Originariamente Scritto da
THE MATRIX
Dove sono finiti quelli che, come un sol uomo, si alzavano cantando bella ciao, magari in tv, contro il pericolo fascista con Berlusconi che fascista non è mai stato? Dove sono quelli che riempiono le piazze il 25 aprile intestandosi improbabili liberazioni fatte dagli americani?
Dove erano gli antifascisti mentre, con gesto d'imperio, una insegnante viene sospesa per le idee dei suoi alunni contro questo governo? Dove erano mentre si torna ad avere la polizia politica (Digos?) che stabilisce che gli striscioni vadano rimossi perchè contrari al governo?
Dove erano gli antifascisti mentre si torna a levar le mani contro presunti simboli contrari al fascismo?
Ma più che chiedere dove sono o dove erano, domanderei che hanno fatto. Perchè l'idea che danno è che abbiano fatto ....
NIENTE. Come se nelle loro capocce l'antifascismo fosse una misera sceneggia a favore di telecamere da interpretare una volta o due l'anno e poi il resto... il resto non li riguarda. O meglio, direi che manco sappiano cosa sia fascismo nè anti fascismo se lo hanno ridotto al bella ciao da esibire orgogliosamente e vigliaccamente quando di rischi non se ne corrono.
Ma chi è questa gente che si è appropriata di un valore che, a quanto pare, non gli appartiene visto che oggi non trova intollerabile quanto accade, di nuovo, in questa Italia?
Perchè, gente, chi c'era lo sa e il clima è di nuovo quello degli anni 70 quando certe zone erano off limits per certi abbigliamenti o giornali. Oppure quelli del ventennio quando frequentare certa gente erano botte certe. Ma oggi, diversamente che negli anni 70 e molto più simile al ventennio, dall'altra parte non c'è nulla se non teste sotto la sabbia, l'idea bislacca che fingere che non accada quel che accade possa in qualche modo far ridurre e sparire il fenomeno da solo. E si, o miracolo.
E attenzione, non parlo certo della miseria comunista violenta degli anni 70 che più che reagire partecipava. Parlo invece di leggi da far rispettare, di organizzare difese legali e mediatiche di chi subisce tali abusi. Parlo di non rintanarsi come polli fingendo che il mondo non esista.
Ma certo è che oggi appare chiaro che l'Italia antifascista fosse una palla, che la famosa scuola che teneva viva la
memoria in realtà interpretava la parte richiesta dal sistema, pronta magari ad abbandonare questa sceneggiata in favore di un'altra se il sistema cambia. Sceneggiate per sceneggiate, ma niente di vero in quel che si è visto in giro e che è servito solo per sentirsi migliori, essere accettati nel gruppo. Quel gruppo di ipocriti che storce il naso scandalizzato se gli rammenti che l'Italia non è mai stata liberata dai partigiani, ma dagli americani. Un gruppo di ipocriti che aborre la libertà non meno di chi agisce pe limitarla nel concreto.