Alain Soral condannato per negazionismo.

[fiume sand creek]

Parigi. Questa volta, sarà dura sfuggire alla prigione. L’ideologo di estrema destra Alain Bonnet, meglio conosciuto come Alain Soral, è stato condannato dal tribunale correzionale di Parigi a un anno di carcere con l’accusa di negazionismo. Soral, che era già stato condannato in cassazione lo scorso 26 marzo per la pubblicazione, nel 2016, di una caricatura che contestava l’esistenza della Shoah, è ora oggetto di un mandato d’arresto: una vittoria per la comunità ebraica francese, che si batte da anni per fermare la propaganda antisemita del fondatore del sito Egalité et Réconcilitation, nonché compagno di strada del comico negazionista Dieudonné. “La Licra (Ligue internationale contro le racisme et l’antisemitisme) saluta la fermezza di questa decisione che è eccezionale proprio perché il tribunale, durante l’udienza, ha spiccato un mandato d’arresto”, si legge sul sito dell’associazione fondata nel 1928. E ancora: “Alain Soral è un attivista che propaga l’odio antisemita. Attraverso questa decisione, ognuno deve sapere che la contestazione della Shoah non è un’opinione. È un atto antisemita (…) Dopo questa decisione storica, la Licra chiede nuovamente e senza ulteriori rinvii a tutti i servizi di hosting di chiudere gli account di Alain Soral e quelli del sito Egalité et Réconciliation”.

Fonte: https://www.ilfoglio.it/esteri/2019/...i-maio-249769/

[Second chance]

Per me il negazionismo non deve essere reato. Ognuno ha diritto a rendersi ridicolo senza fare del male a nessuno.

[fiume sand creek]

Per me il negazionismo non deve essere reato. Ognuno ha diritto a rendersi ridicolo senza fare del male a nessuno.

L'ipotesi negazionista non costituice reato.
E' reato la sua diffusione su ogni piattaforma editoriale aperta alla pubblica visione.

[paperino73]

L'ipotesi negazionista non costituice reato.
E' reato la sua diffusione su ogni piattaforma editoriale aperta alla pubblica visione.

Questa differenza è capziosa, è ovvio che un'idea non sia reato.
Un'idea la si può capire nel momento che la si manifesta pubblicamente.

A mio avviso si può profilare in questo caso un "reato d'opinione"; più in generale mi interrogo su quale sia il limite di un'idea per cui il suo portatore debba essere tutelato.
Ancora di più: esiste un limite o chiunque può manifestare qualsiasi pensiero, anche il più becero ? Veicolare un'idea socialmente negativa (tipo il suprematismo) è lecito, perché la responsabilità nasce solamente quando l'idea viene realizzata con azioni di soppruso ?
Questo l'interrogativo generale.

Sulla Shoah, invece, mi sembra che sia ormai diventata una necessità dogmatica (non che io sia negazionista, ma quello che osservo è che la politica usa la Storia per i propri interessi).

[fiume sand creek]

Questa differenza è capziosa, è ovvio che un'idea non sia reato.
Un'idea la si può capire nel momento che la si manifesta pubblicamente.

A mio avviso si può profilare in questo caso un "reato d'opinione"; più in generale mi interrogo su quale sia il limite di un'idea per cui il suo portatore debba essere tutelato.
Ancora di più: esiste un limite o chiunque può manifestare qualsiasi pensiero, anche il più becero ? Veicolare un'idea socialmente negativa (tipo il suprematismo) è lecito, perché la responsabilità nasce solamente quando l'idea viene realizzata con azioni di soppruso ?
Questo l'interrogativo generale.

Sulla Shoah, invece, mi sembra che sia ormai diventata una necessità dogmatica (non che io sia negazionista, ma quello che osservo è che la politica usa la Storia per i propri interessi).

La questione è assai più complessa di come la poni.
Bisogna innanzitutto distinguere tra opinioni e convinzioni.
Le prime, per quanto lecite o meno, devono necessariamente poggiare su dati, riferimenti e prove concrete o indizi numerosi e tra oro concordanti.
E' naturalmente manifestazione di mala fede interpretare tali riferimenti in base al proprio punto di vista scegliendo arbitrariamente quai tra questi siano affidabili e quali invece no in base ai propri interessi.
ra, se da individuo posseggo elementi probanti atti a riscrivere la storia nessuno può impedirmi di divulgarli in un modo o nell'altro.
Ma il valore probante di tali elementi deve essere insito nella loro oggettività, non imitarsi a fungere da avallo a convinzioni preventive.
Così, tanto per fare un esempio, è storicamente provata la presenzadi ameno una colonia vikinga a Terranova intorno all'anno mille. Tale certezza si basa su ritrovamenti archeologici, tracce di manufatti, strutture abitative proprie ai popoliscandinavi del periodo ma non ai popoli indigeni del'epoca.
Non è invece una prova la mappa del Vinland poiché non è stata ancora stabilità senza possibilità di errore la sua autenticità.
Ma una assenza di riferimenti non è elemento sufficiente a negare un qualsiasi tema, altrimenti diventerebbe lecito negare a priori l'esistenza di una letteratura etrusca poiché non abbiamo ancora la piena consapevolezza delle strutture grammaticali della loro lingua.

