiscono le illusioni alle verità, anche se in certe ore della storia in grazia sua (e ogni tanto accade anche questo) l'ordine può uscire dal caos. Infatti, se leggiamo Le Bon, scopriremo le cause segrete di alcuni avvenimenti perfino inverosimili.

    Ecco perchè Le Bon non compare in nessuna enciclopedia. E' pericoloso!!! Anche se l'opera sua non manca mai nello scaffale delle biblioteche dei pseudo-dittatori. Le folle hanno una ignoranza generale della psicologia delle folle, che come moralità può essere (anzi lo è) molto più bassa di quella che la compongono i singoli individui.


    https://digilander.libero.it/rivista...ogia_folle.pdf

  2. #2
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    Predefinito Re: Gustave Le Bon e la manipolazione politica nell'era del marketing digitale

    ma chi è? il nonno di Simon?

  3. #3
    Klassenkampf ist alles!
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    Predefinito Re: Gustave Le Bon e la manipolazione politica nell'era del marketing digitale

    Citazione Originariamente Scritto da GNU-GPL Visualizza Messaggio
    Ecco perchè Le Bon non compare in nessuna enciclopedia.
    Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA

  4. #4
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    Predefinito Re: Gustave Le Bon e la manipolazione politica nell'era del marketing digitale

    Citazione Originariamente Scritto da standing bull Visualizza Messaggio
    ma chi è? il nonno di Simon?
    No, questo era un'Alchimista.

    Nel senso consueto, la parola folla rappresenta una riunione di individui qualsiasi, qualunque sia la loro nazionalità, la professione e il sesso, qualunque siano i casi che li riuniscano.

    Dal punto di vista psicologico, l'espressione "folla" assume un significato ben diverso. In talune circostanze prestabilite, e soltanto in tali circostanze, un agglomeramento di uomini possiede caratteri nuovi, molto diversi da quelli degli individui di cui esso si compone.

    La personalità cosciente svanisce, i sentimenti e le idee di tutte le unità sono orientate in una stessa direzione. Si forma un'anima collettiva, senza dubbio passeggera, ma che presenta ben precisi caratteri.

    La collettività diventa allora ciò che, per mancanza di una migliore espressione - io chiamerei una folla organizzata, o, se lo preferite, una folla psicologica. Essa forma un solo essere e si trova sottomessa alla legge dell'unità mentale delle folle.


    https://digilander.libero.it/rivista...ogia_folle.pdf

  5. #5
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    Predefinito Re: Gustave Le Bon e la manipolazione politica nell'era del marketing digitale

    Citazione Originariamente Scritto da GNU-GPL Visualizza Messaggio
    No, questo era un'Alchimista.

    Nel senso consueto, la parola folla rappresenta una riunione di individui qualsiasi, qualunque sia la loro nazionalità, la professione e il sesso, qualunque siano i casi che li riuniscano.

    Dal punto di vista psicologico, l'espressione "folla" assume un significato ben diverso. In talune circostanze prestabilite, e soltanto in tali circostanze, un agglomeramento di uomini possiede caratteri nuovi, molto diversi da quelli degli individui di cui esso si compone.

    La personalità cosciente svanisce, i sentimenti e le idee di tutte le unità sono orientate in una stessa direzione. Si forma un'anima collettiva, senza dubbio passeggera, ma che presenta ben precisi caratteri.

    La collettività diventa allora ciò che, per mancanza di una migliore espressione - io chiamerei una folla organizzata, o, se lo preferite, una folla psicologica. Essa forma un solo essere e si trova sottomessa alla legge dell'unità mentale delle folle.


    https://digilander.libero.it/rivista...ogia_folle.pdf
    Come un "pastore" che è in grado di manovrare il suo gregge. Portandolo magari anche al macello...


  6. #6
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    Predefinito Re: Gustave Le Bon e la manipolazione politica nell'era del marketing digitale

    Citazione Originariamente Scritto da GNU-GPL Visualizza Messaggio
    Come un "pastore" che è in grado di manovrare il suo gregge. Portandolo magari anche al macello...

    Era francese, non tedesco.
    L omologo tedesco fu Geoge Simmel.

  7. #7
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    Predefinito Re: Gustave Le Bon e la manipolazione politica nell'era del marketing digitale

    Ecco il perché di tanti programmi TV imperniati di idiozia allo stato puro...

    Scarsa intelligenza

    Secondo l’autore, dunque, il comportamento umano è sorretto da motivi inconsci che sono largamente comuni e ciò comporterebbe l’annullamento di qualsiasi forma di intelligenza individuale all'interno del gruppo. Le folle non sono sensibili alla dimostrazione logica ma all'impressione: conoscere l’arte di impressionare l'immaginazione delle folle vuol dire conoscere l'arte di controllarle.

    Ci sarebbero meccanismi che stanno alla base di queste caratteristiche e sono:

    1. il senso di potenza, che viene agli uomini quando, riunendosi, si affievolisce il loro senso di responsabilità e il loro rapporto concreto con la realtà;
    2. il contagio mentale, che propagando atti e sentimenti, spinge a confondersi con l'anima collettiva;
    3. la suggestionabilità, che messa in moto dall'affievolirsi della coscienza, abolisce la volontà personale trasformando l'individuo in una specie di automa.

    https://sociologicamente.it/gustave-...ista-negativa/

  8. #8
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    Predefinito Re: Gustave Le Bon e la manipolazione politica nell'era del marketing digitale

    Non ho tempo di leggere tutto il pippone ma vedere uno che vota i 5S, che sono cresciuti a pane e bufale, spiegarci la manipolazione dei cervelli, francamente non se po' senti'.
    Legenda: NCUC: non c'entra un cazzo, NRAC: non rispondo ai cazzari
    4 Dicembre 2016: Lutto Nazionale

  9. #9
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    Predefinito Re: Gustave Le Bon e la manipolazione politica nell'era del marketing digitale

    Citazione Originariamente Scritto da chichibio Visualizza Messaggio
    Non ho tempo di leggere tutto il pippone ma vedere uno che vota i 5S, che sono cresciuti a pane e bufale, spiegarci la manipolazione dei cervelli, francamente non se po' senti'.
    Evidentemente non tutti sono manipolabili come dei pupi siciliani.


  10. #10
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    Predefinito Re: Gustave Le Bon e la manipolazione politica nell'era del marketing digitale

    Citazione Originariamente Scritto da GNU-GPL Visualizza Messaggio
    Evidentemente non tutti sono manipolabili come dei pupi siciliani.

    Ecco bravo, adesso che sei finalmente arrivato a "ma il PD", cioe' il massimo che sapete esprimere politicamente parlando, direi che la moderazione puo' chiudere il 3D.
    Legenda: NCUC: non c'entra un cazzo, NRAC: non rispondo ai cazzari
    4 Dicembre 2016: Lutto Nazionale

 

 
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