Per formazione politica -destra patriottica- sono contrario a localismi. Ritengo tuttavia importante una riforma amministrativa dello stato. Nonostante siano nate nel dopoguerra, e il pessimo decentramento amministrativo sia stato votato principalmente da partiti di centrosinistra, non sono contrario aprioristicamente alle regioni, purchè vi siano accorpamenti e alcune perdite di competenze. Comunque, dottrinariamente sono più favorevole a grandi province (anche come nome), che determinano un maggiore rafforzamento dello stato nazionale centrale. Tuttavia, la soluzione prospettata dalla società geografica italiana, che spesso fa capolino su questo forum, mi trova contrario proprio per questioni geografiche.
Ma come? @Sparviero , tu se non sbaglio sei uno statalista e centralista convinto. O sbaglio?
Si, ma non nel caso che questo sia centralista. Che mi pare il tuo caso. Tu se non sbaglio sei contrario, alle libertà ed espressioni territoriali, siano queste linguistiche, di autonomia legislativa su vari temi e competenze, fiscale, ecc. La premessa di questa discussione sarebbe invece l'incentivazione ad andare in quella direzione. Cosa che ripeto, mi pareva a tuo giudizio, aberrante. Io chiaramente son favorevolissimo. Anzi, io vorrei proprio l'indipendenza di vari territori italici.
1) La mia posizione al riguardo non è affatto così netta.
2) Io mi riferivo esclusivamente alla sostituzione di regioni e province con un unico ente "intermedio" sul tipo di quella fatta dalla SGI, non a "confederazioni" di vario genere che giudico negativamente.
Hitler or Hell.
Dipende dalle gradazioni di cui si parla, un poco di margine alle regioni (o enti locali vari) lo si può lasciare, così come è giusto valorizzare le varie sfumature culturali del territorio italiano.
Più si va oltre, più mi troverai contrario, in linea di massima.
Hitler or Hell.
è un tema ricorrente su cui si dibatte da decenni. a parole siamo tutti d'accordo con la riorganizzazione, la semplificazioni, gli accorpamenti ed una definizione più sensata delle competenze degli enti locali.
ma come s'è già visto anche con la semifinta abolizione delle province, il ricalcolo delle competenze diventa sempre un bordello.
se guardo il disegno della SGI, ad esempio vorrei capire la ratio di accorpare la Lunezia con la Toscana tirrenica, perchè se mi parlate di omogeneità dei territori, già partiamo male
Senza contare che quando si fanno queste riforme si deve tenere conto della politica politicante (governi nazionali, coalizioni, colore delle amministrazioni, percentuali elettorali, etc.).
Infatti, avrebbe avuto senso accorparla con la provincia di Piacenza-Parma forse (lasciando però Lodi e Crema a qualche provincia della Lombardia).
E non è l'unica ripartizione territoriale fatta quasi a casaccio secondo la mappa della Sgi.