[paperino73]

La questione è assai più complessa di come la poni.
Bisogna innanzitutto distinguere tra opinioni e convinzioni.
Le prime, per quanto lecite o meno, devono necessariamente poggiare su dati, riferimenti e prove concrete o indizi numerosi e tra oro concordanti.
E' naturalmente manifestazione di mala fede interpretare tali riferimenti in base al proprio punto di vista scegliendo arbitrariamente quai tra questi siano affidabili e quali invece no in base ai propri interessi.
ra, se da individuo posseggo elementi probanti atti a riscrivere la storia nessuno può impedirmi di divulgarli in un modo o nell'altro.
Ma il valore probante di tali elementi deve essere insito nella loro oggettività, non imitarsi a fungere da avallo a convinzioni preventive.
Così, tanto per fare un esempio, è storicamente provata la presenzadi ameno una colonia vikinga a Terranova intorno all'anno mille. Tale certezza si basa su ritrovamenti archeologici, tracce di manufatti, strutture abitative proprie ai popoliscandinavi del periodo ma non ai popoli indigeni del'epoca.
Non è invece una prova la mappa del Vinland poiché non è stata ancora stabilità senza possibilità di errore la sua autenticità.
Ma una assenza di riferimenti non è elemento sufficiente a negare un qualsiasi tema, altrimenti diventerebbe lecito negare a priori l'esistenza di una letteratura etrusca poiché non abbiamo ancora la piena consapevolezza delle strutture grammaticali della loro lingua.

Per esperienza personale ho capito che i "fatti" di per sé non sono sufficienti a creare un'opinione condivisa.
Soprattutto quando dovrebbero creare idee che non riguardano la letteratura etrusca o la presenza dei vichinghi, ma toccano la sfera dell'interpretazione politica della realtà.
Ci saranno sempre quelli che sosterranno che Kubrick ha girato lo sbarco sulla luna e quelli che diranno che la Shoah non è esistita come premeditato piano di genoicidio (non credo che neghino l'esistenza dei campi di concentramento).
E questo perché di fronte a fatti incontestabili (il filmato dello sbarco o i resti di Mathausen) si può comunque generare un retropensiero di inaffidabilità/manipolazione/reinterpretazioni delle fonti.
Per cui condivido con te che il problema sia più complesso di come posso presentarlo su un forum.
Per questo mi domando fin dove si può spingere la libertà di pensiero: io sono libero di pensare (e quindi manifestare agli altri con gli strumenti di cui dispongo) tutto quello che voglio ?

[Jerome]

E' ovvio che trattasi di un reato di opinione e di un pervertimento del diritto.

[fiume sand creek]

E' ovvio che trattasi di un reato di opinione e di un pervertimento del diritto.

Non è la tua libertà di opinione ad essere messa in discussione ma quella di imporre tale opinione in base a convinzioni personali.

[Jerome]

Non è la tua libertà di opinione ad essere messa in discussione ma quella di imporre tale opinione in base a convinzioni personali.

accetterò queste cose quando verranno applicate anche ai lunacomplottisti, ai terrapiattisti, ai negatori del genocidio ucraino o di quello cambogiano o dei crimini di Stalin, a chi nega l'esistenza di Cesare o Napoleone, ecc.

Così vivremo in un mondo totalitario inquisitoriale e forse ci si renderà conto della pericolosità di avere un precedente dove si impone la storia per legge, su pubblicazioni private che vengono comprate solamente da chi si interessa o siti che vengono visitati solo da chi vuole, proprio come un sito per adulti.

Non ho mai sentito che vengano imposte a qualcuno, come ad esempio qualcuno ha imposto magari il creazionismo, che comunque non è sanzionato.

[fiume sand creek]

accetterò queste cose quando verranno applicate anche ai lunacomplottisti, ai terrapiattisti, ai negatori del genocidio ucraino o di quello cambogiano o dei crimini di Stalin, a chi nega l'esistenza di Cesare o Napoleone, ecc.

Così vivremo in un mondo totalitario inquisitoriale e forse ci si renderà conto della pericolosità di avere un precedente dove si impone la storia per legge, su pubblicazioni private che vengono comprate solamente da chi si interessa o siti che vengono visitati solo da chi vuole, proprio come un sito per adulti.

Non ho mai sentito che vengano imposte a qualcuno, come ad esempio qualcuno ha imposto magari il creazionismo, che comunque non è sanzionato.

Non avevo mai sentito parlare di negatori del genocidio ucraino o di quello cambogiano.
Ma esistono veramente?